Ribelle e Rascasse a Treviglio, ristorante che ama i vini naturali
Che il ristorante Ribelle e Rascasse – Vino Birra Cocktail Cucina a Treviglio (Bergamo) nasca dalle passioni dei titolari, Ruggero Del Zotti e Roberto Attilio Nisoli, lo si capisce già dal nome. Ognuno ha scelto un termine attinente alle passioni dell’altro.
“Ribelle” è il termine scelto da Nisoli per rappresentare l’amore di Ruggero per i vini naturali italiani. Si tratta di un termine che indica un vino emiliano, Ribelle appunto, “un’espressione molto convivale di Barbera”, che rispecchia la passione e la posizione enologica di Del Zotti. Ma anche la convivialità, che vuole essere il mood del locale
Roberto invece è un appassionato ed esperto di birre artigianali, ma anche di motori. E “Rascasse”, scelto da Ruggero per la sua metà dell’insegna, è il nome di una delle curve del circuito automobilistico di Montecarlo, e di un famoso locale posto sulla curva.
Amici prima ancora che soci, Ruggero e Roberto hanno dato vita al loro ristorante Ribelle e Rascasse a Treviglio nel 2020, il 10 luglio. Tempi difficili per la ristorazione, ma il locale ha resistito alle avversità.
Il progetto
Il ristorante Ribelle e Rascasse nasce all’interno di un palazzo di fine 800, dai muri spessi e irregolari, nel centro storico di Treviglio. Nasce come locale cosmopolita, eclettico e versatile, adatto per light lunch, aperitivi con cocktail e cicchetti originali, cene fine dining e dopocena. Offre una cucina contemporanea, legata alla stagionalità.
Affacciato su una bella corte interna, perfetta per la bella stagione, può accogliere all’interno 20/25 ospiti. Subito all’ingresso, un tavolo sociale da una decina di posti, e il bancone del bar, anch’esso predisposto per accogliere ospiti. Una proposta cosmopolita, che va oltre il semplice ristorante di fine dining, quella di Ribelle e Rascasse, che probabilmente mancava a Treviglio.
Ambiente curato e raffinato, giocato su arredi in legno e ferro, realizzati da artigiani locali, abbinati a colori rosa cipria e petrolio. Ceramiche e portaposate in gres sono del ceramista Manuel Parati, appositamente per valorizzare ogni singola portata.
Cosa si può trovare al ristorante Ribelle e Rascasse a Treviglio
Partendo dagli aperitivi, Ribelle e Rascasse propone un menu di alta qualità da “condividere e stuzzicare”. Cicchetti alla veneta, ostriche Gillardeau, formaggi italiani e francesi e salumi artigianali. Con oltre 300 vini naturali italiani, francesi e dal mondo, proposti anche al calice, e una vasta selezione di birre artigianali e acide.
In quanto alla cocktail list, è stagionale, con signature cocktail tematici, che seguono uno stesso mood, e IBA (International Bartender Association) – in bottigliera oltre 150 referenze.
A cena il menu proposta dallo chef Giacomo Ercoli (in cucina con un giovane sous chef) si articola attraverso un numero ridotto di portate, che cambiano spesso. Alcuni piatti restano sempre in carta, come l’Uovo pochè, omaggio dello chef alla sua collaborazione con Carlo Cracco.
La cena stampa
La cena stampa a cui ho partecipato, in una bella serata d’autunno ancora calda, al ristorante Ribelle e Rascasse, valeva il viaggio fino a Treviglio. Spesso la pigrizia, e la pletora di cose da vedere e da mangiare a Milano, mi impedisce di spingermi oltre le tangenziali. Sono contento di avere accettato l’invito, il trio Del Zotti – Nisoli – Ercoli lavora veramente bene.
Partiamo, come d’uso, dagli amuse bouche.
- Degustazione Gin Milano, prodotto dagli stessi Nicoli e Del Zotti
- Ostrica Gillardeau
- Tuorlo fritto con salsa al pecorino
- Pan brioche con paté di fegato al naturale e con granella di nocciole
Su questa tornata di amuse bouche, niente da dire – bene l’ostrica, ben fatto il tuorlo fritto, buono (anche se lo si mangia sempre più spesso). Anche il pan brioche con il paté mi è piaciuto molto – ma anche qui, le nocciole stanno diventando come la gramigna – infestanti.
- Polpo selvaggio piastrato con crema di ceci, cime di rapa saltate e chips di sesamo
- Vino: Gaston Chiquet, Rosé Brut 1er Cru
Mettiamola così: nocciole, tuorli, e anche il polpo, sono diventati una “moda” nei ristoranti fine dining, ma grazie al cielo, qui da Ribelle e Rascasse a Treviglio, l’esecuzione dei piatti me li hanno fatti piacere. Così, la cottura del polpo era giusta, l’insieme funzionava molto bene – magari avrei gradito una cucchiaiata di crema di ceci in più.
Risotto e piccione: molto bene
- Risotto (Riserva San Massimo) al topinambur con fonduta di Castelmagno d’alpeggio e salsa ai lamponi salati
- Vino: Il Pendio, La Beccaccia 2018
Risotto – buona la cottura, i sapori, tutto quanto – approvato in pieno. Mi si dice che i risotti sono – giustamente, direi – uno dei piatti forti del ristorante. Peccato che le porzioni delle cene stampa siano sempre ridotte…
- Piccione in doppia cottura, salsa alla royale, coscia alla milanese e purea di zucca
- Vino: San Lorenzo, Animoso 2017
Una volta il piccione era un piatto abbastanza raro – ora è un must del fine dining. Lo chef Giacomo Ercoli lo esegue perfettamente, complimenti.
I dolci di Ribelle e Rascasse a Treviglio
- Arachidi, banana e caramello (Waffle alla banana bruciata con cremoso alle arachidi salate e caramello mou)
- Vino: Camillo Donati, Malvasia Dolce 2020
Niente da dire – buono, sì, ma non speciale.
- Cioccolato, caffè e mascarpone (Torta al cioccolato, crema pasticcera al caffè, gel al caffè e gelato al mascarpone)
- Vino: Fonseca, Porto Terra Prima Organic Reserve
Questo dolce invece mi è piaciuto molto – bella idea il gelato al mascarpone.
Ben studiati anche gli abbinamenti con i vini, a partire dallo Champagne. Ma notevolissimo il cocktail a base del loro Gin Milano.
Il menu completo del ristorante Ribelle e Rascasse
Il menu è snello, e comprende quattro antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dolci, che cambiano spesso. Ci sono alcuni piatti che rimangono in carta, come l’Uovo pochè, la Battuta di manzo al coltello, lo Spaghettone alla bottarga, gli Gnocchi di patate al ragù di anatra.
Antipasti e primi piatti
- Vitello tonnato con salsa tonnata all’antica, sedano croccante, carote sottaceto, maionese ai capperi e jus (15 €)
- Battuta di scamone di manzo al coltello, fingo cardoncello brasato, crema di champignon e salsa Bernese (15 €)
- Polpo piastrato con crema di ceci, cime di rapa saltate e chips di sesamo (18 €)
- Uova in purgatorio: uova poché poi fritta, servite su salsa di datterini rosii e fonduta di Salva Cremasco DOP (13 €)
- Gnocchi di patate fatti in casa (con un tocco di mascarpone nell’impasto) al ragù di anatra in punta di coltello, con iul suo fondo montato al cioccolato fondente e zest di arancia (16 €)
- Spaghettoni alla bottarga con olio e aglio nero (16 €)
- Casoncelli della tradizione con pancetta, burro nocciola e Parmigiano Reggiano (15 €)
- Risotto con crema di topinambur, fonduta di Castelmagno d’alpeggio, salsa ai lamponi salati (16 €)
Pesce, carne, dolci
- Pescato del giorno, filetto di salmone alla piastra con consistenza di cavolo nero e chips di pinoli (24 €)
- La cotoletta: lombata disossata, panko e burro chiarificato, servita con purè di patate e scalogno fondente (21 €)
- Autunno in salsa padana: zucca mantovana brasata, Salva Cremasco alla piastra e riduzione di Marsala con castagne tritate (14 €)
- Tagliata di diaframma piastrata servita con cuore di indivia belga saltato, pesto di pomodorini secchi e jus (18 €)
- Cioccolato, caffè e mascarpone: torta di cioccolato, crema al caffè e gelato al mascarpone (8 €)
- New York cheesecake con composta di frutti di bosco e gelato ai frutti di bosco (8 €)
- Arachidi, catamello e banana: Waffle alla banan con cremoso salato alle arachidi, caramello mou e gelato alla banana (8 €)
- Coppa gelato della Gelateria Giavazzi: mascrpone, frutti di bosco e banana (6 €)
Coperto: 2 €
Quindi: un’ottima meta per una serata a Treviglio – il ristorante Ribelle e Rascasse vale il viaggio. Va segnalato che ci sono anche altri posti interessanti, dalla pasticceria di Mattia Premoli La Primula a Marelet, premiato dal Gambero Rosso fra i migliori Bar d’Italia.
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Sonia Caravia]