Pizza Village Palermo. Le pizze sono andate a ruba. Letteralmente
Il Pizza Village Palermo è stato un successo, tanto che il sindaco Leoluca Orlando si è complimentato con gli organizzatori.
Le pizze vendute con consegna a domicilio hanno raggiunto quota 6.500 nei 4 giorni della manifestazione @Home che si è presentata con il titolo Coca Cola. E il supporto della napoletanità delle farine di Mulino Caputo, dei latticini di Latteria Sorrentina e dei pomodori Ciao.
Palermo è stata la prima tappa del 2021 cui seguirà quella in terra patria, a Napoli, dal 27 al 30 maggio e poi a Milano dal 28 al 31 ottobre.
La formula consegna a casa in tempi pandemici è obbligatoria e questo PizzaVillage@Home è uno spin off del Napoli Pizza Village in presenza.
Le 4 pizzerie
L’edizione di Palermo ha visto impegnati in un City Hub allestito all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa quattro pizzerie, due siciliani e due napoletani.
Antonio Falco, faro per gli aspiranti pizzaioli, dell’Antica Pizzeria Da Michele.
Davide Civitiello, mani in pasta dalla nascita e già Campione del Mondo, con il brand Rossopomodoro coadiuvato da Antonio Sorrentino.
Ron Garofalo della pizzeria Mistral.
Diego Di Giovanni e Pietro Accetta della pizzeria Di Giovanni Express.
Un bel quartetto che si è affidato per il delivery a Glovo. Ai miei occhi si è prospettata una sfida tra sfincioni e pizze napoletane. Un evento che non potevo di certo perdermi.
Prendo per buone le 6.500 pizze consegnate, ma di sicuro l’iniziativa ha avuto successo visto che i box pizza sono andati letteralmente a ruba già in fase di preordine.
Le pizze andate a ruba
E hanno continuato ad andare a ruba. Forni accessi a partire dalle 19 ed alle 19:01 ho inoltrato il mio ordine per questa sfida siculo-napoletana.
E, ahimè, le mie 4 pizze sono andate veramente a ruba. Consegna mancata. O meglio, le pizze sono arrivate ma non a casa mia.
Nessun problema. La gentile Valeria di Glovo mi rassicura sul nuovo ordine e sul rimborso. Riproviamo.
Arrivano le mie 4 pizze nelle fiammanti box pizza.
Da bere ci sono per ogni pizza 2 lattine di Coca-Cola e Coca-Cola Zero, una birra Lager Italiana non filtrata Lisa di Birra del Borgo con grano antico e scorza d’arancia ed una lattina di Acqua Minerale. Veramente conveniente considerato il prezzo di 5 € per ciascuna pizza.
Pizza Village Palermo e gli omaggi
La promo, tra l’altro, prevede che ogni 2 pizze c’è un omaggio. 1 sacchetto di farina Mulino Caputo, 1 busta di Caffè Kenon macinato 100% Arabica, 1 codice sconto e-shop di Acqua S. Bernardo ed 1 codice promo Nuova Sicilauto sull’acquisto di un’auto.
All’appello mi manca un po’ di farina e un po’ di caffè, ma ormai l’attenzione è tutta sulle pizze.
Profumano già da chiuse e mi affretto ad aprire i cartoni per capire queste pizze di che pasta sono fatte.
Procedo con ordine.
1. Pizza Village Palermo: Rossopomodoro
Ecco la pizza Rossopomodoro di Davide Civitiello ed Antonino Sorrentino.
Premettendo che non entra neppure nel piatto, il che è un punto a favore, ha un bel cornicione, rialzato e soffice. Impasto leggero e ben idratato. Non ci saremmo aspettati di meno da un Campione del Mondo.
Condimento abbondante ed ingredienti di prima scelta. Pomodoro San Marzano DOP e pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP. La Provola affumicata dei Monti profuma l’aria con le sue note intense ed il datterino giallo di Battipaglia ne suggella l’armonia con le scaglie di cacioricotta.
2. Pizza Village Palermo: lo Sfincione di Mistral
Torno in Sicilia. È la volta di Ron Garofalo.
La sua pizza è stata apprezzata da personaggi illustri, da Elton John a Madonna al principe Harry.
Io ho scelto di provare il fiore all’occhiello: lo Sfincione Bianco, la pizza dei palermitani.
Mozzarella, caciocavallo, ciuffi di ricotta, acciughe e cipolla morbida a fette sottili su un impasto scioglievole, lievitato magistralmente.
In bocca soffice come nuvola. Equilibrio di sapori ineccepibile. Il caciocavallo e le acciughe, ingentiliti dai fiocchi di ricotta e dalla cipolla. si sciolgono al primo morso. Uno sfincione punto d’incontro tra quello bagherese ed il classico palermitano, virato in stile gourmet.
3. La Margherita di Michele
La pizza Margherita è la regina delle pizze, la prima, unica e sola che ti regala massime gioie nella sua semplicità.
La margherita di Antonio Falco ha un impasto leggero ma che non perde la consistenza tipica della pizza napoletana. Cornicione alto ma non esagerato. Ingredienti da manuale con il pomodoro San Marzano e il Fiordilatte.
Il pecorino romano, con il suo tipico sapore forte e deciso, aggiunge sapidità e piccantezza ben equilibrate dall’acidità del pomodoro. Gusto rinfrescato dalle foglie di basilico. La particolarità dell’olio di semi è rispettata anche a Palermo.
Semplicemente ottima.
4. Lo sfincione Di Giovanni Express
Ancora Sicilia con lo sfincione “gourmet” ai carciofi di Diego Di Giovanni e Pietro Accetta.
Ingrediente che sa conquistare la scena con la spalla della sapidità spinta delle acciughe e del caciocavallo. Un insieme di sapori che sorprende e chiude il morso in dolcezza.
L’impasto a regola d’arte, soffice e giusto di sale, invita a finirlo tutto anche se sono arrivata alla mia quarta pizza box.
E ora, cari lettori palermitani, ditemi se anche voi avete avuto le stesse impressioni con questo Pizza Village Palermo @Home.
[Adele Pupella]