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Quattro Passi è il ristorante di Antonio Mellino e di suo figlio Fabrizio, che hanno riportato il massimo premio della Guida Michelin al Sud, dove mancava dal ‘98. Argentino di nascita il primo, ma intimamente legato alla sua terra, è tornato in Campania quando aveva sei anni.
\n\n\n\nFiglio di un pescatore, e per questo innamorato del mare, è un autodidatta che ha iniziato a cucinare per necessità. Riuscendo nel tempo a fare di una passione sconfinata il suo mestiere.
\n\n\n\nIl ristorante, nuovo 3 stelle Michelin 2024, si trova a Nerano, il piccolo borgo di pescatori affacciato sulla baia di Marina del Cantone, tra Sorrento e la Costiera Amalfitana. Luogo con una baia incantevole, famoso per gli spaghetti alla Nerano (storia e ricetta da conoscere).
\n\n\n\nI Mellino –soprattutto il figlio Fabrizio, cresciuto tra i fornelli del ristorante di cui oggi, a 32 anni, è protagonista assoluto– amano la cucina mediterranea. Basata nel loro caso su freschezza e stagionalità dei prodotti della Penisola Sorrentina, e ovviamente del mare.
\n\n\n\nFabrizio Mellino, nelle cucine del Quattro Passi da quando aveva 25 anni, ha ereditato le 2 stelle Michelin dal padre, che le aveva conquistate nel 2011.
\n\n\n\nOggi, dopo esperienze da Alain Ducasse, Quique Da Costa e in Giappone, la sua carriera è lanciata nel nome di una costante ricerca della qualità.
\n\n\n\nLa Guida Michelin 2024, con il passaggio da 2 a 3 stelle del Quattro Passi, ha inteso premiare il suo sguardo sulla materia prima locale.
\n\n\n\nTra i piatti simbolo del nuovo 3 stelle Michelin 2024 ci sono (come potevano mancare) le linguine alla Nerano, con zucchine, basilico e pepe nero. Al centro di un’entusiasta recensione di Scatti di Gusto.
\n\n\n\nIl meraviglioso fusillone ai ricci di mare, crudo di gamberi e crema pasticcera salata. La tagliatella di calamari e bottarga. L’acetosella limone e lattuga. L’agnello Laticauda.
\n\n\n\nPiatti accompagnati da una carta dei vini ricca e varia, con etichette nazionali e internazionali.
\n\n\n\nQuattro Passi ha ottenuto la sua prima stella Michelin nel 2008. La seconda nel 2011. La terza nel 2024, anzi oggi, entrando di diritto nel club dei migliori ristoranti al mondo.
\n\n\n\nLe motivazioni che hanno convinto la Rossa a proclamare il Quattro Passi nuovo ristorante tre stelle Michelin, sono molte. La varietà dei prodotti locali, in particolare del mare, e la maestria nel valorizzarli. Oltre all’originalità dei piatti, al servizio impeccabile e all’ambiente elegante.
\n\n\n\nLa notizia ha fatto esplodere di gioia Fabrizio Mellino e la sua squadra. Mentre i clienti habitué stanno esprimendo soddisfazione e orgoglio sui social per il successo del ristorante. Considerato una bandiera della cucina campana e italiana.
\n\n\n\nAtelier Moessmer, unico tre stelle dell’Alto Adige, è il ristorante di Norbert Niederkofler, 62 anni.
\n\n\n\nSei anni fa lo chef altoatesino aveva già conquistato 3 stelle Michelin con il St Hubertus. Il ristorante era ambientato all’interno dell’hotel Rosa Alpina di San Cassiano, in Alta Badia. Da dove Niederkofler se n’era dovuto andare per i lavori di ristrutturazione dell’edificio.
\n\n\n\nIl nuovo ristorante di Niederkofler si trova a Brunico. Nella storica villa direzionale della fabbrica di tessuti Moessmer, uno dei più antichi e rinomati produttori di tessuti al mondo.
\n\n\n\nNiederkofler resta fedele al progetto “Cook the Mountain” iniziato nel 2008. Uno stile di cucina che rispetta i cicli naturali delle montagne circostanti, valorizza i prodotti locali e le filiere corte, si ispira all’innovazione.
\n\n\n\nE nel frattempo si toglie la soddisfazione di aver “allevato” nelle sue cucine parecchi chef stellati. Per esempio Ariel Hagen, Terry Giacomello, Alberto Toè e Michele Lazzarini.
\n\n\n\nTra i piatti emblematici del ristorante nuovo tre stelle Michelin spicca un piccolo capolavoro di armonia e tecnica. Il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e il crescione.
\n\n\n\nIl wafer con paté di fegatini. La trota affumicata. La tartelletta Buon Enrico con terrina di coniglio. La formidabile tarte tatin.
\n\n\n\nNel nuovo ristorante 3 stelle Michelin, che ha conquistato anche la stella verde, si bevono vini selezionati con cura certosina da Lukas Gerges. È il restaurant manager del locale nonché capo sommelier.
\n\n\n\nLa guida francese ha riscontrato qualità e coerenza nella proposta culinaria di Niederkofler. Rispetto e valorizzazione per i prodotti del territorio, creatività dei piatti, servizio professionale e un ambiente sobrio e rilassato.
\n\n\n\nLa riconquista delle tre stelle Michelin ha riempito di orgoglio Niederkofler e il suo team. Felici che l’esempio di cucina alpina proposto abbia di nuovo fatto breccia nel palato degli ispettori.
\n\n\n\nA margine della presentazione della Guida Michelin 2024, tenutasi al Teatro Grande di Brescia, i due chef protagonisti delle nuove tre stelle Michelin, hanno espresso la loro gratitudine per il premio ricevuto.
\n\n\n\nI Mellino hanno ringraziato la guida Michelin per l’attenzione riservata al loro progetto. Fabrizio Mellino continuerà a fare la cucina che gli viene dal cuore, quella che racconta il mare e la Campania e rende felici le persone.
\n\n\n\nNorbert Niederkofler, mattatore di questa edizione, si è detto emozionato per la rapidità con cui ha riguadagnato le tre stelle Michelin. Il ristorante è aperto solo da luglio 2023, in pratica da quattro mesi.
\n\n\n\nIl prezzo medio per cenare al Quattro Passi, il nuovo tre stelle Michelin di Antonio Mellino, è di circa 250 euro a persona, esclusi i vini.
\n\n\n\nIl menu à la carte propone una scelta di antipasti (45 €), primi (35 €), secondi (50 €) e dolci (25 €).
\n\n\n\nIl ristorante dispone di una carta dei vini con oltre 500 etichette, tra champagne, bianchi, rossi e dolci.
\n\n\n\nPer una cena all’Atelier Moessmer, il ristorante di Brunico ambientato in una villa padronale che risale al XIX secolo, si spendono in media 290 euro a persona. Vini esclusi.
\n\n\n\nQuesto è il prezzo dell’unico menu degustazione proposto che comprende 8 portate.
\n","description":"Sono due i nuovi ristoranti italiani 3 stelle Michelin 2024. Quattro Passi a Nerano e Atelier Moessmer a Brunico. Ecco menu e prezzi"}]}Nella sua storia italiana, iniziata nel 1959, non era mai successo come nell’edizione 2024 che la Guida Michelin proclamasse in contemporanea due nuovi ristoranti 3 stelle.
La “Rossa” ha da poco svelato i suoi verdetti premiando per la prima volta con le 3 stelle due ristoranti italiani: Quattro Passi a Nerano e Atelier Moessmer. Il primo al Sud, l’altro al Nord.
Si tratta di due novità assolute, che portano a 13 il numero dei ristoranti con 3 stelle Michelin in Italia.
Ma chi sono i due chef che hanno toccato il cielo delle stelle Michelin? E cosa li distingue?
State per scoprirlo.
Quattro Passi è il ristorante di Antonio Mellino e di suo figlio Fabrizio, che hanno riportato il massimo premio della Guida Michelin al Sud, dove mancava dal ‘98. Argentino di nascita il primo, ma intimamente legato alla sua terra, è tornato in Campania quando aveva sei anni.
Figlio di un pescatore, e per questo innamorato del mare, è un autodidatta che ha iniziato a cucinare per necessità. Riuscendo nel tempo a fare di una passione sconfinata il suo mestiere.
Il ristorante, nuovo 3 stelle Michelin 2024, si trova a Nerano, il piccolo borgo di pescatori affacciato sulla baia di Marina del Cantone, tra Sorrento e la Costiera Amalfitana. Luogo con una baia incantevole, famoso per gli spaghetti alla Nerano (storia e ricetta da conoscere).
I Mellino –soprattutto il figlio Fabrizio, cresciuto tra i fornelli del ristorante di cui oggi, a 32 anni, è protagonista assoluto– amano la cucina mediterranea. Basata nel loro caso su freschezza e stagionalità dei prodotti della Penisola Sorrentina, e ovviamente del mare.
Fabrizio Mellino, nelle cucine del Quattro Passi da quando aveva 25 anni, ha ereditato le 2 stelle Michelin dal padre, che le aveva conquistate nel 2011.
Oggi, dopo esperienze da Alain Ducasse, Quique Da Costa e in Giappone, la sua carriera è lanciata nel nome di una costante ricerca della qualità.
La Guida Michelin 2024, con il passaggio da 2 a 3 stelle del Quattro Passi, ha inteso premiare il suo sguardo sulla materia prima locale.
Tra i piatti simbolo del nuovo 3 stelle Michelin 2024 ci sono (come potevano mancare) le linguine alla Nerano, con zucchine, basilico e pepe nero. Al centro di un’entusiasta recensione di Scatti di Gusto.
Il meraviglioso fusillone ai ricci di mare, crudo di gamberi e crema pasticcera salata. La tagliatella di calamari e bottarga. L’acetosella limone e lattuga. L’agnello Laticauda.
Piatti accompagnati da una carta dei vini ricca e varia, con etichette nazionali e internazionali.
Quattro Passi ha ottenuto la sua prima stella Michelin nel 2008. La seconda nel 2011. La terza nel 2024, anzi oggi, entrando di diritto nel club dei migliori ristoranti al mondo.
Le motivazioni che hanno convinto la Rossa a proclamare il Quattro Passi nuovo ristorante tre stelle Michelin, sono molte. La varietà dei prodotti locali, in particolare del mare, e la maestria nel valorizzarli. Oltre all’originalità dei piatti, al servizio impeccabile e all’ambiente elegante.
La notizia ha fatto esplodere di gioia Fabrizio Mellino e la sua squadra. Mentre i clienti habitué stanno esprimendo soddisfazione e orgoglio sui social per il successo del ristorante. Considerato una bandiera della cucina campana e italiana.
Atelier Moessmer, unico tre stelle dell’Alto Adige, è il ristorante di Norbert Niederkofler, 62 anni.
Sei anni fa lo chef altoatesino aveva già conquistato 3 stelle Michelin con il St Hubertus. Il ristorante era ambientato all’interno dell’hotel Rosa Alpina di San Cassiano, in Alta Badia. Da dove Niederkofler se n’era dovuto andare per i lavori di ristrutturazione dell’edificio.
Il nuovo ristorante di Niederkofler si trova a Brunico. Nella storica villa direzionale della fabbrica di tessuti Moessmer, uno dei più antichi e rinomati produttori di tessuti al mondo.
Niederkofler resta fedele al progetto “Cook the Mountain” iniziato nel 2008. Uno stile di cucina che rispetta i cicli naturali delle montagne circostanti, valorizza i prodotti locali e le filiere corte, si ispira all’innovazione.
E nel frattempo si toglie la soddisfazione di aver “allevato” nelle sue cucine parecchi chef stellati. Per esempio Ariel Hagen, Terry Giacomello, Alberto Toè e Michele Lazzarini.
Tra i piatti emblematici del ristorante nuovo tre stelle Michelin spicca un piccolo capolavoro di armonia e tecnica. Il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e il crescione.
Il wafer con paté di fegatini. La trota affumicata. La tartelletta Buon Enrico con terrina di coniglio. La formidabile tarte tatin.
Nel nuovo ristorante 3 stelle Michelin, che ha conquistato anche la stella verde, si bevono vini selezionati con cura certosina da Lukas Gerges. È il restaurant manager del locale nonché capo sommelier.
La guida francese ha riscontrato qualità e coerenza nella proposta culinaria di Niederkofler. Rispetto e valorizzazione per i prodotti del territorio, creatività dei piatti, servizio professionale e un ambiente sobrio e rilassato.
La riconquista delle tre stelle Michelin ha riempito di orgoglio Niederkofler e il suo team. Felici che l’esempio di cucina alpina proposto abbia di nuovo fatto breccia nel palato degli ispettori.
A margine della presentazione della Guida Michelin 2024, tenutasi al Teatro Grande di Brescia, i due chef protagonisti delle nuove tre stelle Michelin, hanno espresso la loro gratitudine per il premio ricevuto.
I Mellino hanno ringraziato la guida Michelin per l’attenzione riservata al loro progetto. Fabrizio Mellino continuerà a fare la cucina che gli viene dal cuore, quella che racconta il mare e la Campania e rende felici le persone.
Norbert Niederkofler, mattatore di questa edizione, si è detto emozionato per la rapidità con cui ha riguadagnato le tre stelle Michelin. Il ristorante è aperto solo da luglio 2023, in pratica da quattro mesi.
Il prezzo medio per cenare al Quattro Passi, il nuovo tre stelle Michelin di Antonio Mellino, è di circa 250 euro a persona, esclusi i vini.
Il menu à la carte propone una scelta di antipasti (45 €), primi (35 €), secondi (50 €) e dolci (25 €).
Il ristorante dispone di una carta dei vini con oltre 500 etichette, tra champagne, bianchi, rossi e dolci.
Per una cena all’Atelier Moessmer, il ristorante di Brunico ambientato in una villa padronale che risale al XIX secolo, si spendono in media 290 euro a persona. Vini esclusi.
Questo è il prezzo dell’unico menu degustazione proposto che comprende 8 portate.