I 5 migliori panini a Roma Prati. Da Bonci a Romeo, ecco l’indice felicità prezzo
Fai presto a dire panino al tempo della pausa pranzo. Il tempo di un panino può essere la metrica dello spazio a disposizione per interrompere la giornata lavorativa. E’ il momento del panino che, complice la crisi, rifiorisce dalle macerie del lusso e rinasce ad antiche glorie (schiscetta operaia o merenda d’antan) perché parla la lingua di tutti. Economicamente abbordabile, anche quando è gourmet, veloce da preparare e da consumare. Di nuovo c’è che, complice anche la pratica modaiola dell’aperitivo, ha fatto il suo ingresso in carta tra pietanze più complesse, dove brilla ormai di luce propria.
A Roma il quartiere Prati, un angolo della Capitale compreso nel quadrilatero delimitato da Viale delle Milizie, lungotevere, Piazza Cavour, Vaticano, via Leone IV cui abbiamo aggiunto l’area di Piazza Mazzini, è il posto adatto per indagare il rapporto prezzo felicità del panino. Alta densità di uffici, Rai, numerosi studi tributari, tribunale e studi legali. E il recente fiorire di nuove iniziative legate alla ristorazione in un quartiere che era abbastanza ordinario dal lato gourmet.
Cinque locali che includono panini nella loro offerta. Nella lista troverete nomi altisonanti e indirizzi più defilati, new entry e grandi magazzini del panino. Da tutti abbiamo preso un panino al prosciutto crudo, benchmark della prova. Ma poi non abbiamo resistito e abbiamo assaggiato altre specialità.
Ecco la classifica.
1. Panificio Bonci
Gabriele Bonci non ha bisogno di molte presentazioni. Se l’avvio della sua attività indipendente è legata al Pizzarium, per anni faro di riferimento con la pizza a taglio al limite proprio del quartiere Prati ma in diretta contiguità grazie alla fermata Cipro della metro, il nuovo il panificio di Via Trionfale si è subito segnalato per pane e panini, sin dall’apertura. I panini vengono preparati sotto la “nicchia delle meraviglie” popolata da salumi e bontà varie.
Il pane non teme confronti nemmeno con quelli di sua maestà Roscioli. L’idea di far venire un panettiere da una parte d’Italia con le sue farine a fare pane a Roma ha permesso a Gabriele di innalzare il suo livello di conoscenza e di gettare nella perdizione completa i clienti della bottega che hanno una rosa di scelta ampia e valida.
Il panino farcito con un ottimo prosciutto è risultato il più competitivo della comitiva. La ciabatta con prosciutto di Parma 48 mesi (167 grammi di autentica bontà) è costata solo 2,06 €. Riuscire a immaginare qualcosa di meno costoso, e altrettanto buono, è impossibile. Al confronto, in termini di spesa, l’hamburger a 0,90 cent di McDonald’s è esoso.
Tra gli altri assaggi, struggente la rosetta con porchetta di Bernabei, 290 grammi, 5,32 €. Un bel pranzo da ricordare appena sopra la soglia psicologica dei 5 euro e il consiglio appassionato di non farvelo sfuggire.
Panificio Bonci. Via Trionfale, 36. 00195 Roma. Voto 9 ½
2. Romeo Chef&Baker
Il clamore mediatico che ha accompagnato l’apertura del locale che ha segnato la svolta gourmet nel quartiere Prati è stato uguale a quello generato dall’inaugurazione di Eataly Roma. Recuperato un quadrante della città abbandonato nel caso di Ostiense, fatto assurgere a meta gourmet il quartiere più dimenticato della città. Una notorietà meritata non solo per l’abbinamento Bowerman-Roscioli ma anche per l’ampiezza dell’offerta che da subito ha privilegiato i panini disponibili sia in versione asporto con l’acquisto in gastronomia sia al tavolo in versione “gourmet”. In entrambi i casi, non avrete che l’imbarazzo della scelta potendo incrociare la vasta produzione e selezione roscioliana o attingere dalla carta messa a punto dalla chef star Cristina Bowerman.
La ciriola con prosciutto di Parma 24 mesi (149 grammi; 2,40 €) è divina. Lascia un po’ più di spazio al companatico rispetto alla ciabatta bonciana che è di uguale soddisfazione in termini di riempimento. Sul pane si potrebbe scrivere un trattato per lodare la croccantezza e la morbidezza. Sulla bilancia e alla prova portafoglio è più indietro del Panificio di Bonci di un’incollatura.
Al tavolo, scegliete il panino (hamburger) Umami o il vegetariano anche se non lo siete. In tema de luxe non potete sbagliarvi: il panino al foie gras vale da solo un pranzo completo.
Romeo chef&baker. Via Silla 26/A. Roma. Tel. +39 06.32110120. Voto 9
3. Lucus In Tabula
Un indirizzo non molto conosciuto ma valido. Accoglienza discreta e competente per questo piccolo ritrovo per lo shopping, la pausa pranzo e la bevuta fuori pasto.
Buona la rosetta (anche se il pane di un forno della periferia potrebbe essere migliorato) con prosciutto di Parma 24 mesi (200 grammi; 3,50 €). Il prezzo maggiore è imputabile anche alla fornitura del pane che sconta il difetto di autoproduzione rispetto ai forni che si avvantaggiano nella filiera del panino anche in termini di costo. Almeno a quanto dichiara lo scontrino.
Tra le proposte “gourmet” il più buono è la ciabatta con pesce spada, crema di pistacchio e olio al cedro che è anche il panino più costoso, 6 €. A seguire, la rosetta con mortadella, puntarelle e crema di pistacchio (4 €) che testimonia la buona mano negli abbinamenti.
Lucus In Tabula. Via Silvio Pellico, 26. 00195 Roma. Tel. +39 06 64564116. Voto 7½
4. Bancovino
Nuovo indirizzo dello shopping enogastronomico di qualità e già piccolo tempio degli aperitivi nel quartiere, il panino ce l’ha in carta (declinato in 6 proposte, molto richiesto quello con formaggio fresco vaccino olive pomodori secchi e pesto di rucola) ma te lo vende anche a portar via.
Il panino con prosciutto di Parma 18 mesi (139 grammi; 4 €) non ha la stessa forza di quello del Panificio Bonci anche se il pane viene dal suo forno. Forse la scelta del formato e della tipologia non è quella più adatta al companatico.
Decisamente più godurioso quello con prosciutto di Parma, pomodori secchi, melanzana grigliata, mozzarella e olio extravergine d’oliva (227 grammi) racchiuso tra due fette di pane che sconta nel rapporto felicità prezzo un costo non proprio allettante (7 €).
Bancovino. Via Pietro Borsieri, 27. Roma. Tel. +39 06 8767 3864. Voto 7
5. Settembrini
L’indirizzo più cool della zona (siamo al quartiere Delle Vittorie, contiguo con Prati) è Settembrini che durante la bella stagione può far valere il dehors (che manca a Romeo). Molta clientela è del mondo dello spettacolo e della televisione. Di casa, ad esempio, è Mario Orfeo già dai tempi della direzione del Messaggero.
Sarà per questo motivo che il formato di panino scelto strizza l’occhio a un certo essere parco ed avere uno spunto di design con le misure quadrotte. Il panino con prosciutto toscano 12 mesi è più che buono, ma alla bilancia denuncia la partecipazione a un campionato super leggeri (120 grammi) che difficilmente riuscirà a soddisfare un appetito appena un po’ robusto. Potrebbero, quindi, non essere sufficienti i 4 € di stanziamento iniziale.
Molto buono il panino con capocollo, mostarda mediterranea, taleggio e peperoni cruschi che ha più peso sulla bilancia (161 grammi) e stesso prezzo di quello semplice al prosciutto, cioè 4 €. Sicuramente da preferire per una pausa pranzo.
Settembrini Café. Via Settembrini, 21. 00195 Roma. Tel. +39 06.97610325. Voto: 7-
6. Compagnia del Pane
Un indirizzo di grande richiamo a Prati è la Compagnia del Pane, format che ha il suo punto di forza nel panino da asporto.
La rosetta del forno interno con prosciutto di Parma 15 mesi (164 grammi) ha un costo che si discosta e di parecchio dalle proposte degli altri competitor dotati di forno proprio. A 2,70 € offre un pane un po’ gommoso e un prosciutto assolutamente ordinario.
Compagnia del Pane. Via Fabio Massimo, 87/A-89. 00192 Roma. Tel +39 06 3241605. Voto 6-
Stilata la lista dei cinque migliori panini del quartiere, resta solo un dubbio: che sia rimasto fuori qualche bar/forno/paninoteca di cui non conosciamo l’esistenza?