La strabiliante doppia gricia dell’Enoteca Achilli al Parlamento che svetta su tutte a Roma
È Natale e a Roma non si può vivere di soli panettoni (e classifiche). Per questo parliamo di gricia.
Ma di una gricia spettacolare, anzi, doppiamente spettacolare.
La prepara lo chef che ha conquistato la stella Michelin all’Enoteca Achilli al Parlamento, uno di quegli indirizzi giusti per acquistare una bottiglia di vino scegliendola tra le ennemila proposte che occhieggiano (anche a prezzi fantascientifici) dai fornitissimi scaffali.
Lo chef officia qui anche il rito del pranzo sia con il ristorante stellato che con un più agile bistrot ideale per il pranzo veloce.
Mi sono lasciato subito conquistare dall’idea di una gricia. Un’ottima pasta Verrigni al punto di cottura magistrale e una strepitosa interpretazione del piatto classico romano. Viglietti ci mette su del lievito e la tiene asciutta come si faceva ante la stagione delle cremine degli anni ’70 o giù di lì. Sapidità perfetta, crunch e grassezza al limite della distribuzione da microscopio e l’ingrediente segreto che ha chiesto di non rivelare nemmeno sotto tortura. Sono ligio alle promesse.
Una gricia tanto acclamata dal ristretto tavolo dei giornalisti, in pausa dal corso nella vicina sede dell’Associazione Stampa Romana da volerne il bis (la richiesta è partita da una donna, meglio specificare).
Accolta. Ragazzi se questa gricia non è la prima della città, è la primissima, c’è poco da dire.
Ma Massimo Viglietti, bel caratterino, ha deciso che non era il caso riproporsi e quindi via con il confronto.
Gricia vs Gricia.
È arrivata la sua idea di gricia innovativa che sarebbero dei raviolini cacio e pepe (e vai) con tartufo nero e consommé di guanciale preparato nella moka. Roba da sturbo.
Ci ha anche spiegato le prodezze che consente una moka a casa oltre a fare il caffè.
Tipo un consommé di pomodori.
Ma ero troppo preso dal brodo delicato eppur nervoso per registrare i consigli.
Sono, siamo rimasti con l’indecisione: meglio la tradizionale seppur personalizzata o l’innovativa spiazzante?
Bisogna ritornarci anche perché il menu intravisto ben dispone e anche un semplice benvenuto dà l’idea della mano dello chef.
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Sul versante prezzi, non avrete paragoni: una gricia a 13 € è un affare.
Più pesante il prezzo dell’innovativa (quella assaggiata era un assaggio) a 45 €.
Ma la combo tra le due è davvero invincibile. Provare per credere anche per dirci chi è sul podio delle mejo grice di Roma
Achilli Enoteca al Parlamento. Via dei Prefetti, 15. Roma. Tel. +39 06.6873446
[Immagini: iPhone Vincenzo Pagano]