Roma. Cenare gluten free al ristorante stella Michelin Aroma con il menu Melissa
Anche se siete celiaci, a Roma potete regalarvi una cena in un ristorante stella Michelin: al ristorante Aroma con lo chef Giuseppe Di Iorio.
L’intolleranza al glutine è molto diffusa: le statistiche di AIC (Associazione Italiana Celiachia) dicono che la celiachia colpisce 1 italiano su 100.
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Ma dall’associazione tengono a precisare: “Di celiaci ce ne sono quasi il triplo che non lo sanno o stanno per scoprirlo perché stanno male”. Cosa che era successa 7 anni fa a Melissa, la figlia di Giuseppe di Iorio del ristorante Aroma che ha la vista più suggestiva sul Colosseo. Da quando ha scoperto il motivo del costante malessere della figlia, si è dedicato allo studio della celiachia. E ha introdotto il menu senza glutine Melissa, dedicato, chiaramente, alla figlia.
Aroma è un delizioso ristorante, capace di ospitare 30 persone, sulla terrazza terrazza del Palazzo Manfredi, e ha una cucina di soli 16 metri, dove, precisa Giuseppe, “facciamo i miracoli tutti i giorni”. Evidente la mia curiosità: come si fa a preparare i piatti non contaminati in uno spazio ridotto?
Lo chef mi ha spiegato che anche quando non si dispone di una cucina completamente sterile, l’importante è avere stoviglie e taglieri a parte, usati solo per preparare le pietanze per un cliente celiaco.
Mangiare senza glutine non è alimentazione penalizzante, anzi, ogni tanto dovremo farlo tutti. Anche se per qualcuno rinunciare al “pane quotidiano” così come siamo abituati a mangiarlo, è un sacrificio, in realtà non è tanto terribile come sembra.
Ho voluto fare la celiaca per una sera e ora vi racconto la mia esperienza stellata.
Durante la nostra chiacchierata con lo chef è stato servito l’aperitivo, accompagnato dallo Champagne Delamotte. Alcuni piccoli sfizi da gustare in un boccone (ehi, ma alcuni non sono gluten free!), come crema di ceci con moscardini e germogli di ravanello, cubetti di salmone e spada affumicati, macaron cacio e pepe, bignè con broccoli, gambero in tempura.
Un cestino di pane “normale” (ovviamente senza glutine) e multicereali. Soffice, morbido, molto buono, nulla a che vedere con quei prodotti tristi e insapori che si trovano in farmacia.
Iniziamo con due omaggi dello chef, accompagnati sempre dallo Champagne: ostrica con l’aria di menta e la granita di cipolla, strepitosa.
Poi arriva una tartare di spigola con crema di cime di rapa, chips al nero di seppia, foglia di germoglio di cetriolo, crema di carota e zafferano e pomodoro. Armoniosa.
Ma la vera cena inizia con un fragolino in ceviche, crema di patate dolci, crumble di terra (cacao e mandorle) e chips di mais. Ad accompagnare l’antipasto è un Sauvignon Vigna Runc Il Carpino.
Poi arriva il risotto verde con spinaci, mantecato al Parmigiano stravecchio, con petto di quaglia in casseruola e il suo uovo, consistenza a mantecata strepitosi. In abbinamento è stato scelto un Brunello di Montalcino Lombardi del 2011.
Il merluzzo di coffa marinato alla carota, servito su polenta taragna, con dadi di verdure, vetro di rapa rossa e millefoglie di 3 patate. Piatto colorato e divertente, che non fa ricordare che siamo nella zona “gluten free”. Per accompagnare il merluzzo, un Pinot Nero Clemens Waldthaler del 2012.
La guancia di manzo brasata (tenerissima!) su purea di cavolo viola all’aceto allo champagne, con funghi e chips di mais non era previsto nel menu. Il piatto è stato abbinato al Barolo Conti di Calosso Le Carra del 2011.
Il dessert è stato un vero spettacolo: variazione di 7 cioccolati. Forme, colori e consistenze impeccabili. Servito con un Sherry Pedro Ximenez, Gran Reserva del 1986, gran bel vino da dessert.
Dulcis in fundo, uscendo dalla zona “gluten free”, un vassoio di piccola pasticceria, mini bocconcini, uno più buono di un altro. Menzione speciale a cannelés bordelais, quasi meglio degli originali.
Esperienza positiva che dimostra come i piatti “senza” possano essere belli, buoni e sfiziosi. Sono sicura che ognuno di voi ha un amico celiaco buongustaio e allora fatevi indicare i locali dove mangiare gluten free, e scoprirete un altro mondo.
Io vi ho indicato un locale completamente “celiac friendly”, Sfornando Gluten Free Bakery, che apre oggi.
Intanto prendete nota del ristorante Aroma e del menu Melissa di 4 portate che vi costerà 115 €, vini esclusi.
Ristorante Aroma. Via Labicana, 125. Roma. Tel. +39 06 97615109