Salerno. Il ritorno della pizzeria Resilienza con la magnifica pizza integrale
Gennaro Coppeta, e la sua pizzeria Resilienza a Salerno, è ritornato. Alla grande. Dopo un periodo di incertezza – seguito al passaggio da Fratte all’ingresso della città lato Costiera Amalfitana – eccolo in grande spolvero in una nuova sede.
La pizzeria Resilienza la trovate a due passi dalla precedente sede, nella piazzetta della chiesa di Sant’Anna al Porto. In posizione ribassata rispetto al piano stradale che la divide dal Teatro Verdi. Occhio, quindi, all’insegna che la segnala.
La nuova sede di Resilienza
Il trasloco è causa Covid-19. Il proprietario delle mura della precedente pizzeria si è irrigidito rispetto alle richieste di Coppeta che ha ricevuto l’offerta di occupare gli ambienti nel Palazzo Centola.
Ambiente più suggestivo e con uno spazio all’aperto che mancava. E che ha fatto rimpiangere a non pochi frequentatori il casolare di Fratte.
E qui il miracolo propiziato dalla vicina chiesetta che Coppeta imputa al sentiment della location meno fredda. Ma non è una questione di mura tufacee. A parlare è il piatto.
Il forno è lo stesso, a gas, portato dalla precedente sede e quindi ben diverso dall’antico forno a legna di Fratte. Ma è cambiata la mano del nuovo pizzaiolo, giovane e con tanta voglia di fare bene. E soprattutto Gennaro Coppeta ha rimesso in ordine le lancette dei nuovi impasti che confessa sono migliorati con il tempo e l’esperienza.
Il reparto fritti in apertura in verità non faceva presagire un tale upgrade. Frittatina e crocché buoni ma debolucci rispetto alla pizza con impasto “brasiliano”. Giallo-verde-marrone dai colori delle carte della Mulino Caputo con un forte imprinting della zero.
Impasto scioglievole, non classico né con cornicione ad alta alveolatura, ma tremendamente efficace. Viene voglia di mangiarne tanta di questa pizza profumata, giusta di sale, corretta nella maturazione e accarezzata in cottura.
In due ne abbiamo ordinate tre e avremmo calato anche il poker in questa pizza a pranzo da zona gialla che ha sconvolto ritmi e usanze.
Le pizze di Resilienza
In tavola arriva una salsiccia e broccoli con il fiordilatte a legare l’esuberanza della verdura asciutta e morbida (5,50 €). Una delle più equilibrate in circolazione.
E poi la pizza per antonomasia dei salernitani, la Carminuccio, la pizza nata nei quartieri popolari a sud della città (5 €). Con pomodoro, pepe, pecorino, parmigiano e pancetta. Ottimamente equilibrata nel mix di farcitura che espone a facili eccessi di sapidità e piccantezza. Nulla di tutto questo e la crosticina del formaggio a suggellare un’intesa perfetta.
La pizza integrale
Avevo notato l’avvertenza con la coda dell’occhio. Impasto integrale + 0,50 €.
E allora ecco la terza pizza. Chiediamo quale potrebbe essere il migliore condimento. “Non con il pomodoro”, è la risposta, “meglio le verdure”.
Ma l’escalation della Carminuccio fa pendere l’ago della scelta sulla carne, meglio sul grasso.
E allora via con la Nero Casertano (5,50 € cui va aggiunto il piccolo sovrapprezzo dell’integrale).
Impasto sempre difficile da maneggiare per la sua tendenza a diventare pane e a “inchiodarsi”. Per rassicurarci sulla scelta, arrivano in tavola due fette di pane con i due impasti e ovviamente mezza giornata in più di lievitazione. Ottimo profumo e sapore, anche se ben sappiamo che la pizza è altra cosa.
Ma la pizza integrale, in realtà una semi nata dalla combo tra la gialla e una farina di grani deboli cilentani, è spiazzante. È una pizza-pizza leggerissima nonostante il robusto apporto del lardo di maiale nero casertano che va a nozze con il fiordilatte. Spettacolare nella tenuta al morso e nell’allungo scioglievole in bocca quando regala tutti i profumi della corretta maturazione. Unico neo scenografico: ci arriva già tagliata a metà. Ma ne va solo per la foto.
Felici diamo un’ulteriore occhiata al menu corposo in cui spicca una Cilento e Calabria con mozzarella nella mortella cilentana e ‘nduja. E la leggerezza della digestione senza la minima richiesta di acqua rende possibile qualsiasi combinazione.
Sarà per la prossima volta perché Resilienza è pronta per lottare per il primato assoluto in una città che fino a qualche anno fa regalava magre soddisfazioni. E Coppeta con la sua Resilienza aveva fatto ben sperare in un futuro più radioso che poi è arrivato anche grazie ad altri suoi colleghi.
Voto: 9,5/10
Pizzeria Resilienza. Via Santa Teresa, 1. Salerno. Tel. +393476073735