Pascalina, la pizza di Enzo Coccia a Napoli che fa del bene
In via Michelangelo da Caravaggio 53 a Napoli, c’è Enzo Coccia con la sua storica pizzeria, anzi, Pizzaria La Notizia.
Il locale accogliente ed il suo team sempre disponibile nel soddisfare ogni esigenza rendono piacevole trascorrere una serata nel segno del buon gusto e dell’allegria.
Nel suo menu c’è anche una “buona notizia” ovvero una new entry molto interessante: la pizza Pascalina.
La pizza Pascalina è farcita con crema di friarielli, pomodori San Marzano a pacchetelle, noci, olive nere, aglio, peperoncino, basilico ed olio d’oliva DOP (penisola Sorrentina).
Elaborata quindi a partire dalle indicazioni della Fondazione del Pascale.
La pizza Pascalina è inserita nella Piramide Alimentare Pascaliana come elemento consigliato secondo i principi della dieta mediterranea e le linee guida contro i tumori della World Cancer Research Fund e sulle evidenze scientifiche più recenti su dieta e prevenzione dei tumori.
Questa deliziosa pizza oltre al suo sapore intenso e sublime parte da una nobile iniziativa “Chi mangia dona”.
La pizza Pascalina è un progetto dell’Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione Pascale di Napoli insieme al Mulino Caputo che mira (come si può leggere anche nella locandina esposta nel menù della pizzeria La Notizia) alla diffusione di un comportamento sano ed attento ad una corretta alimentazione.
Tale educazione alimentare dovrebbe prevenire il cancro secondo gli scienziati e ricercatori.
L’iniziativa prevede che per ogni pizza venduta, il cui costo è di 9€, c’è 1 € di donazione che aiuterà a finanziare la ricerca contro il cancro.
Non c’è cosa più bella di poter donare un sorriso tra un boccone e l’altro, gustando i sapori della nostra amata Terra.
Invito tutti a sostenere il progetto, un piccolo gesto che se condiviso da tanti può aiutare a finanziare gli studi contro quella che oggi è la piaga del secolo, il cancro.
La qualità e la leggerezza dell’impasto della pizza ed il connubio degli ingredienti, renderanno la vostra esperienza culinaria un gradevole ricordo.
[Luca Napoleone]