Napoli. Esterina, le foto della nuova pizzeria di Gino Sorbillo che fa una grande pizza fritta
La più famosa pizza fritta la prepara Sofia Loren nel film L’oro di Napoli. Street food di consumo quotidiano che ha però avuto un declino di diffusione. Hanno continuato a proporla alcune friggitorie e pizzerie come La Masardona, Di Matteo o Concettina ai Tre Santi, ma la pizza fritta è quasi diventata piatto di nicchia.
Situazione che cambia con l’entrata in scena di Gino e Toto Sorbillo che hanno aperto a Piazza Trieste e Trento la prima Antica Pizza Fritta da Esterina Sorbillo dal 1935 (cui seguirà tra poco quella a via Tribunali 35).
Un nome che è un tributo alla zia Esterina e che identifica quel saper fare pizza fritta con un ritorno alle origini del più comune street food napoletano. Non dimentichiamo che è molto più facile prevedere in un locale un pentolone per friggere che un forno a legna!
Giusto un paio di anni fa avevo chiesto a Gino Sorbillo del perché non prevedesse nel suo menu la pizza fritta che pure proponeva negli eventi in giro per l’Italia. “Ci vogliono tantissimi clienti”, mi spiegò.
Il tempo deve essere maturo per la pizza fritta, suppongo, se Sorbillo ha deciso di aprire in mezzo a una pletora di locali che propongono le patatine fritte assurte in poco tempo a street food più diffuso in città.
Una “dichiarazione di guerra” che proprio sui numeri fa tremare la mappa della frittura napoletana. Dopo tre giorni da un’apertura ancora in sordina (non c’è ancora l’insegna sul locale) e con qualche timida apparizione su Facebook, il contatore già registra più di 1.000 pizze fritte al giorno.
Non ho idea di cosa voglia dire “tantissimi clienti” e l’ho chiesto al pizzaiolo Enzo Capanica mentre attendevo Gino Sorbillo reduce dalla serata di promozione della #pizzaUnesco con Ciro Oliva e Davide Civitiello.
Il pizzaiolo-friggitore di lungo corso, con un passato pluridecennale in alcune delle pizzerie più popolari e frequentate di Napoli, mi ha raccontato che nel giorno dell’Epifania era abituato a superare facilmente le 2.000 pizze fritte in un giorno.
Provo a pensare cosa potrebbe significare “sfornare” 2.000 pizze da questo piccolo locale affacciato su una delle vie più frequentate di tutta Napoli anche dai turisti.
La velocità è il dato impressionante: per fargli foto dovrete chiedergli di rallentare a meno di non avere reflex e flash.
Il duplice risultato di un gran numero di clienti e della vittoria sulle patatine fritte, Gino Sorbillo ha intenzione di conseguirlo con un menu essenziale.
Da zia Esterina Sorbillo mangerete solo una pizza fritta che potete decidere di riempire con 5 ingredienti + 1 che potete anche combinare.
Gli ingredienti della pizza fritta
Annotateli prima di mettervi in fila:
- Ricotta di Bufala fresca (Il Casolare)
- Provola di Bufala fresca (Il Casolare)
- Pomodoro San Marzano Dop (Gustarosso)
- Salame Napoli nazionale di carni fresche in budello naturale (Azienda Carcia di Avellino)
- Ciccioli di Maiale nazionale (Azienda Carcia di Avellino)
- E poi ovviamente c’è il Pepe Nero del del Thalassery che suppongo vorrete combinare
L’impasto della pizza fritta
L’impasto della pizza fritta è il tanto discusso impasto con farina 0 bio. Un impasto in purezza che, spiegano Sorbillo e Capaianca, è “capriccioso”. Ma lo stesso Capaianca mi racconta che dopo averlo messo a punto è diventato per lui il miglior impasto che abbia mai usato.
Gli voglio credere.
L’assaggio della pizza fritta
Anche perché alla mia prova su strada non posso che confermarlo: una pizza fritta con tutti gli ingredienti ad esclusione del pomodoro. E con tanto pepe.
Già al primo boccone non c’è alcuna avvisaglia di unto ma solo la sensazione di leggerezza. Merito anche del panello, piccolo, da 160 grammi: quasi “dietetica”.
Grande soddisfazione e la piccola richiesta personale di una distribuzione più uniforme della sapidità. Anche la digestione è rapida senza alcun appesantimento o sete residua.
Ottima e abbondante.
Pizza fritta vs patatine fritte: chi vince?
La guerra alle patatine fritte è scattata. Sarà il pubblico a decidere l’esito, ma una pizza fritta che in qualsiasi delle combinazioni scelte vi costa 3,50 € “nonostante” l’utilizzo di ingredienti eccellenti è un’ottima arma di appagamento di massa.
Potrete provarla dalle 11 di mattina alle 23 di sera a Piazza Trieste e Trento 53 in attesa delle altre aperture.
Ah, dimenticavo. In realtà i gusti sono 7. Perché c’è anche la Pizza fritta con il Segreto. La chiedete e solo mangiandola scoprirete la combinazione scelta al momento dal pizzaiolo.
Ecco, non mi resta che fare un paio di domande: con quali ingredienti mangerete la vostra prossima pizza fritta (perché la mangerete, ne sono sicuro) e secondo voi vince la pizza fritta o le patatine fritte?