Roma. Goki, nuovo ristorante fusion all-you-can-eat che stupisce
Un nuovo indirizzo da mettere in agenda: Goki Sushi Experience, ristorante sino-giapponese esperienziale. Goki dal nome dell’arbusto di cui si nutre la mitica Fenice, simbolo di rigenerazione e purezza.
Dopo un breve rodaggio, Goki ha inaugurato a via Piave 21 con la formula definitiva: cucina fusion, piatti cinesi e giapponesi, tra grandi classici e cucina creativa.
Il patron, Erik Lu, ha solo 25 anni ed è alla sua prima esperienza come ristoratore, ma viene da una famiglia che è nel settore da anni (con all’attivo diverse realtà su Roma, come Chopstick e Wild Ginger).
Ha voluto fare le cose in grande, iniziando subito con 118 coperti divisi tra varie sale di un locale molto bello, giocato sui toni rilassanti del tortora e nero. Ma soprattutto, illuminato da una maestosa riproduzione di un albero di ciliegio in fiore, una nuvola rosa che entra in tutti gli ambienti.
“In Giappone Sakura – la fioritura dei ciliegi – è un evento meraviglioso, che dura però solo pochi giorni” Mi spiega Erik. “Oltre all’albero, viene diffusa anche l’essenza dei fiori di ciliegio, un profumo delicato e soave. Ho voluto che i romani potessero provare l’esperienza di un giardino giapponese 365 giorni l’anno“.
Il menu fusion è davvero molto ricco, le sezioni cinese e giapponese si equivalgono in ampiezza.
D’altra parte ci sono ben 10 componenti nella brigata di cucina (che diventeranno 12 a breve), tra addetti alle piastre, al vapore, sushichef e capipartita, per garantire preparazioni espresse in tempi d’attesa umani (considerate comunque di attendere qualche minuto).
Preparazione dei piatti molto curata e abbinamenti insoliti, selezionati da Erik in persona, colpiscono vista e palato. Il Goki roll, tra i signature dish del locale è tra gli uramaki da non perdere.
Scopro così, inoltre, che le uova di quaglia con il tartufo (tecnicamente un fusion-nigiri, davvero molto buono) stanno magnificamente con le alghe wakame
E che al guacamole (fatto con l’aggiunta di una salsa home made supersegreta) il pistacchio dona una marcia in più. E tutto con un rapporto qualità prezzo davvero interessante.
Perché qui sta il bello: Goki lavora in formula all-you-can-eat, con un menu pranzo a 15,90 € un menu cena a 23 € e pure un menu business a 10 €. La scelta dei piatti non cambia rispetto alla carta, si può spaziare tra sushi, sashimi, uramaki, nigiri, spaghetti, ramen, fino a completa sazietà, con grande soddisfazione.
Compreso il nigiri di wagyu, fiammato sul momento dal personale di sala (compatibilmente con l’affollamento, però) e molto gustoso.
Anche il menu dei dolci non è da meno (ma non sono compresi nel prezzo fisso), con scelte piu tradizionali (cremosi, tiramisu e così via) e orientali: dorayaki, mochi (gelati) e anche un divertente dessert per bambini, a base di gelato di fragola all’interno di un pupazzetto smontabile.
Le bevande ovviamente sono a parte, e si scelgono tra birre artigianali (Baladin) e giapponesi, vari tipi di sake (da servire caldi e freddi), una discreta scelta di vini e bollicine.
Io ho optato per una bottiglia di Astoria, 100% glera, leggero, fiorito, senza impegno. Qualunque cosa ci sia scritto in etichetta, era quella che mi sembrava più in tema.
Goki Sushi Experience. Via Piave, 21. Roma. Tel +39 06 59875622