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15 Aprile 2025 Aggiornato il 15 Aprile 2025 alle ore 17:28

Salvo risponde a Borrelli sui parcheggi abusivi: infanghi 50 Kalò

Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha attaccato in un video la pizzeria 50 Kalò e Ciro Salvo rei a suo dire di favorire parcheggi abusivi
Salvo risponde a Borrelli sui parcheggi abusivi: infanghi 50 Kalò

Tutto è iniziato con una video denuncia di Francesco Emilio Borrelli, deputato alla Camera per Alleanza Verdi e Sinistra, che ha attaccato Ciro Salvo per i parcheggi abusivi.

Davanti alla pizzeria 50 Kalò a piazza Sannazzaro a Napoli, oltre la fila per entrare nel locale, c’è la fila per parcheggiare. Il risultato sono le doppie e triple file di auto il cui parcheggio è “gestito” da parcheggiatori abusivi.

Borrelli, che è sempre molto attivo nella guerra ai parcheggiatori abusivi, ha girato un video accusando sostanzialmente Ciro Salvo di essere in combutta con i parcheggiatori abusivi. Ma potete vedere il video integrale a questo link.

Ciri Salvo e i parcheggi abusivi

Toni molto infervorati che hanno convinto Ciro Salvo a rispondere con un post su Facebook dai toni pacati. In cui spiega che la pizzeria 50 Kalò ha stipulato una convenzione con un garage poco distante. Ecco il testo.

Cosa ha scritto Ciro Salvo a proposito dei parcheggi abusivi

Rispetto profondamente il lavoro del deputato Francesco Emilio Borrelli e condivido la necessità di contrastare ogni forma di illegalità e degrado urbano.
Tuttavia, le sue dichiarazioni nei miei riguardi e della mia azienda sono profondamente offensive. Gettare fango gratuitamente su una realtà imprenditoriale che ogni giorno contribuisce all’immagine positiva di Napoli, è qualcosa che respingo con forza.

Per contrastare le irregolarità nella sosta da parte dei clienti, abbiamo stipulato, già da qualche anno, una convenzione con un parcheggio situato di fronte. Tutto è documentato da post presenti sui nostri profili social e da avvisi affissi all’ingresso del locale.

Pertanto, non accetto che mi vengano attribuiti comportamenti che non mi appartengono.

Mi dispiace sinceramente per quanto accaduto e credo che il confronto, anche su temi critici, possa e debba avvenire in modo costruttivo e rispettoso.
Non spetta a me combattere l’abusivismo, ma agli enti preposti. Io resto al mio posto, a lavorare, con passione e serietà.

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