Roma. Da Settembrini arriva il nuovo chef: Massimo D’Alema con Luigi Nastri
Settembrini cambia pelle. Da ottobre, appena finisce la festa di Settembrini, iniziano i lavori per trasformare il Caffè che avrà la cucina dove ora c’è il ristorante. Aperitivo rinforzato e questa è già una novità che cambia il volto del Settembrini così come lo conosciamo (la porta la vedete disegnata alle spalle di Luca Boccoli che saluta gli chef della serata).
La parte più ghiotta sarà il nuovo ristorante che prende il posto della farmacia e dell’oreficeria per un Settembrini che occupa l’intero isolato sulla strada omonima senza soluzione di continuità.
Chi sarà lo chef? Circola voce di un possibile trasferimento di Enrico Panero da Eataly Firenze. Gli affezionati del Settembrini tifano in massa per Gigi Nastri che qualcuno vorrebbe già in dirittura di arrivo nel nuovo ristorante di Officine Farneto.
Nastri una capatina, però, da Settembrini la fa. Ritorna nella sua vecchia cucina sabato 3 ottobre come sous chef di Massimo D’Alema.
Sì, avete capito bene, il politico italiano che produce vino si metterà ai fornelli per la chiusura straordinaria della festa dopo la cena evento con Oscar Farinetti ai fornelli.
Sarà l’occasione per vedere Luigi Nastri per l’ultima volta al Settembrini Ristorante o si aprirà una nuova stagione?
Intanto diciamo che la festa di Settembrini è stata spumeggiante di ottima cucina con Lorenzo Cogo, Salvatore Tassa e ora Giorgio Scarselli che con i suoi chef ha portato la cucina del Bikini ora andato in letargo (ma ci saranno due aperture eccezionali nei prossimi fine settimana se il tempo lo permetterà) a Roma.
Intanto si assaggia l’alice ripiena di provola e basilico e polpetta di melanzana.
Non va in letargo solo il Bikini. C’è il fermo biologico del totanetto che arriva in tavola generosamente imbottito con patate e provola affumicata su crostino di pane. Accompagnato dall’ultima parmigiana di melanzane.
Un bagno di costiera sorrentina che prosegue con i mezzi occhi di lupo di Gragnano al pomodoro con sconcigli del golfo ed emulsione di alghe. Per chi non lo sapesse, gli sconcigli sono quei molluschi di mare che sicuramente avvicinandovi a una barca appena tornata da una giornata di pesca avrete visto: sono simili a lumache, con la parte bassa allungata e l’interno color arancio.
Fino a qualche anno fa questo mollusco era “l’ultima sponda” dei pescatori che li mettevano insieme alla pasta per un pranzo veloce, mentre oggi “in pescheria si trova anche a 4-6 € al chilo”, spiega Scarselli.
Sfidiamo il primo con un’altra portata: gnocchetti di patate al timo limonato con seppia intera marinata. La seppia è cotta lentamente e il nero è proprio quello del mollusco che è finito nel nostro piatto. La spolverata di zenzero accentua tutti i sapori e rende ancora più deciso il gusto degli gnocchetti.
Stagionalità a piene mani con il pesce che in questi giorni passa al largo delle famose palme del Bikini, quelle che segnalano l’arrivo e la fine della bella stagione, per capirci. Ricciola, spuma di patate, friarelli dell’orto e tarallo di Agerola.
Terminiamo con un fin troppo generoso dolce: polpa di mela annurca del Faito con spuma di rosmarino e sbriciolata di nocciole. Lo chef le conosce bene, le mele. Durante i mesi di chiusura del Bikini le coltiva accuratamente. Anche le nocciole provengono da un paesino nei pressi di Vico Equense.
Confesso anche un aperitivo con un altro Giorgio, Damini, stella Michelin con la sua (e del fratello) Damini e Affini. Dalla macelleria di Arzignano è arrivata carne di limousine in forma di ottimo hamburger con una senape magistrale.
Cosa chiedere di più a Luca Boccoli e Marco Ledda? Il nome dello chef del nuovo ristorante Settembrini, chiaro.
Settembrini. Via Luigi Settembrini, 21. Roma. Tel. +39063232617
[Immagini: Vincenzo Pagano, iPhone di Vincenzo Pagano, www.trentinowine.info]