Roma. Cosa mangerete da Bell che apre con formula pizza, carbonara e tapas a 4 €
Ring my Bell. La campana è quella storica esposta in bella vista nel nuovo locale – Bell, appunto – che apre a Roma il 19 gennaio in via Chiana.
Le aperture capitoline si moltiplicano in questo avvio di anno. Dopo l’annuncio del nuovo tordomatto di Adriano Baldessarre a Prati, quella di Pigneto 1870 di Andrea Dolciotti (da Inopia) e l’apertura odierna del Cafè Roscioli, arriva in dirittura di arrivo questo locale multifunzione.
Nel variegato mondo della ristorazione romana, Bell punta su un orario pomeridiano-serale con apertura dalle 16 alle 24.
Un chiaro invito allo stuzzico, all’intermezzo del dopo pranzo che casomai non si è consumato per il lavoro che ha fatto allungare i tempi e per il mai troppo tentato aperitivo.
A propiziare lo sgranocchio ci sono le “campanelle” cioè delle tapas in salsa romana. Sono di carne, pesce, vegetariane o – in puro stile urbano di una volta – di quinto quarto.
Scelta non proprio “poppissima” con la tapas, ops, campanella con tartare di manzo, uovo di quaglia, pera e parmigiano (5 €), faraona e curry dolce, banana, cipolla e mela (6 €), polpo e pecorino, composta di cipolla (5 €), vellutata di porri e patate, pancotto e scamorza fonduta (4 €). Per il Quinto Quarto c’è l’animella croccante con creme fraiche e birra stout o i fegatini con zabaione al passito ed amaretto (5 €) oppure la testina di vitello (6 €).
18 campanelle che possono essere scelte anche con percorsi da 3 o da 5 e sconto incorporato. Sul menu ci saranno anche le indicazioni per i possibili abbinamenti con cocktail Classic (Pimms, Bloody Mary, Moscow Mule) a 9 € e Signature (Martini Aurora o Italian Mule, sempre per citare) a 10 €.
Sul versante sediamoci e ceniamo, il menu è raccolto intorno a 4 primi e altrettanti secondi.
Inevitabile la Carbonara con guanciale di Bassiano (si suppone lo stesso della pluripremiata carbonara spagnola di Alba Esteve Ruiz) che a 12 € si colloca in fascia premium e l’omaggio al total black con gli gnocchi di patate nere, ragù bianco di seppie e piselli (13 €).
Decisamente più esotico il cervo marinato al cacao (22 €) e la cheesecake sferica al Roquefort con gelato al miele (8 €).
Capitolo pizze. Qui il pizzaiolo Donato Bellorio ha a disposizione un forno a legna “stagionato” (è del 1995) per cui non dovrebbe richiedere rodaggio tant’è che già funziona l’asporto. Le pizze sono dichiarate “gourmet” (purtroppo) e non fanno sconti alla tradizione. C’è la Patanegra con gorgonzola, noci e miele di castagno (16 €) o la Chorizo e seppie con patate al rosmarino e fiordilatte, la focaccia ripiena di salmone “gravlax”, tatziki e insalata lollo viola (16 €). Financo la Margherita è 2.0 con bufala, emulsione di basilico e pomodori confit ed è proposta a un prezzo (12 €) che a Napoli ci sfamano una famiglia di 4 persone.
Ergo, le aspettative saranno altissime una volta preso posto.
Almeno pari alla scelta stilistica di un locale che si dichiara contemporaneo e cerca di non essere freddo pur nella selva di fonoassorbenti al soffitto.
Avete poco da attendere per assaggiare la cucina mediterranea con suggestioni internazionali dello chef Gabriele Cordaro.
Ci convincerà?
Bell. Via Chiana 80/86. Roma Tel. + 39 06 8551076