Maturazioni, pizzeria del Vesuviano che sbanca sui social con l’olio
La pizzeria Maturazioni a San Giuseppe Vesuviano la conoscete (quasi) sicuramente per la presenza social della moglie del pizzaiolo Antonio Conza. Gabriella Esposito ha uno stile tutto suo di pubblicizzare pizze e pizzeria che ha fatto breccia nel cuore dei suoi 100 mila follower. Un motore importante per mettere sotto i riflettori la pizzeria del Vesuviano. Che infatti anche in un lunedì sera è affollata complice un festeggiamento con lunga tavolata.
Se fossimo venuti per vedere all’opera la Gabriella pizzaiola saremmo rimasti delusi. Non c’è in pizzeria e una veloce scorsa ai social la visualizza a Roma per una “collaborazione” con Ruben. A sua volta diventato famoso per le ricette dal balcone in era lockdown (potete vedere qui cosa hanno combinato).
La pizzeria Maturazioni che trovate a San Giuseppe Vesuviano
Ma noi siamo qui per assaggiare le pizze e dare il giusto tributo a Antonio Conza che guida la pizzeria e sforna pizze di diverso stile e cottura. È al banco della pizzeria che offre un comodo parcheggio ed è annunciata da un dehors sottoposto al piano stradale. Utilissimo per serate con tempo ben più clemente di quello che ci ha accompagnato fin qui.
La sala è dominata dal parato in stile giungla e dal neon – non facilmente instagrammabile – che recita “la napoletana del Vesuvio”. Ne usciremo convinti che la differenza la fanno soprattutto le cotture, richiamo ineludibile al vulcano, spinti anche dalla scelta libera della sala. Sedute comode con poltroncine che ormai imperversano in ogni pizzeria di ordine e grado. Il segno tangibile che ora si va in pizzeria per stare più a lungo e trascorrere una serata piacevole. Il servizio è accorto e ci incuriosisce la posizione al contrario delle posate rispetto al canone tradizionale in questa mise en place essenziale.
Sguardo al menu lungo e corposo diviso in sezioni per facilitare la consultazione. Le iconiche tradizionali e contemporanee sono in apertura. Seguite dalle pizze in due cotture, quelle nel ruoto e quelle nel padellino. Chiudono le pizze dolci. La Margherita è ovviamente presente, mentre la Capricciosa qui si chiama I Capricci di Gabriella. Il cortese cameriere ci chiede se vogliamo fare un giro pizza. Certo, sarebbe stata la nostra richiesta. Per la terza pizza la scelta è sua. Un padellino di gusto iper tradizionale, salsiccia e friarielli, ma “speciale” con il richiamo hic et nunc al social di Roma: c’è il pecorino romano Dop. Avremo lasciato traccia nel cercare su Instagram!
Unica citazione della sala per uno dei prodotti utilizzati: l’olio extravergine 00, blend dell’azienda De Padova di Avetrana in Puglia.
1. La pizza Margherita
Pomodoro pelato dell’agro nocerino sarnese , fiordilatte, basilico, olio oro di Caiazzo (7 €)
Il giro pizza parte con la Margherita e la distribuzione dei piatti in attesa della condivisione. L’annuncio stampato a grandi lettere è Maturazioni, pizzeria contemporanea. Abbandonate quindi l’idea della ruota di carro che è diventato il rifugio dei peccatori sulla strada del ritorno alla tradizione.
Ma poi la sala cambia idea, leva i piatti e porta le pizze già porzionate singolarmente. Ricostruiamo a colpo d’occhio gli spicchi per la valutazione del primo elemento del voto, l’aspetto Esterno. Il cornicione ha andamento irregolare e alterna un sinuoso gonfiore in un piatto e diventa ben più basso in un altro. Se non fosse che è la stessa pizza, diresti che gli spicchi arrivano da 3 pizze differenti. Probabilmente la maggiore o minore esposizione alla colonna della fiamma ha provocato shock termici differenti. Il fondo, però, non ne ha risentito.
L’impasto è piacevole. Qui si usa sempre lo stesso adattandolo alla stesura e alla cottura, ma alla fine sembra più adeguato per la tonda contemporanea. Un leggero riporto di spolvero non infastidisce più di tanto, mentre il fiordilatte non ha avuto modo di filare a dovere. L’olio aggiunto a crudo al topping è gradevole ma non riesce nell’impresa di bilanciare l’acidità del pomodoro.
2. I Capricci di Gabriella della pizzeria Maturazioni
Fiordilatte, prosciutto cotto arrostito, salsiccia secca piccante, olive taggiasche, spicchi di carciofi arrostiti in olio, funghi trifolati di stagione, polvere di pomodoro arrosto (13,50 €)
Le capricciose nella scorsa edizione del torneo ci hanno dato grandissime soddisfazioni. Carlo Sammarco, il vincitore, ha sbancato con la sua bianca. E anche il ricordo delle ottime esecuzioni di Francesco Martucci, Davide Ruotolo e Marco D’Elia con relativa classifica ci hanno convinto di inserirla tra le due obbligatorie della prova.
E infatti la scelta è ripagata anche alla pizzeria Maturazioni. Base bianca, carciofino giusto per consistenza e gusto senza invasione dell’aceto. E poi prosciutto cotto assai saporito, salame piccante gustoso e che conferisce l’extra sapore, polvere di pomodoro arrostito a dare il senso di affumicato. Peccato solo per le abbondanti olive che hanno un accenno di fermentazione meno piacevole e intaccano lo splendore del morso e il relativo voto nella scheda. Anche qui notiamo un cornicione irregolare con alti e bassi. Il riporto dello spolvero è diminuito e ne siamo contenti.
3. Pizza salsiccia e friarielli, ma nel padellino
Salsiccia, friarielli, provola (11 €)
L’espressione più contemporanea della pizzeria Maturazioni, almeno alla latitudine del Vesuviano, è la pizza nel padellino. È la scelta della sala che punta a ingolosire. E ci riesce.
Salsiccia e friarielli con il crunch rinforzato dalla crosta di Pecorino Romano Dop. Già alla vista con l’abbondante farcitura tenuta a stento a freno dal “panino” della pizza fa salivare. La addentiamo reggendo con le mani un impasto che ha beneficiato delle multi cotture. Un passaggio dello spicchio che cristallizza gli alveoli in sezione e fa effetto sbam.
Salsiccia e friarielli si stringono in un abbraccio caloroso e perfetto con l’amaro avvolgente della verdura, mentre la provola se ne resta un po’ in disparte senza accompagnare i protagonisti con la classica filatura. Una scelta come quella, sempre ribadita nei video, di utilizzare olio, molto olio. Una caratteristica su cui la pizzeria gioca anche a tavola. Pizza molto divertente.
Le pizze e i dolci che non fanno punteggio per la pizzeria Maturazioni
La 4ª pizza arriva, sempre a scelta della sala, nel ruoto. L’iconica farcitura con scarola saltata, olive taggiasche, provola affumicata e acciughe del Cantabrico è proposta con l’impasto in precottura (13 €). Olio sul fondo e poi si gira per completare la cottura e quindi farcire in uscita con le acciughe in olio. La scarola un po’ anonima non le permette di superare la performance della salsiccia e friarielli.
E non ci riesce nemmeno la Genovese in doppia cottura con genovese napoletana cotta per 14 ore, stravecchio di bruna alpina e polvere di cacao amaro (14 €). Pizza di molta sostanza in cui “olio, molto olio” diventa moltissimo.
Che nel caso nostro resta nel piatto di portata. Una pizza che non vi passerà inosservata.
Più gentile la chiusura con la pizza dolce Omaggio a San Gennaro. Non riusciamo a trattenerci da un assaggio del trancio di pizza fritta asciugata al forno con crema pasticcera, amarene e zucchero a velo (4 €). Ma diviso in due per evitare tardivi rimorsi come ci consiglia il premuroso cameriere. Ci saremmo fatti prendere dal rimorso dopo averla assaggiata.
La sala ci coccola ancora con i cantucci fatti in casa. La pizzeria Maturazioni a San Giuseppe Vesuviano, insomma, riesce a coprire tutto l’arco costituzionale delle pizze contemporanee o quasi. Le manca giusto una pizza in pala e poi il quadro sarà completo. Complimenti e non solo per le capacità social.
[Maturazioni è una delle pizzerie selezionate per il Campionato della Pizza 2025 che vi dice tutto sulle migliori pizzerie in Campania]
PS. La posizione nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.
[Giurati: Francesca Brunzo, Domenico Castaldo, Vincenzo Pagano]