Gli chef e i piatti di Cenando sotto un cielo diverso al Castello di Lettere
Ieri sera, a Lettere, noi di Scatti di Gusto abbiamo cenato sotto un cielo diverso. Quello blu intenso che ha dominato il Castello di Lettere, quello sotto cui si è svolto l’evento di beneficenza organizzato da Alfonsina Longobardi.
La Dottoressa Longobardi, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Tra Cielo e Mare a sostegno dei ragazzi disabili, insieme ad altre associazioni di volontariato che aiutano ragazzi con fragilità psichiche e fisiche, si è fatta promotrice di un’iniziativa che attraverso la valorizzazione di un territorio, sostiene proprio quei ragazzi che ne hanno più bisogno.
“Abbiamo scelto Lettere e il suo Castello come sede dell’evento perché qui ci troviamo in una zona all’ombra, all’ombra della penisola e del territorio campano. Questa bellezza nascosta ci è sembrato il luogo giusto per parlare di realtà anche loro all’ombra e allo stesso tempo da scoprire, come sono i ragazzi con disabilità. Per farlo abbiamo dato voce, non ai grandi chef ma ai numerosi ragazzi, chef emergenti, delle zone dei Monti Lattari, dell’Agro-Nocerino-Sarnese e della Penisola Sorrentina spesso oscurati da troppi nomi altisonanti“.
Con queste parole Alfonsina Longobardi ha riassunto l’essenza di un evento, Cenando Sotto un Cielo Diverso che noi di Scatti vi raccontiamo in immagini e momenti.
Protagonista indiscussa è stata la pasta, declinata in tutte le versioni possibili dai diversi chef innamorati di questo alimento.
Come le candele in due tempi di Giulio Coppola del ristorante La Galleria a Gragnano: candele al ragù e fritte ripiene (non a caso ci è stato consigliato dallo chef stella Michelin Domenico Iavarone) oppure i rigatoni alla norma con melanzane impanate e pomodorini gialli e rossi di Vincenzo Piacente del Parco dei Principi di Sorrento.
O gli spaghetti “pupetto” ovvero alla Nerano con crema di zucchine e spuma di provolone del Monaco di Giovanni Arvonio Taberna del Principe.
Ancora pasta con i tubettoni con cozze, peperoncini di fiume e aria di prezzemolo di Vincenzo Vaccaro del ristorante Cucina 82, il pacchero ripieno di parmigiana di zucchine di Luigi Sorrentino del ristorante Torre Ferano a Vico Equenseo e quello con sgombro e pomodoro di Gabriele Martinelli de I Machiavelli a Pompei.
Il Castello, da poco ristrutturato e valorizzato in tutta la sua eterna bellezza, era organizzato in percorsi, dall’esterno all’interno e dai piatti freddi e caldi fino ai dolci.
Non solo pasta quindi ma anche pesce come l’acqua cecata e crudo del Mediterraneo di Nando Melileo del Ristorante Emozionando a Salerno; il gambero rosa di Nassa marinato ai ricci di mare e mozzarella di bufala con basilico rosso di Carlo Spina di Ba Bar e la caponatina di seppie di Roberto Verducci di Fish Experience, entrambi a Napoli. Sempre caponata ma con papaccelle per il tonno di Michele Mazzola di Acqu’e Sale a Sorrento che da poco ha lanciato la nuova Pizza Nerano con le zucchine.
Pane e pizze non potevano mancare con il Panificio Malafronte e la fritta di Luca Castellano.
E le numerose proposte interessanti dei giovani chef come il finto pomodorino giallo ripieno di parmigiana di melanzane su crubmle di tarallo e cioccolato fondente della famiglia Izzo del ristorante Napoli 1820 o il pane pomodoro e mozzarella di Gennaro Rotella, la pizza-iola di Luigi Salomone del ristorante Piazzetta Milù e il cannoletto di sfoglia ripieno di baccalà e patate su crema di bufala di Alberto Fortunato de La Bettola del Gusto.
Alla carne, puntuale, Francesco Vorraro della Braceria Bifulco con il maialino con albicocche vesuviane.
A concludere i dolci e la piccola pasticceria, con angolo per la cioccolata e il sigaro toscano.
Cenando sotto un Cielo Diverso attraverso quell’atmosfera leggera che si lega al piacere del cibo, ottiene e mantiene il suo peso nel sostegno alle tante realtà verso cui tende la mano.
È un evento benefico e un momento di incontro tra appassionati, professionisti, amici e colleghi che si sono già dati appuntamento all’anno prossimo.
[Immagini: Vincenzo Pagano, Luciano Furia]