Hamburger. La classifica definitiva di Londra
Al quindicesimo hamburger nel giro di tre giorni ho alzato la bandiera bianca e ho chiesto di morire. Mi sono sacrificata per qualcosa: ora abbiamo una classifica (definitiva?) dei cinque migliori hamburger di Londra.
Qualche avvertenza: è una mia classifica, quindi si basa sul mio buon gusto. Che, per quanto critico, resta personale.
Ma ho alcuni irrinunciabili criteri di valutazione.
Il pan brioche (che a Londra si dice “bun”) è buono quando ha una bella forma tonda, è lucido, morbido e con un’identità: non deve spappolarsi troppo fra i denti e non deve assorbire o cedere troppo alle salse o ai vari chutneys con cui si accompagna.
La carne deve essere di media cottura, ma media che sia media: che si veda il rosso del patty (dell’hamburger) quando si apre, ma che non perda sangue.
La cipolla mai cruda o scottata sulla piastra, ma sempre caramellata, in relish (una marmellata). Il ketchup e la maionese a parte. Non troppi cetrioli sott’aceto e non tagliati spessi. Il formaggio può anche non esserci.
Il tutto non deve perdere eccessivi liquidi e deve avere integrità se non lo si vuole mangiare con coltello e forchetta: è pur sempre un panino.
Nella scelta dei posti da provare mi sono fatta guidare da alcuni guru: Daniel Young, giornalista newyorchese, dettagliato critico di hamburger londinesi sul suo blog, Young and Foodish; Time Out, storica rivista di lifestyle che da sempre recensisce i migliori ristoranti di Londra; Tripadvisor, perché è una piattaforma di “crowd comment”, quindi “democratica” in quanto tutti possono commentare.
5. L’hamburger dei mercatini
E’ il vero street burger. Quando si va in uno dei tipici mercatini di Londra quasi sicuramente si trova un angolo che spiattella hamburger. La caratteristica principale è che sono panini molto semplici, con una scelta “bulgara” di varianti: carne, al massimo formaggio, un po’ di ketchup, e via. Fra quelli che ho provato, consiglio: di domenica, l’hamburger di Queens market, mercatino biologico a Ovest di Londra. Di sabato, quello di Broadway market, mercatino di Dalston, vicino London fields, in pieno Est. Sotto Natale quello di Chelsea, aperto il sabato, il Duke of square market di fronte alla galleria di Charles Saatchi (l’ex marito di Nigella Lawson), graziosissimo mercatino posh a due passi da Harrods.
Conto: circa 5 £
4. MEATLiquor
Nel cuore di Soho, a due passi da Oxford Street, al Liquor si fa quasi sempre la fila per entrare. Ha uno stile pop pulp, tra finzioni postmoderne grafiche, collage alle pareti che immortalano dipinti di lupi mannari, specchi, buio, america rockabilly, e qualche chicca di design, come i barattoli di vetro di marmellata (Bonne Mamam) in cui servono il vino.
L’hamburger: non sarò molto generosa. Il cetriolo sottaceto è tagliato spesso, la cipolla è scottata sulla piastra, quindi piuttosto cruda. Ho chiesto la carne in media cottura e mi è arrivata un po’ troppo cotta. Il pane resta poco integro. Ma si merita il quarto posto, anche per l’ambiente.
Conto con bibita: 15 £
MEATLiquor. 74, Welbeck Street. W1G 0BA Londra.
3. Patty and Bun
Ci sono andata di domenica pomeriggio, verso le 16, e ho trovato una fila di 45 minuti. Ragione per cui ho preso l’hamburger da asporto (take away). Dicono sia il migliore di Londra, su Time Out è votato 5 stelline, il massimo.
Ho preso un normale cheeseburger. Sì, il pane è il migliore fra quelli che ho assaggiato per questa classifica. La carne è sfiziosa, ben cotta, e probabilmente vi aggiungono qualche odore. L’unica pecca è l’incontenibile liquido arancione a base di formaggio che esce dal panino. Il resto vale.
Conto: circa 9 £ da take away, patatine escluse, inclusa coca cola (light)
Patty and Bun. 54 St. James Street. W1U 1EU Londra.
2. Honest burgers
E’ una catena, ce ne sono quattro in giro per Londra. Ho provato quello di Portobello, vicino al vintage cinema Electric, aperto dal 1911, uno dei venti posti di Londra da non perdere.
Prima o dopo il cinema: l’hamburger, da Honest Burger. Io ho scelto una variante ottima, con formaggio Stilton (una specie di gorgonzola), perché così mi hanno consigliato. L’unione dei sapori mi ha esaltato: il dolce del relish di cipolla caramellata e quello più piccantino e stagionato dello Stilton, tutto moderato dalla carne ben cotta. Ineccepibile.
Conto: sui 10 £ con bibita
Honest burgers. 189 Portobello road. W11 2ED
1. Little social
Votato come primo da Young and Foodish, non ne nego il primato perché è tutto tecnicamente perfetto. Dal pane brioche buono e consistente, alla carne scozzese cotta il giusto: croccante all’esterno e rossa all’interno. E’ un po’ quella media cottura alla francese, che per qualcuno può sembrare cruda, ma per me è indice di precisione. C’è la pancetta croccante, le cipolle sono caramellate, i cetriolini tagliati sottili e in verticale (meglio del taglio orizzontale). Si mangia col coltello e la forchetta. E’ un hamburger come si deve, curato.
Il little social è il ridotto del Social, bistrot londinese di Jason Atherton chef premiato dal riconoscimento Michelin. L’ambiente è chic, la carta dei vini francese così come l’impronta della cucina. Servono nel menu l’hamburger con aggiunta di fois foie gras, ma non mi fa impazzire. Meglio il fois foie gras alla vecchia maniera, come entrée . Si deve assolutamente prenotare.
Conto: 22 £ con vino bianco
Little social. 5 Pollen Street, Mayfair, W1S 1NE
Ecco gli indirizzi per una dorata sopravvivenza low cost a Londra, ma conto di far avere altre diritte ai nostri lettori. Forza con le segnalazioni che possono migliorare la Top Five anche se Milano resta la vostra favorita (o anche Torino e Roma).
[Testo: Olga Mascolo. Immagini: Olga Mascolo, theburgeradventure, smaltipentolerockroll]