Per Arianna Occhipinti il vino buono è solo naturale
Arianna Occhipinti è una donna del vino, sì ma naturale. Siciliana verace, capelli lunghi, neri come i suoi occhi profondi. Lo sguardo deciso all’inizio sembra forse un po’ furbo, e poi trasuda di una sincerità quasi spiazzante.
La sua azienda agricola nasce nel cuore di Vittoria e parla di biodiversità e amore per il territorio. Qui vigneti, uliveti, frutteti, mandorli e campi di grano Tumminia convivono in maniera armoniosa sotto l’occhio vigile e tra le mani giovani, ma forti e sapienti, di Arianna.
Arianna Occhipinti, la donna del vino naturale
Ci appresentiamo a parlare di Arianna Occhipinti quando ancora con un po’ di fatica continuiamo a chiamare vino naturale un vino “normale“. E tutte le volte ci troviamo davanti al potente dilemma di quale nome effettivamente potremmo dare a qualcosa che ha radici nella terra e dalla terra prende pregi e difetti, senza che alcun componente chimico arrivi a raddrizzare la sua marcia verso la bottiglia.
Amati, disprezzati, forse ancora poco conosciuti, i vini naturali spessano segnano uno sparti acque tra chi mostra un ghigno ironico e chi un sorriso all’assaggio. La faccia di Arianna però, quando la incontriamo ad una cena degustazione da Marchesi 1824 in Galleria a Milano, è una via di mezzo tra quella che sa e quella che se ne frega del resto, delle impressioni, perché il suo piccolo impero è venuto su così, naturalmente, come il suo vino.
Arianna Occhipinti è cresciuta nella campagna, tra le continue sfide che il papà Bruno le lanciava e che le hanno lasciato lo spirito competitivo da combattente. Questa donna però non nasce propriamente in mezzo alle vigne. La sua passione infatti arriva a 16 anni quando lo zio Giusto, proprietario della Cantina Cos, la porta con sè al Vinitaly. Fu un viaggio senza ritorno nel mondo del vino, che la portò a studiare enologia e viticoltura a Milano e a tornare poi nella sua Vittoria a raccogliere un sogno.
Il ritorno a Vittoria alla ricerca di un pezzo di terra
Il ritorno a Vittoria è segnato subito dalla ricerca. In primis di un pezzo di terra. Ma Arianna sa che c’è qualcosa di già vissuto che ha bisogno di essere ritrovato. Così inizia a cercare piccole parcelle di quelle vigne nelle zone del Cerasuolo di Vittoria. La sua azienda nasce con un ettaro di terra coltivato a Nero d’Avola e Frappato. Da lì piano piano il suo sogno prende forma e si ingrandisce per costruire quella biodiversità da cui i suoi vigneti traggono forza. Vittoria del resto è in una posizione fortunata, in cui i Monti Iblei fanno da scudo allo scirocco, e il maestrale arriva a rinfrescare le vigne.
Oggi quelle buone intenzioni, quei sogni d’acciaio, profondi come gli occhi di questa donna, sono diventati 30 ettari di vigneto: Frappato, Nero d’Avola, Zibibbo, Albanello, Grillo. Ma anche 1 ettaro destinato alle pere Coscia e Gentile, 10 di Grano Tuminia e 16 che ruotano tra Tuminia e Leguminose. E ancora 15 ettari di Uliveti secolari di Tonda Iblea e Nocellara del Belice, mezzo ettaro di agrumi e 1500mq di orto. Oggi questa è l’azienda Occhipinti e del suo vino naturale.
I vini naturali di Arianna Occhipinti
Ci sarebbe piaciuto andare a Vittoria, ma ci siamo accontentati di una cena da Marchesi in Galleria (un format lanciato quest’anno dall’associazione di vini naturali Triple A e aperto al pubblico), nel cuore di Milano, per assaggiare i vini di Arianna, provare a capirli, ma soprattutto provare a sentirli davvero. Qui, quindi, vi parleremo di cose che abbiamo provato, senza cercare di convincere nessuno, perché Arianna non ha certo bisogno di tifosi occasionali.
SP 68 Bianco 2023
Il primo vino arrivato al tavolo è SP 68. 60% Zibibbo (Moscato d’Alessandria) e 40% Albanello, un vitigno autoctono quasi scomparso. Questo bianco che fa macerazione sulle bucce per 7/8 giorni e fermentazione spontanea in tini di cemento per 12 giorni. Svinatura e affinamento negli stessi contenitori per 7 mesi. Un vino fresco, leggermente aromatico e di grande finezza. Beverino e versatile.
L’abbinamento consigliato da Marchesi 1824 è Tartare di Ricciola, crumble di mandorle e zenzero. Davvero un super piatto, in cui il mare si sente e ci riporta alla Sicilia di Arianna.
SM Santa Margherita 2022 Vino Bianco di Contrada
Santa Margherita nasce da una parcella che si trova sui Monti Iblei. Suoli ricchissimi di pietra bianca che Arianna ha partorito dalla sua ricerca, vogliosa di produrre un bianco austero e affilato. Ha trovato quindi un bosco, in una zona molto fredda e con un’agricoltura di collina. Nasce così questo vino naturale grillo che fa fermentazione sia in botte ovale che in vasca di cemento a seconda dei punti della vigna, un vino naturale, minerale, sapido e un po’ acido di una grande Arianna Occhipinti.
In abbinamento abbiamo assaggiato un risotto al parmigiano, agrumi e crudo di gambero rosso di Mazara, per il quale, in maniera assolutamente anarchica, abbiamo chiesto un piccolo bis. Ci asteniamo quindi da ulteriori commenti.
Frappato di Vittoria 2022, vino naturale di Arianna Occhipinti
L’etichetta inconica per il vino naturale di Arianna Occhipinti. Questo vino nasce davvero da una passione, quella per il Pinot nero e il Nebbiolo, quella per un’uva dalla spiccata acidità. Quando Arianna si accorge che ce l’ha a portata di mano quasi non ci crede. Un vino fresco, fruttato, con un tannino sottilissimo ed elegantissimo. Il 2022 proviene da due parcelle, uno di terra rossa che dona la parte più austera, verticale, elegante, l’altra composta da terra rossa e calcarea che gli conferisce mineralità.
Arriva con questo vino un branzino alla plancia, con cime di rapa e riduzione al Frappato di Vittoria. Quel piatto sfacciato che ti dice che un grande piatto di pesce regge un grande vino rosso, sia dentro che fuori.
Passito Passonero 2021
Un passito Nero d’Avola che fa macerazione sulle bucce e fermentazione spontanea in tini di cemento per 7 giorni. Un vino dolce, da gustare goccia dopo goccia e mai stucchevole, ma soprattutto sorprendente.
Rullo di tamburi per questo abbinamento con il panettone al cioccolato con gelato alla crema di arancio.
È stato bello conoscere Arianna, perché è una donna che esprime una potenza incredibile, e non parliamo di alcun concetto di prevaricazione nei confronti di chissà cosa, ma di un potenza spontanea che smuove le montagne o, in questo caso, tutti i Monti Iblei.
L’azienda di vino naturale di Arianna Occhipinti si trova a Vittoria in provincia di Ragusa sulla SP68, al Km 3,3.
Qualcosa su Marchesi 1824
Meta preferita di un’elegante clientela cosmopolita, dal 1824 Pasticceria Marchesi è simbolo dello stile milanese. Da sempre Marchesi 1824 è fedele alle sue tradizioni e alla produzione attenta, basata sull’accurata selezione delle materie prime, l’alta maestria pasticcera e l’attenzione ai dettagli. La sua storia è intessuta di tradizione e creatività che si fondono in un’irresistibile armonia. I
Nei primi anni del Novecento il proprietario, Angelo Marchesi, iniziò a servire caffè, bevande e cocktail all’ora dell’aperitivo, oltre a dolci appena sfornati, torte, biscotti e dolciumi. La Pasticceria Marchesi non era più soltanto una pasticceria di alta qualità, ma anche un incantevole caffè, e stava diventando uno dei posti più suggestivi di Milano. Da allora ha mantenuto intatto il suo fascino, conservando gli arredi originali dei primi del Novecento, i soffitti a cassettoni, gli antichi specchi e le lampade in stile art déco. È rimasta fedele alle sue tradizioni e alla produzione attenta basata sull’accurata selezione delle materie prime, l’alta maestria pasticcera e l’attenzione ai dettagli.