Milano. I nuovi locali di Pandenus con il tristellato Enrico Bartolini
Bisognerà aspettare la fine della quarantena: ma che sia fra un mese, o due, o chissà, Milano avrà due nuovi locali della catena Pandenus.
Il primo in realtà esiste già da gennaio, in Porta Nuova, ma non è aperto al pubblico: fa solo catering. Adesso è chiuso, ovviamente, causa Coronavirus, per cui quando sarà possibile tornare a una vita normale, sarà praticamente una novità.
La scelta della posizione è strategica: Porta Nuova, viale della Liberazione, Gae Aulenti: con un’altissima concentrazione di aziende, la clientela a cui appunto si rivolge il servizio di catering. Ma la società si trova nella sede dell’Inter, squadra del cuore di Filippo Lecardane, fondatore e presidente di Pandenus: strategia anche questa?
Scelta questa, fra parentesi, che ci fa pensare a Enrico Bartolini, chef pluristellato (con 3 stelle Michelin solo al suo ristorante al Mudec a Milano) ma di fede rigorosamente milanista. Bartolini è consulente, e in alcuni locali anche socio, di Pandenus. Abbiamo assaggiato la sua pizza al Pandenus di Gae Aulenti.
Il sito di Pandenus elenca altri sei locali del marchio milanese:
Pandenus Tadino
Pandenus Melzi d’Eril
Pandenus Mercato, Locanda e Bistrot
Pandenus Risorgimento
Pandenus La Foppa e Locanda
Pandenus Gae Aulenti
L’apertura in piazza Gae Aulenti, risalente al 2018, aveva portato alla creazione della divisione catering, e anche molti contatti anche con il business internazionale, che portrebbero portare a una futura espansione del gruppo oltreconfine.
Il 2019 si è chiuso con 10,5 milioni di ricavi, contro i 9,5 milioni dell’esercizio precedente. Ma ora i progetti sono fermi, sospesi in attesa della fine della pandemia. “Anche la discussione con fondi e investitori, che comunque consideriamo inevitabile in prospettiva di un’apertura di capitale, sarà posticipata. Io però continuo a essere ottimista, convinto che come in tutte le grandi crisi si presenteranno anche delle ottime opportunità”, dice Lecardane.
L’altro nuovo locale, annunciato da Lecardane, sarà in piazza Vetra. L’apertura di Pandenus Vetra è stata rinviata all’ultimo momento, alle prime avvisaglie dell’emergenza Coronavirus.
“Siamo riusciti giusto in tempo a non avviare il locale in piazza Vetra, riducendo parzialmente il danno. Ma non ci rinunciamo. Quando tutto si sarà sistemato, lo aprirò perché sono ottimista e andremo avanti”, dichiara Lecardane a Business of Milan.
Ah – se ve lo stavate chiedendo dall’inizio dell’articolo, il nome Pandenus, che vuol dire pane di noci, viene da “Pan e nus, mangià da spus”, un vecchio detto milanese: “Pane e noci, cibo da sposi.”
[Link: Business of Milan Pambianco]