Olio Officina e Italian Taste Summit a Milano, cosa c’è da sapere
Per Olio Officina è la dodicesima edizione ed è aperta a tutti mentre per Italian Taste Summit è la settima ed è riservata a produttori, buyer e stampa di settore. Che cos’hanno in comune questi due eventi imminenti, uno sull’olio e l’altro sul vino? Entrambi sono luoghi dove, assaggi a parte, si va per imparare e dove si comprende meglio il mutare degli scenari.
Olio Officina 2023 dice “L’olio è progresso”
Luigi Caricato, l’oleologo e demiurgo dell’evento, ci insegna da anni che l’olio non ha confini. E che non li ha né in senso geografico – tutti gli oli del mondo sono rappresentati e a turno protagonisti – né in senso culturale – ogni aggancio con altre discipline è consentito e nutriente per le nostre menti.
Per l’olio, ogni spazio conquistato ne apre altri, che si tratti di design, cosmesi, arti plastiche, pasticceria, pedagogia, musica. Ogni spazio aperto è progresso, deduciamo.
In linea con il tema dell’anno, anche il programma di Olio Officina Festival 2023 lo conferma.
Sette suggerimenti (molto personali) su che cosa seguire tra i tanti panel di discussione, assaggi, degustazioni, laboratori gratuiti, variamente distribuiti nelle due giornate di venerdì e sabato:
- Il panel sulle oleoteche e i punti vendita aziendali
- Il tema dell’oleoturismo, con Palazzo Varignana resort oliocentrico e Strada Olio DOP Umbria
- L’intero progetto L’origine del cibo
- Tutti i Saggi Assaggi, con la grande novità di Chef Giuseppe Capano e i bambini o la seduta di assaggio dedicata alle olive taggiasche, che sono anche il soggetto anche di un libro e l’ingrediente di una nuova tavoletta di cioccolato!
- Il contest Le forme dell’olio e l’installazione delle tovaglie d’artista
- L’installazione marketing olfattivo
- Il panel di approfondimento sull’affinamento in fondo al mare. L’olio come il vino?
Olio Officina Festival 2023 vi dà appuntamento dal 2 al 4 marzo, come sempre, al Palazzo delle Stelline in corso Magenta a Milano. Ingresso libero.
Italian Taste Summit, tra export e scienze del vino
Joanna Miro, ideatrice e regista e one woman dell’evento – qui un video dell’ultima edizione 2022 – è un’esploratrice. Si avventura con tenacia non solo attraverso il panorama dei produttori e dei buyer esteri, ma soprattutto dei temi e delle tendenze capaci di avere un impatto sugli scenari del vino (e degli spirits, probabilmente). Fa cultura, fa export. Soprattutto fa cultura per l’export.
Il programma di ogni edizione dell’Italian Taste Summit ci insegna che il vino ha non uno, ma tanti possibili futuri. E che le neuroscienze e le tecnologie digitali hanno un ruolo interessante in questi scenari.
Nel programma 2023, accanto alle più classiche Masterclass di sabato 25/2 specialmente dedicate a buyer e stampa, ecco alcune proposte più tecnico-scientifiche nei workshop tematici di venerdì 24/2, che meritano un’audience anche più allargata:
Ore 14.30/16.30:
• Vincenzo Russo – Un nuovo approccio per la promozione del vino: Consumer Neuroscience, Neuroselling e Neuromarketing.
• Cantina: Guido Di Fraia – Eno-innovazione: tecnologie emergenti per il settore vitivinicolo Ore 16:30/18:30 •
Davide Gaeta e Luca Castagnetti – Management d’Impresa: Strategie per lo sviluppo delle Imprese Vitivinicole
• Cantina: Carlo Pietrasanta e Saverio Biscaldi – Enoturismo: come creare un’efficace offerta Enoturistica in sintonia con Decreto Attuativo sull’Enoturismo del MIPAFT
Per iscrizioni: mail: operating.officer@joannamiro.com whatsapp: +39 388 991 1434 Seminari gratuiti a numero chiuso. Indicare il proprio nominativo e i Workshop di interesse
Italian Taste Summit dal 24-26 febbraio presso Grand Hotel Villa Torretta Curio in via Milanese 3, Sesto San Giovanni (Milano)
Pronti per Olio Officina e Italian Taste Summit nel giro di pochi giorni?