Tina Maccheroni a Milano, frittatine di pasta da urlo a piccoli prezzi
Un’insegna al neon all’ingresso di Tina Maccheroni, nuovo street food napoletano in viale Bligny a Milano, enuncia la filosofia del locale. ’A vita è nu muorzo.
E se è vero che la vita è un morso, mordere le frittatine di pasta di Tina Maccheroni la rende, anche solo per un momento, migliore.
Ma – diciamolo subito – le frittatine non sono, come si può pensare, fritte, bensì vengono cotte al forno. Peraltro, per prepararle si usano i bucatini – che sono sinonimo di maccheroni, lo so. Ma suonerebbe meglio Tina Maccheroni o Tina Bucatini?
Le frittatine di pasta napoletane
Nonostante la mia diffidenza verso i cibi port-manteau, quelli nati in un certo modo e in seguito usati come basi su cui si può mettere di tutto, queste frittatine mi sono piaciute. Nate probabilmente per riciclare gli avanzi, le frittatine sono poi passate a preparazione a sé stante, ora anche con sughi e condimenti ad hoc. Come queste di Tina Maccheroni, che contano su una varietà di combinazioni di ingredienti. Come peraltro iniziano a comparire nei menu delle pizzerie e delle trattorie napoletane, dove una volta c’era, se c’era, solo una generica “frittatina di pasta”.
Ma in definitiva le frittatine, come dice Tina, altro non sono che maccheroni conditi e fritti – un morso e via. Ecco che mi sono già ricreduto – bando alle diffidenze.
Un po’ di teoria: come si fanno le frittatine classiche
Come tutto il comparto amuse bouche/antipasti, anche le frittatine hanno subito un’evoluzione, specie nel ripieno. La scelta in carta si va ampliando.. Abbiamo chiesto al nostro Massimo D’Alma qualche indicazione in merito.
«Quelle classiche, fritte (appunto frittatine), si fanno con prosciutto cotto, piselli, formaggio, e si condiscono con una besciamella densa. C’è anche chi al posto della besciamella utilizza il classico uovo sbattuto con formaggio sale e pepe, inserito nel ripieno, ma a me non piace molto. Il composto deve sempre compattarsi un po’ – quindi, in frigo. Poi si possono formare e passare in una pastella piuttosto densa di acqua e farina.
Per formarle in un unico blocco, io ho sempre usato il coppapasta: dopo il raffreddamento in frigo in una teglia, lo coppo e poi lo passo in pastella. Un modo più agevole per compattare ke frittatine è utilizzare gli stampi da muffin. Se si vogliono preparare con una panatura, gli stampi si possono imburrare, panare, e quindi riempirli uno alla volta con pasta corta o bucatini – anche spezzati – prosciutto e piselli. Alla fine aggiungere uno strato di panatura, si lasciano compattar alcune ore in frigo, e si friggono.
Per farle in forno si possono fare allo stesso modo, passandole in una pastella più liquida e poi in panure. Se non si ha molto tempo o non si è sicuri del risultato si possono infornare direttamente con lo stampo.»
Come sono le frittatine di Tina Maccheroni
Solo che le frittatine di Tina non sono maccheroni fritti. Sono cotte al forno. Stesso procedimento, formate nel coppapasta, ma infornate. Come collante, l’uovo – ma mi sembra che usino anche una specie di crema fatta con la pasta stessa.
Ne ho assaggiate diverse, per completezza dell’informazione, ovviamente. L’impressione generale, anche parlando coi polpettari, insomma coi fondatori, entrambi napoletani, è positiva – sembrano sapere il fatto loro. Sono Edoardo Notizia (Masterchedo), direttore creativo e co-fondatore dell’impresa con l’imprenditore Francesco Guarnera, imprenditore e CEO dei Maccheroni (è una battutaccia, scusatemi)
Le preferite? La Scapece, con le zucchine, la Patate, la Piennolo. Forse meno saporita la Genovese.
L’unica che non mi ha impressionato è la Thai – porro, zucchine, carote, germogli di soia, cavolo cappuccio viola e zenzero. Buona, come tutte – ma non mi dava l’impressione della cucina thailandese, o per lo meno di come me la aspetto.
Ma ho provato anche la San Valentina, edizione speciale per la Festa degli Innamorati. Pasta Mista, uova bio, Provola affumicata, basilico, pomodoro del Piennolo Vesuviano D.O.P., Nduja, Polvere di pomodoro. Peccato che sia una specie di Limited Edition: la mangerei di nuovo, sapore deciso, gustosa, piccante ma non troppo.
Già che c’ero, durante uno dei miei passaggi in zona Tina Maccheroni, ho assaggiato anche la pastierina, uno dei 3/4 dolci in carta. Perfetta.
Il menu: Le frittatine
Al menu di Tina Maccheroni, che riportiamo qui sotto, si aggiungono di tanto in tanto degli “special”, come la San Valentina.
- Veganissima. Bucatini, friarielli Vesuviani, mozzarella e parmigiano vegani (4,70 €)
- Piennolo. Bucatini, uova bio, fior di latte, basilico, pomodoro del Piennolo Vesuviano D.O.P. (4,10 €)
- Friarielli. Bucatini, uova bio, provola affumicata, friarielli vesuviani (4,70 €)
- Thai. Bucatini, porro, zucchine, carote, germogli di soia, cavolo cappuccio viola e zenzero (4,70 €)
- Scapece. Bucatini, uova bio, provolone, zucchine alla scapece, menta (4 €)
- Genovese. Bucatini, cipolla ramata di Montoro, pomodoro, basilico, carne scelta Cazzamali (4,70 €)
- Patate. Bucatini, uova bio, patate di Avezzano, pancetta affumicata, provola affumicata, basilico (4,70 €)
- Original. Bucatini, uova bio, Parmigiano Reggiano D.O.P., prezzemolo, provola affumicata (3 €)
- Costiera. Bucatini, uova bio, fior di latte, erbe, limone di Sorrento (4 €)
I bucatini con cui vengono preparate le frittatine sono quelli del pastificio Gerardo Di Nola.
Le sformatine
Tina propone anche questa “variante” farcita alla frittatina di maccheroni classica.
- Sformatina di melanzana. Melanzana al forno, fior di latte, pomodoro, Parmigiano Reggiano D.O.P., basilico (4 €)
- Sformatina di zucchine. Zucchine al forno, Parmigiano Reggiano D.O.P., fior di latte, basilico (4 €)
- Di verdure. Verdure al forno di stagione (4 €)
Le box di Tina Maccheroni
Vigliacchi: già uno è in difficoltà a scegliere fra la ventina e passa di proposte. Ma se si vede davanti la possibilità di provare una scatola di frittatine assortite, è la fine. Si può acquistare sulle varie piattaforme di delivery.
- Tina Box da 12: 4 Original, 2 Thai, 2 Piennolo, 2 Costiera, 2 Friarielli (39,90 €)
- Tina Box da 6: 2 Original, 1 Thai, 1 Piennolo, 1 Costiera, 1 Friarielli (21,90 €)
Gli sfizi
Non mancano anche i dolci, nello stesso formato.
- Pastierina. Ricotta, grano, uova, fiori d’arancio, cedro (5,00 €)
- Sfogliatella frolla. Ricotta, uova, semolino, frutta candita (3,50 €)
- Capresina. Cioccolato, uova, mandorle, vaniglia (5,00 €)
- Sfogliatella riccia. Ricotta, uova, semolino, frutta candita (3,50 €)
Acqua 2 €, bibite: Coca-Cola 3 €, Chinotto Lurisia 3,50 €. Birre: Orso verde Vertigo 9 €, Orso verde Wabi 7 €, Nastro Azzurro 33 cl 4,70 €.
Una bottiglietta di Prosecco Ca’Bolani brut da 0,20 cl: 8,70 €.
Ci sono anche due menu pranzo a 9,90 €: O’ Classic’ (1 genovese 1 patate 1 original) e O’ Vegetarian (1 friarielli 1 piennolo 1 original) + bibita. Con il clim: “Vieni a fare UAA!“
Tina Maccheroni e gli altri locali in viale Bligny
Siamo in viale Bligny a Milano, zono Bocconi – l’asse Sabotino-Bligny-Col di lana è ricco di locali vecchi e nuovi. Con una certa attenzione allo street food, al consumo veloce, ma anche alla ristorazione più attenta e gourmet. Si va da Bommarè a Ostriche & Vino, da Carne Diversamente Macellai a Sapori Solari la Macelleria, a Johnny Take Uè. Da Bao Bing, una ravioleria, agli hamburger di Bun, di American Burger, di Ham Hoy Burger…
Ma veniamo a Tina Maccheroni. Il locale occupa gli spazi (due vetrine) dove una volta c’era una polpetteria, Birra e Polpette. Fabrizio Rioda aveva ideato un format simile, un monoprodotto, polpette variamente assortite., ben pensato e molto buono, con pochi posti a sedere. Chiusa, ahimé.
Da Tina ci sono 5 o 6 sgabelli, una mensola a parete, e 2 o 3 tavolini all’esterno. Street food, facilmente gestibile a mano, passeggiando, in piedi, o appena appoggiati o appollaiati sugli sgabelli del locale. Belle le foto in bianco e nero alle pareti.
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Facebook Tina Maccheroni]