Pizzeria Pepe in Grani: menu, prezzi, guida a 20 grandi pizze fritte
A parlare non è solo il successo della pizzeria Pepe in Grani a Caiazzo e delle pizze, ma anche la presenza sempre più fitta (e fritta) di Franco Pepe in trasmissioni televisive di caratura internazionale. Dopo Netflix nel 2023, in cui era protagonista per un episodio di Chef’s Table Pizza insieme a Gabriele Bonci, è arrivata la partecipazione a MasterChef Italia.
Franco Pepe è stato l’ospite speciale della sesta puntata di MasterChef 14. E ancora una volta, è il primo pizzaiolo a sfondare il muro delle presenze “only chef”. Qualcosa che aveva già fatto The Best Chef. Agli Awards, fin dal 2018, il premio lo riconferma primo pizzaiolo-chef. Portandolo sul palco come unico esponente della categoria in una kermesse di chef da ogni angolo della Terra.
Caiazzo e Pepe in Grani
L’avventura di Franco Pepe è partita da Caiazzo e più passa il tempo, più diventa proprio Caiazzo la destinazione di Franco. Questo non perché sia statica, bensì per la missione sempre più centrata di creare una economia circolare. Che coinvolga l’area dell’alto casertano grazie agli oltre 12.000 visitatori che Pepe in Grani porta ogni mese Caiazzo.
Pepe in Grani nasce nel 2012, ma l’inizio è riconducibile al 1937. Quando “Ciccio” Pepe, il nonno di Franco, apre l’Antica Osteria Pepe. La trovate nella piazza di Caiazzo dove era partita con un forno per il pane e la passione per il vino. Fu, poi, Stefano, il padre di Franco, a introdurre la pizza. L’Antica Osteria (e pizzeria) Pepe si afferma fino a divenire un punto di riferimento nella zona. Passa poi nelle mani dei tre fratelli Franco, Nino e Massimiliano che portano avanti la tradizione di famiglia.
Un Pepe che trova la sua strada
La svolta avviene quando Franco Pepe, oltre alle classiche preparazioni, inizia a concepire altre creazioni prendendo spunto sempre più dalla cucina e accostando alla pizza il vino. Un passaggio che diventa sempre più personale. E che lo porta a soddisfare la necessità di avere un progetto tutto suo. Un luogo in cui poter raccontare a proprio modo quanto la sua terra gli dà modo di preparare. Termina la condivisione del banco con i fratelli e comincia la costruzione di Pepe in Grani. Che però resta a Caiazzo per ripartire dal territorio che maggiormente Franco aveva in indole.
Avvia collaborazioni con aziende circostanti per centrare il km0. Ma anche al fine di far crescere le produzioni territoriali soprattutto perché territoriale è la sua idea di pizza. Chi va a Caiazzo deve riscontrare una coerenza tra il luogo, le persone ed i prodotti. E Caiazzo è una miniera di coltivazioni e produzioni che vanno ben oltre l’oliva.
Il percorso di Franco Pepe si avvia fin da subito con l’esempio di una pizza che ha fatto la storia di Pepe in Grani: la margherita sbagliata. Diventa simbolo della pizza italiana moderna e chiave di valorizzazione di un pomodoro, quello riccio, che riesce a dare il meglio della sua essenza. Ancora una volta la filosofia narra di territorio, valorizzazione e gusto.
Franco Pepe da acqua e farina alle pizze fritte in tv
Quello che Franco Pepe ha capito è che non importa dove ti trovi, ma importante è la capacità di relazionarsi con il resto del mondo. Dare a chiunque arrivi una prospettiva credibile del proprio pensiero che esce dall’ideale, dal teorico e si consuma morso dopo morso.
Tanti diranno “ma è solo acqua e farina”. Ebbene Franco Pepe ha reso importanti quei movimenti che costituiscono il processo di trasformazione. Oltre ad aver reso ripetibile qualcosa che era solo replicato perché è riuscito a standardizzare processi che si appellavano alla artigianalità per giustificare variazioni. In questo modo ha dato prestigio alla professione del pizzaiolo. E ha dato eleganza e raffinatezza ad un cibo che ha iniziato ad essere considerato “popolare” finalmente con accezione positiva.
Innegabilmente lo si deve ringraziare per aver dato forza a tutto il settore con il suo arricchimento culturale a tutto tondo. Coinvolge la storia di un popolo, la geografia di un Pepe che non smette mai di guardarsi intorno. Da Pepe in Grani nascono così pizze, anche fritte, sempre semplicissime. Ragionate sulla base di 3 o 4 elementi che centrano gli obiettivi di equilibrio e intensità.
La partecipazione a Masterchef 14 lo ha visto giudice di una sfida in cui i concorrenti dovevano acquisire suoi suggerimenti al fine di proporre una pizza fritta, in versione conetto o stesa. Il Corriere ha titolato MasterChef 14, disastro e lacrime: Sara scivola sulla pizza fritta di Franco Pepe. Quindi c’è da approfondire il tema delle pizze fritte a Caiazzo.
Le pizze fritte di Franco Pepe che hanno creato lacrime, a noi di gioia
Pepe ha portato esempi di pizze fritte che hanno una riconoscibilità indicibile. Dai conetti come Ciro o Ananascosta fino alle pizze come Sensazione di Costiera o Contaminazione. Senza dimenticare i dolci come Cono Pastiera (una creazione del figlio Stefano, 4ª generazione) o la Crisommola, altro suo cult.
Pepe in Grani è infatti nota per avere un intero menù degustazione a base di pizza fritta.
Come ha raccontato a Masterchef, l’attenzione e la passione per il fritto nasce dalla storia di questo tipo di cottura dell’impasto. Nel dopoguerra è la cottura d’elezione ma con l’evoluzione dei tempi e dei forni, la pizza fritta ha iniziato a scomparire dalle comande dei locali. Altra ragione è la convinzione che un prodotto fritto perdesse in qualità e digeribilità. Pepe però intercetta sfide e prova a vincerle. Ecco perché nei 12 anni di Pepe in Grani ha cercato di dimostrare che il fritto fosse qualcosa di importante da perfezionare con una serie di accortezze come olio e temperature. Nulla di nuovo, eppure questo ragionare produce innovazione. Riuscire a migliorare un prodotto da più angolazioni grazie a tecnologie e studi avanzati che non snaturino il prodotto.
Lo stupore della prima volta sta tutto nel soffermarsi su un asciutto strabiliante confermato dal morso, sì, ma anche dal tatto. Pollice, indice e medio tengono stretta la presa senza correre il rischio di slittare su un conetto dorato che fa da base e contegno ad esplosive farciture in grado di sottolineare la natura ed i principi di Pepe in Grani:qualità, territorio, artigianalità, equilibrio, spinta, estro e coerenza.
I coni di Pepe in Grani che sono pizze fritte
Il cono è un avvolgente, scrocchiante involucro che sa esprimere al meglio il senso e la sensazione di trovarsi in un luogo d’altri tempi e contemporaneamente lì dove l’avanguardia della pizza è nata. Da mangiare con le mani, mordere con voracità, sentire il ripieno che straborda senza però lasciare un vuoto.
Dalla ghiottoneria di Rocco alla eleganza di Ciro, i coni di Pepe in Grani sono ormai emblema. Nascono sempre dalla pizza fritta classica napoletana (in forma allungata e non a pallone) che poi viene divisa in due per dare spazio estetico ma anche godereccio alla farcia. Ecco perché sono serviti sempre in coppia. Vediamole da vicino queste pizze fritte.
1. Ciro
Cono di pizza fritta con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, pesto di rucola e polvere di oliva Caiazzana (2 pezzi,12€)
2. Estitalia
Cono di pizza fritta con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, mozzarella di bufala campana DOP, prosciutto crudo, pomodoro confit, pesto di basilico liofilizzato (2 pezzi 12 €)
3. Rocco
Cono di pizza fritta con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, formaggio pecorino, Piennolo del Vesuvio DOP, aromi, salsiccia di suino di razza casertana, peperoncino, chips di pecorino, basilico (2 pezzi 12€)
4. Ananascosta
Cono di pizza fritta con fonduta di grana padano dopo 12 mesi, prosciutto crudo, ananas e polvere di liquirizia (2 pezzi 12 €)
5. Colpo Doppio
Cono di pizza fritta con crema di mozzarella di bufala Campana DOP e scamorza affumicata, crema di parmigiana di melanzane, riduzione di basilico, chips di Grana Padano DOP 12 mesi e basilico viola (2 pezzi 12 €)
Le pizze fritte di Pepe in Grani che non sono coni
Le pizze fritte sono tutte cotte con immersione in olio; tutte in forma tonda, a parte il calzone che è l’avo dei conetti.
Anche in questo caso il colore dorato e la frittura asciutta sono le caratteristiche essenziali.
Dalla raffinatezza di Acciugrana alla esplosione di Sensazioni di Costiera, tutto è elaborato nel dettaglio non dimenticando mai equilibro nella parte visiva quanto in quella gustativa. Anche la storica e classica Montanara risulta imperdibile.
6. Montanara
Pomodoro, origano, aglio, basilico, olio Evo e sale sale (4 tranci 8 €)
7. Calzone
Ricotta di bufala campana DOP, scamorza affumicata, salame, pepe (8 €)
8. Sensazione di Costiera
Pomodoro ramato, acciughe di Cetara, prezzemolo, aglio disidratato, test di limone, peperoncino (4 tranci 10 €)
9. Acciugrana
Trancio di pizza fritta con crema di grana padano dopo 12 mesi, acciughe di Cetara, prezzemolo, peperoncino e zest di agrumi (5 €)
10. Bufala composta
Composta di tre tipologie di pomodoro aromatizzato, mozzarella di bufala campana DOP abbattuta e grattugiata, basilico liofilizzato, fiore di sale Maldon (4 tranci 10 €)
11. Contaminazione, pizza fritta di Franco Pepe
Paté di olive caiazzane, stracciata di bufala, misticanze, olio EVO, zest di limone, Zaatar, petali di fiori di topinambur – a seconda della stagionalità (new entry nel prossimo menu)
12. Memento 2.0
Crema di cipolle di Alife, ceci croccanti e cicoria fresca (su richiesta)
Le pizze fritte di Pepe in Grani che sono dolci
E non finisce qui! Una tale valorizzazione di pizze fritte non può concludersi da Pepe in Grani senza dolci.
E Franco lo sa e colpisce forte anche in quello. La Crisommola del Vesuvio è un capolavoro. L’esempio dell’esaltazione di un prodotto in tutte le sue varianti. L’emblema di una idea, ovvero che “pizza dolce” può non essere eresia nè ossimoro. La traccia(bilità) dell’origine dei nostri sapori con questa meravigliosa albicocca del Vesuvio, la cui peculiare acidità incontra la dolcezza di una crema ricotta. Il contrasto della polvere di olive Caiazzane disidratate. La croce stessa e la nota fumosa delle nocciole tostate e tritate. L’esaltate fogliolina di menta che ravviva il sapore del morso anche oltre la deglutizione. A essa seguono Gelsomina e Cerasella. Quest’ultima è una creazione di Stefano Pepe che instancabilmente si ispira alla tradizione campana dei dolci dando sfoggio della sua familiarità con le tecniche del papà. Così nascono il cono pastiera e la sfogliatella fritta in versione cono.
Ancora, tra i coni dolci ci sono gli incredibilmente golosi ConTorrone e Cannolo Fritto. Il primo è un dono con osservanza al territorio del Sannio che condivide con l’alto casertano innumerevoli produzioni di gusto. Un ammaliatore che sbanca il tavolo prima ancora di fermarsi tra i commensali con il suo profumo provocante della crema pasticcera alla Strega. Il secondo è un tributo al dolce siculo che mette tutti d’accordo.
13. Cannolo fritto
Fonduta di cioccolato fondente, ricotta di pecora (con scaglie di cioccolato fondente, rum agricolo, buccia di arancia, zucchero, canditi artigianali, granella di pistacchio salato, ciliegia candita (2 pezzi 12 €)
14. Sfogliatella fritta
Cono fritto con ripieno classico della sfogliatella napoletana (crema pasticciera, semolino, latte, ricotta, frutta mista candita, vaniglia, cannella) zucchero a velo e sfoglia croccante (2 pezzi 12€)
15. Pastiera fritta
Cono fritto dolce con crema pasticciera, fiordilatte, frutta candita, nocciole tostate, zucchero, cannella, zeste d’arancia (2 pezzi 12 €)
16. Crisommola del Vesuvio, pizza fritta dolce di Pepe in Grani
Trancio di pizza fritta con ricotta di bufala campana DOP profumata con zeste di limone, confettura di albicocche del Vesuvio, nocciole tostate, polvere di olive Caiazzane e foglioline di menta fresca (6 €)
17. Straccetti miele e rosmarino
Straccetti con zucchero, cannella e miele, accompagnati con ricotta di bufala campana DOP aromatizzata alla vaniglia, rosmarino e zeste d’arancia (6 €)
18. Contorrone
Cono fritto dolce con crema pasticciera al liquore Strega, torrone, cioccolato fondente, nocciole e zeste di mandarino (2 pezzi 12 €)
19. Cerasella, pizza dolce fritta di Pepe in Grani
Trancio di pizza fritta farcito con Falernum, sfoglia fredda di fiordilatte aromatizzata all’arancia, cioccolato fondente fuso, foglia di menta, fior di sale Maldon, zeste d’arancia (5 €)
20. Gelsomina
Trancio di pizza fritta con crema pasticciera, sciroppo di gelso, burro, cristalli di violetta, zeste di agrumi e zucchero a velo (6 €)
Pepe in Grani a Caiazzo è Franco Pepe e non solo per le pizze fritte
Ogni pizza di Pepe in Grani è tendenzialmente destinata a divenire iconica per il semplice motivo che semplicità ed eleganza si sanno fondere in un unico suono diretto. Il tutto senza mai perdere il rispetto per sapori antichi che possono diventare nuovi grazie al preservare dell’intensità e della peculiarità principale di un prodotto.
È così che Franco vince le sue sfide che poi diventano promesse di una pizza che sappia soddisfare la vista ed il palato. E per i Pepe le promesse sono doveri nei confronti dei clienti più che debiti con sé stessi. Questa è la ragione per cui i piccoli traguardi diventano enormi.
Con tanti gusti di pizza che potete dire classici o gourmet e non solo fritti.