La Gatta Mangiona è ottima anche se non mangi solo pizza

La Gatta Mangiona di e con Giancarlo Casa (e Sergio Natali) è una pizzeria di Roma sui generis. Sforna pizze di ottima fattura da ormai più di 25 anni (e qui avete la festa dei 15 anni) – oltre a fritti e supplì – e si concede il lusso di apparecchiare feste in cui dialoga con chef e osti. Ed è anche famosa per le serate di vino e di champagne.
Avrete capito che è uno dei miei indirizzi preferiti a Roma. Si respira aria di altri tempi quando si sceglieva la pizzeria senza seguire le onde dei like. Una pizzeria di vecchio stampo ma che non ha rinunciato a progredire sperimentando impasti (l’ultimo in ordine di tempo utilizza mix di farine a basso indice proteico) e farciture. Che nascono dal piacere di riscoprire i riti dell’antica Roma con tanto di archeologa che ricerca e di confrontarsi con piatti della cucina.

Serate tra amici, piace chiamarle a Giancarlo Casa, come questa con la chef procidana Libera Iovine e l’oste Arcangelo Dandini patron anche di Supplizio, tempio del supplì alla romana.
Terzetto che ha messo in campo piatti con i caratteri che li contraddistinguono da sempre.
Festa di condivisione alla pizzeria La Gatta Mangiona

Ed eccola subito Libera Iovine in apertura con le polpette di alici al profumo di limone coadiuvato dalla classica scarola ripassata con uvetta, pinoli e mosto cotto.

Accompagnate dallo champagne Grand Cru di Cramant Pertois-Lebrun. Per un napoletano è il comfort food di eccellenza.

Da Procida a Roma per una gricia stagionale con il supplì – cavallo di battaglia della Gatta Mangiona – qui con il carciofo.

Antica Roma, si diceva, ed ecco i ravioli con cipollata e garum. Senza tediare su quanto il garum possa essere una salsa di condimento adatta al gusto moderno (non lo è) o l’antenato della colatura di alici (siamo ben lontani), questi ravioli meritano.

Ci beviamo su un Fiano di Avellino Rocca del Principe 2020.

Che va benissimo anche con la pizza Delicata della Gatta Mangiona. Fiordilatte, broccolo romanesco ripassato e veli di coppa di maiale. Da cui il nome Delicata.

Libera Iovine si produce in un classico ischitano, la coscia di coniglio con patate al lardo ed erbe.

Carne leggera abbinata al bianco La Torretta.

Ma appare anche l’Aglianico, sempre di Rocca del Principe, che fa da spalla a una delle invenzioni di Giancarlo Casa, la pizza Ri-cotta.

Doppiamente cotta e non in doppia cottura che in questo caso è farcita con un sostanzioso garofolato romano.

Si chiude con il semifreddo alle nocciole con salsa di Apicio e nocciole tostate.

E l’antica ma sempre attualissima e godereccia crema fritta.
In esterna e un consiglio

Confesso anche un intermezzo in esterna, tra una chiacchiera e l’altra, per assaggiare una tutta pomodoro e alici napoletana e apprezzare l’impasto con le farine a basso W. Confortevole come solo una pizza della Gatta Mangiona sa essere.
Il consiglio è seguire la poco virale pagina Instagram per intercettare gli appuntamenti di condivisione che vi faranno stare bene con supplì, pizze, piatti e dolci. E ovviamente vino e champagne.