Milano. La ricetta della pizza che funziona si chiama Spontini
Un nuovo Spontini genera lunghissime code per la distribuzione gratuita di tranci di pizza. Così è stato all’inaugurazione del nuovo negozio, in via Santa Radegonda 11, qualche giorno addietro.
È il sesto della serie milanese – sì ho mangiato in tutti e sei (Spontini-Buenos Aires, Papiniano, Marghera, Cenisio, 5 Giornate). Milanese perché si prevedono aperture giapponesi, a Tokyo, e poi a Londra, e poi chissà.
Questa pizzeria modifica il format originario con un look bianco e nero – pressoché total black il locale, lasciando in bianco la cucina, a vista.
Grande video su una parete, con insegne, scritte, menu, foto. Si mangia in piedi o si porta via. I piatti sono di carta a forma di trancio triangolare, forchette di plastica; niente coltelli perché la pizza, rotonda, viene sfornata e inserita in un apposito trancioporzionatore e ogni singolo trancio viene porzionato con apposita rotella.
Antropologia tranchant: se la rotella, o il coltello-spatola, o le forbici (Princi) sono ormai comuni, il trancioporzionatore non l’avevo ancora visto.
Tre le pizze: Margherita (pomodoro mozzarella origano), Mediterranea (pomodoro acciughe capperi origano), Prosciutto (pomodoro, prosciutto cotto, mozzarella, origano), da 2,80 a 3,60 €.
Tre i menu pizza + bibita (Pepsi, Birra Moretti Baffo Oro e un po’ di birre assortite).
Prezzi più bassi degli altri Spontini, ma non c’è, appunto, servizio, e solo alcuni banchi per mangiare in piedi.
Menù anche in inglese, aperta dalle 11 alla 1 di notte (l’Expo si avvicina, no?).
La pizza è sempre quella: immutabile da anni e negli anni, uguale ovunque la si mangi.
Qui non c’è la possibilità di scegliere la porzione abbondante, le fette sono tutte uguali.
Non è la pizza napoletana, né salernitana, né gourmet né post-gourmet: mi piace proprio per questo, è una specie di impasto classico milanese.
Leggo: “Acqua di Milano, farina di grano tenero macinato 00, polpa di pomodoro dall’Emilia, mozzarella di latte vaccino, acciughe e origano, oltre a sale e pepe. E nella teglia un filo di olio di soia su cui la pizza sfrigola”.
Spontini sono pizzerie monoprodotto (solo a mezzogiorno, in alcuni locali, si aggiungono le lasagne), nate nel 1953 da un “Cibi cotti” aperto da un immigrato toscano.
Sabato, dopo l’apertura, ancora molta gente. Segno che la ricetta della pizza di successo a Milano l’ha sempre Spontini.
Vedremo se Princi-Pepe o Sorbillo riusciranno a insidiarla. O se già lo fa Dry, tutta gente da super classifica.
Tra l’altro, la coda (doppia) per i panzerotti di Luini, lì dietro l’angolo, era, come sempre, lunghissima. (PS Luini a Londra c’è già arrivato da anni…)
Spontini vi ho convinti o andate a mangiare la pizza altrove? Fuori nomi, indirizzi, sensazioni!
Spontini. Via Santa Radegonda 11. 20121 Milano. Tel. +39 0289092621
[Immagini: Emanuele Bonati, Vincenzo Pagano]