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Ristoranti
28 Ottobre 2011 Aggiornato il 29 Ottobre 2011 alle ore 22:21

Pranzo al bistrot di Atala con Pino Cuttaia. E Bottura e…

Alle 9 del mattino in punto, preciso come un orologio svizzero, ricevo il messaggio di Pino Cuttaia che mi comunica il suo arrivo a São Paulo. Avendo
Pranzo al bistrot di Atala con Pino Cuttaia. E Bottura e…

Alle 9 del mattino in punto, preciso come un orologio svizzero, ricevo il messaggio di Pino Cuttaia che mi comunica il suo arrivo a São Paulo. Avendo dinanzi alcune ore di lavoro rimango d’accordo con Pino che ci saremmo risentiti verso l’ora di pranzo, nella speranza di incontrarci per pranzo.

Detto, fatto, ecco che mi avvio in direzione Dalva e Dito, l’ampio ed esotico bistrot brasiliano di Alex Atala in pieno quartiere Jardins. Al tavolo trovo alcuni degli chef italiani presenti a São Paulo come il pacato Oldani, l’elegante Berton, lo stesso Cuttaia che vista l’ottima verve non sembra risentire del volo intercontinentale.

Oltre a loro, presenti al tavolo due sous chef di lusso, Alessandro Negrini, secondo di Aimo al Luogo e Giuseppe Rambaldi, secondo chef tuttofare di Davide Scabin, presente qui sin dalla mattina per preparare l’evento di stasera che prevede proprio al Dalva e Dito ‘um jantar magno’ a quattro mani Atala/Scabin.

Il pranzo scorre via leggero tra alcuni petiscos di lusso direttamente presentati da un gentile e sempre ospitale Alex Atala. Bolinho de arroz, pasteis de carne, aipim fritto e empadas, tutti i grandi classici di cucina di strada o di boteco, naturalmente realizzati nella massima espressione possibile.

Cuttaia scambia un peperoncino fidalga per un fagiolo giallo e per poco non ci rimette la lingua. Comunico a Berton che Black Mamba potrebbe essere nei paraggi di Milano nel fine settimana e lui mi conferma il grande piacere nel ricevere sempre la nostra punta di diamante di Scatti di Gusto nel suo Trussardi. Oldani non lo conoscevo, è un ragazzo molto educato e gentile, che mi fa molte domande riguardo ingredienti locali e sembra essere davvero incuriosito dalle novità brasiliane.

Il pranzo scorre rilassato, anche il cibo qui é semplice e immediato. Il piatto principale é infatti la tipica grigliata mista brasiliana, qui cucinata da Atala attraverso uno splendido girarrosto italiano, accompagnata da farofa de ovo, feijao, arroz, couve mineiro e quant’altro la tradizione brasiliana preveda.

A fine pranzo ecco apparire il lider Maximo Bottura saltellante ed eccitato per delle splendide foto realizzate in Osteria Francescana dall’ottimo fotografo brasiliano Sergio Coimbra.

A seguire arriva con passo senatoriale Davide Scabin che da qui in poi si occuperá del dinner di stasera.

Atala sembra sinceramente felice di ricevere tutti questi amici a casa sua e, dopo averci presentato al tavolo i suoi ragazzi del Dalva e Dito, ci invita tutti in cucina per una foto rock/punk con dito medio alzato…insomma, non c’è verso, qui in Brasile tira sempre aria di grande festa ed allegria.

E stasera la truppa tricolore si dividerà su più tavoli.

Noi e molti altri chef da Maní, Scabin e Atala da Dalva e Dito ed il lider Maximo, su consiglio di Atala, dal ristorante giapponese Aizomê, vecchia conoscenza di Scatti di Gusto. E poi non dite che non siamo avanti…

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