Pizza in teglia. La Trunch di Andrea Brunetti dal Piemonte arriva a Napoli
Qui Napoli, lì Priola e in mezzo 800 chilometri che per una pizza in teglia formato delivery sono davvero tanti. Ma attenzione. Il percorso della pizza è Priola Napoli e non il contrario come ci si potrebbe aspettare.
A prepararla è Andrea Brunetti, giovane pizzaiolo conosciuto qualche anno fa a Pizza in Langa, manifestazione organizzata da Scatti di Gusto a Mondovì.
E ne ha fatta strada Brunetti dal primo assaggio di una pizza caparbiamente napoletana in una terra che amava soprattutto il padellino.
A furia di sfornare pizze napoletane e di stare a guardare la pizzeria chiusa per il susseguirsi di zona rossa, arancione e gialla, si è dato al delivery. Anche se Priola non è proprio una città con centinaia di migliaia di abitanti.
Per raggiungere i potenziali clienti bisogna andare fuori dal territorio comunale e valicare il territorio circostante.
E per evitare che il buon nome della pizzeria si incrinasse per i troppi chilometri da coprire, ecco la trasformazione. Da pizza napoletana a pizza in teglia da rigenerare nel forno di casa.
Così ne ho ricevuta anch’io una, anzi, due slerpe formato famiglia che hanno percorso i chilometri con i tempi delle consegne ai tempi del coronavirus. Corti, a quanto pare di capire, solo per Amazon.
Le due pizze, infornate da Brunetti nella serata di martedì, sono giunte a destinazione venerdì. Sabato e domenica, quindi, pizza in teglia.
Nel cartone, che avrà compiuto parecchie giravolte, ecco i due contenitore con le pizze avvolte dalla carta. Solo l’adesivo Andrea Brunetti Lab ne anticipa il contenuto. Mentre un cartoncino spiega che Trunch è la versione della pizza romana in teglia. Una romana napoletanizzata, alta e spumosa.
Come preparare la pizza in teglia
“I consigli di Andrea” sul cartoncino sono 5.
- Metti una teglia in forno
- Preriscalda il forno al massimo per almeno 20/30 minuti
- Estrai la pizza dal cartone o dal sacchetto e posizionala nella teglia
- Cuoci per 5 minuti
- E se hai scelto un gusto con ingredienti fuori cottura, dai spazio alla tua creatività.
Seguo alla lettera portando il forno ai 250°C in modalità ventilata.
Impasto equilibrato, frutto di una biga e di una chiusura che mantiene alto il tasso di idratazione.
La salsiccia su base di pomodorini gialli con radicchio e fiordilatte mantiene quello che promette il cartoncino. Il crunch accompagna il morso morbido dell’impasto che è perfetto per sapidità. Il blend 00 e integrale acchiappa bene le papille.
Buona la farcitura e solo il fiordilatte è un po’ sotto tono.
Dò una seconda botta di forno a una parte per vedere quanto resiste a questo maltrattamento la pizza. Bordi e parte sottostante si irrigidiscono ma la consistenza resta invidiabile. Fuori anche questo pezzo con soddisfazione.
La pizza si conserva in frigo
Per fortuna il cartoncino ha una nota “se non arrivi fino in fondo”. È possibile conservarla (una volta fredda) in frigorifero per gustarla il giorno dopo. Dura fino a 4 giorni chiusa in un sacchetto di plastica.
La base rossa della Nero a Metà è ancora incartata e va direttamente in frigo. Assieme alle acciughe per il giorno dopo.
E ancora una volta la pizza di Brunetti meraviglia nonostante la notte trascorsa in frigo. Via nel forno con la stessa sequenza.
La tiro fuori, la divido idealmente a metà. Una parte la condisco con la mozzarella di bufala Dea Luna sottoposta a stress test di durata.
L’altra con gli ingredienti spediti.
Incredibile. La pizza ha mantenuto la sua consistenza crunch + morbido senza scomporsi.
E nemmeno la successiva bottarella di forno scompone quella del giorno al netto della bruciacchiatura laterale.
Bravo Brunetti!
Per chi volesse provarla, i prezzi della margherita sono 12 € al kg e 14 € per la salsiccia, radicchio e pomodorini gialli. Se arriva a 800 chilometri e a giorni di distanza è presumibile che possa arrivare ovunque.
Voto: 8,5/10
Andrea Brunetti LAB. Via Canova, 4. Priola (CN). Tel. +393893106641