I Caporale, pizzeria che arriva fino a 4 cotture con il Caporalotto

Continua il tour campano del Campionato della Pizza 2025 e stavolta la giuria fa tappa a Casalnuovo di Napoli alla pizzeria I Caporale. Su via Nazionale delle Puglie svetta l’insegna su strada. La Pizzeria I Caporale vede al timone prima di tutto una famiglia. Infatti, ai forni troviamo Domenico, Giuseppe e Raffaele: padre e figli hanno un solo motto: l’unione fa la pizza. Era la sede di una pizzeria storica di Casalnuovo col nome Mon Premier che da qualche anno ha compiuto un rebranding e ha ristrutturato il locale.
La pizzeria è su una strada principale quindi facilmente visibile soprattutto perché ben illuminata all’esterno e con un ingresso molto ampio. Entrando c’è una cassa/ reception per l’accoglienza, si prosegue per un lungo corridoio che costeggia i due forni a legna e che poi si apre nella vera e propria sala. Il colore verde e le rifiniture in legno troneggiano in questo spazio. La scritta I Caporale adorna la parete destra mentre a sinistra c’è un bancone bar e il refill bibite. In fondo c’è un’opera di Raffoart.


La sala è davvero molto grande sviluppandosi in lunghezza. I tavoli sono neri e leggeri pur avendo un disegno simil marmo, per richiamare lo stile tradizionale delle pizzerie napoletane. Le sedie anche esse nere sono leggere ma comode e della giusta altezza rispetto al tavolo. L’illuminazione non è delle migliori e crea molti punti di ombra. La mise en place è molto semplice con tovaglietta di carta, posate leggere con tovagliolo di carta in sacchetto monouso e bicchieri in vetro.
Il servizio è assai informale ma piacevole: i ragazzi in sala sono educati, precisi e molto disponibili.
Una pizzeria che è anche bistrot

Il menù della pizzeria I Caporale è digitale, consultabile inquadrando il QR code o visitando il sito. Oltre alle pizze propone secondi di carne. Manzetta prussiana (30 €); tagliata di entrecôte (22 €); insalatona di pollo (10 €); salsiccia o hamburger alla brace con contorno (12 €). Accompagnati da saltimbocca (9/10 €) o sfizi come tegame di parmigiana (7 €) o alla messicana (6 €). E i taglieri per 2 persone (30 €);
Ci sono i fritti: crocchè (3 €), frittatina (4 €), frittatina special (4,5 €), fiore di zucca ripieno (3,50 €) e patatine fritte (5 €).
Dolci classici come tiramisù (8€), delizia al limone o flan al cioccolato (6€). E quelli estrosi come le brioche pandoro di zio Rocco rivisitate da I Caporale (7 €). Presenti anche dolci gluten free.
Ma quello che interessa a noi sono le pizze.
La pizzeria I Caporale che fa pizza in 4 cotture
Da pizzeria moderna, I Caporale provano a dare spazio a tutti gli stili della pizza napoletana. Dalla tradizionale ruota di carro alla contemporanea fino alla nuovissima X3 con l’immancabile tre cotture (fritta, al vapore e al forno). L’ulteriore proposta è anche la pizza che fa da cavallo di battaglia in questo locale ovvero il caporalotto. Una pizza super crunch che prevede quattro passaggi di cottura, senza la frittura ma cotta due volte nel forno elettrico.
Il caporalotto e disponibile in più versioni, dalla parmigiana di melanzane alla genovese ma anche con porchetta e patate, tutti al prezzo di 15 €. A noi è stato proposto, dopo le obbligatorie Margherita (7,50 €) e capricciosa (11 €), il caporalotto “Napoli a modo nostro”. Quindi con crema di friarielli, friarielli in padella, salsiccia, provola, pecorino romano. Ma lo trovate anche nella sezione dolci con il caporalotto dolce (15 €) con croccate alle amarene.
Al capitolo pizze manca qualche piccola attenzione come il mettere in evidenza il nome delle pizze. Ma anche i prezzi posizionati un po’ in maniera dispersiva. Ad ogni modo, si apre con la selezione dei caporalotti, seguono le X3, poi le classiche ed i ripieni.
La serata storta può capitare

I prezzi sono molto allineati con il mercato attuale. L’impasto ci dicono essere sempre lo stesso ma indubbiamente riesce meglio nel Caporalotto rispetto alla tradizionale tonda napoletana. In questa prova tavola ci sono stati problemi di gestione dell’impasto con il panetto che si è portato dietro molta (troppa) semola. Troviamo anche qualche problema di cottura, con l’interno del cornicione crudo; probabile altra conseguenza del panetto non giunto a maturazione. Potrebbe essere l’errore di una sera, un martedì post giornata di chiusura e quindi non a puntino. Certamente non aiuta nell’istantaneità del giudizio.
Le pizze della nostra prova alla pizzeria I Caporale sono le obbligatorie Margherita e Capricciosa (diventata una delle nostre fantastiche ossessioni) che a menu si chiama Capricciosa sbagliata. Nome dovuto alla divisione in metà bianca e metà rossa.
Invece, la terza pizza consigliataci dalla sala è il caporalotto salsiccia e friarielli che se se l’è giocata con quello alla genovese.
Ci sorprende anche un po’ l’ordine dell’arrivo delle pizze: prima la Capricciosa poi il Caporalotto e in chiusura la Margherita. Vediamole da vicino.
1. La Capricciosa sbagliata della pizzeria I Caporale

Base metà bianca metà rossa, fior di latte, funghi, prosciutto cotto arrosto presidio slow food, carciofo arrosto, salame, olive caiazzane (11 €).

Capricciosa sbagliata, così è chiamata a menù. La peculiarità è che viene servita metà rossa (con passata di pomodoro) e metà bianca (base fiordilatte). Non è chiaro il perché di questa scelta, ma probabilmente sarà un toccasana per gli indecisi.

La pizza è servita già tagliata in modo da avere uno spicchio di ogni gusto per ogni commensale; scelta apprezzabile se non fosse per la poca attenzione nella suddivisione degli spicchi che risultano praticamente tutti diversi tra loro: in alcuni manca il cotto, in altri il carciofino, in altri ancora le olive. Dunque una mancata cura nella disposizione del topping.

Il profumo non è accattivante e predominano stranamente i funghi. Al morso questa sensazione persiste con il carciofino che risulta abbastanza anonimo. La parte rossa è particolarmente sapida soprattutto per il pomodoro, mentre la parte bianca si presenta troppo secca e un po’ insipida. L’impasto è ammassato e la cottura risulta insufficiente. Molta semola sulla base e sui cornicioni. 11 € è un prezzo onesto se la mettiamo a confronto con altre capricciose provate.
2. Il Caporalotto, pizza signature

Napoli a modo nostro. Crema di friarielli, friarielli in padella, salsiccia, provola, pecorino romano (15 €)

Come detto, la seconda pizza è il Caporalotto “Napoli a modo nostro” che annuncia il suo arrivo in tavola con un buon profumo. Una pizza che già dall’aspetto racconta croccantezza. È l’espressione massima dell’arte della pizza per la pizzeria I Caporale e prevede un impasto cotto addirittura 4 volte aperto, ripieno (in questo caso di salsiccia e friarielli) e ripassato in forno per dare l’ultimo tocco di croccantezza.

Piacevole il morso non solo per il crunch ma anche per l’impasto che rende bene e per i friarielli avvolgenti pur se siamo in finale di stagione. La salsiccia è leggermente secca ma si fa sentire con la sua speziatura. La cottura è giusta. Peccato solo per la parte inferiore che si è fatta carico dell’untuosità. Delle tre pizze provate, risulterà la migliore.
3. La pizza Margherita

Pomodoro San Marzano Solania, fior di latte, basilico, olio evo, grattugiato di pecorino romano (7,50 €).


Particolare la scelta di servire la Margherita come terza pizza che ci predispone a un assaggio in grado di alzare l’asticella rispetto alla Capricciosa che è diventata un po’ la bestia nera delle pizzerie. Invece restiamo delusi. La pizza si presenta poco invitante sia per profumo che per colpo d’occhio. Ancora una volta il pomodoro è assai salato e disturba fin dall’odore. Oltretutto sembra essere stato precedentemente cotto in quanto risulta più robusto, come un ragù a metà. Il fiordilatte appare come un blocco unico che non riesce a filare probabilmente per una poco corretta temperatura di esercizio. Finisce con rendere difficile la masticazione.

La cottura è leggermente avanti, ma l’impasto ha ampie aree crude. Il disco si porta un pò di spolvero ma rispetto al trattamento del fiordilatte e del pomodoro sono problemi superabili. Purtroppo è la pizza peggiore tra quelle arrivate al nostro tavolo.
La pizzeria I Caporale a Casalnuovo di Napoli è una new entry selezionata per partecipare al Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.
