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9 Febbraio 2013 Aggiornato il 2 Luglio 2014 alle ore 21:42

Save the food. Identità Golose a Milano e il design del cibo al Mart

Identità Golose 2013, tre giorni di cucina d'autore, a Milano. Si parte domani, domenica 10 febbraio e quest'anno la parola d'ordine è Rispetto: per la
Save the food. Identità Golose a Milano e il design del cibo al Mart

Identità Golose 2013, tre giorni di cucina d’autore, a Milano. Si parte domani, domenica 10 febbraio e quest’anno la parola d’ordine è Rispetto: per la natura, per le materie prime, per i clienti (che ricambieranno, è l’auspicio), per i soldi dei clienti. Incontri con grandi chef internazionali, le giornate dedicate alla pasta e, per le prima volta, alla sala, e poi dessert, ospiti speciali e cucina fiamminga tra le attrazioni della grande festa della cucina organizzata da Paolo Marchi.

 

Risate&Risotti-2013

Cibo e risate, un’accoppiata vincente, non credete? Intorno a questo connubio naturale ruota Risate&Risotti, una kermesse che mette insieme chef affermati e comici che non hanno bisogno di presentazioni.

14 gli appuntamenti in programma fino al 23 marzo per l’edizione 2013, ospitati in alcuni ristoranti e agriturismi di Orvieto e dintorni. Presenza fissa il riso, che sarà servito dall’antipasto al dolce e sarà accompagnato da… un altro riso, quello che strapperanno ai commensali alcuni artisti di cabaret. Questo il programma.

Lo spazio dei libri a “Risate&Risotti” è occupato da Gianfranco Vissani, che presenterà oggi, sabato 9 febbraio, il suo: “L’Altro Vissani” (edizioni Rai-Eri). Tre volumi (antipasti e primi, secondi, contorni e pane, dessert) con 600 ricette, immagini e origini dei cibi. Un tributo alla tradizione in cucina con un focus sugli  anni Cinquanta. Per ogni ricetta lo chef svelerà il suo segreto per la perfetta riuscita del piatto.

Per brindare a un incontro, quello speciale di San Valentino, Bollinger propone lo Champagne Bollinger Rosé 1846, uno champagne che combina l’eleganza e la struttura caratteristica della Special Anneée della Maison preferita da James Bond e dalla Corona inglese con sentori e colori più intimi e delicati, adatti alla serata romantica di San Valentino. Chiedetelo al ristorante (o compratelo nella bottiglia che si ispira agli antichi vetri del XIX secolo ritrovati nelle cantine della maison).

Capodanno-cinese

Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 febbraio iniziano i festeggiamenti del Capodanno cinese. Quest’anno lunare sarà sotto il segno zodiacale del serpente e i piatti a base di questo rettile, al quale si riconoscono proprietà salutari (accelerano il flusso sanguigno), campeggerà nei ristoranti cinesi (soprattutto in Cina, immaginiamo, trattandosi di cibo… estremo a queste latitudini). La zuppa di serpente, per esempio, è un piatto tradizionale di Hong Kong dove esistono ristoranti dedicati. Ma anche la pelle di cobra fritto, le uova di cobra cucinate con gli embrioni e l’hamburger di cobra sono prelibatezze tipiche di questa festività.

A Roma, questa sera, sabato 9 febbraio, il Capodanno cinese si festeggia in tantissimi locali e ristoranti cinesi della città. Anche al Green T con un cenone a base di alta cucina orientale. Menu top secret, ma se manca il sepente, consolatevi con l’anguilla con lumachine di mare alla shanghaiese.

Mentre la comunità cinese si appresta a festeggiare il Capodanno in Italia il Carnevale è ormai entrato nel clou. A Mirano (Venezia), fino al 17  febbraio, il Carnevale non è solo maschere, è anche un tour alla scoperta dei classici cicheti veneziani. Nei bacari convenzionati,  ai buongustai viene consegnato un coupon con una mappa per scoprire il lato gourmet dei dintorni di Venezia nei giorni del carnevale. I bacari di Mirano che aderiscono all’iniziativa sono: River pub (Via Mariutto, 10), Ostaria Nova (Via Cavin Di Sala,12), El Bacaro (Via Bastia Entro, 12), Bar Monet (Via Matteotti, 28/A), Jasi Ristomusic  (Via Della Vittoria, 59-61), Trattoria Ballarin  (Via Porara, 2).

Da oggi, sabato 9 febbraio, al Mart di Rovereto (Trento) va di scena Progetto Cibo, La forma del gusto. Si parte dall’assunto che il cibo è spesso anche il risultato di una progettualità a livello dell’immagine e che l’incontro tra forma e cibo è una realtà  sempre più impressa nel nostro tempo (e nell’industria alimentare). “Attorno a un alimento così basilare e onnipresente come il pane, o a pietanze molto connotate geograficamente come il sushi o lo strudel”, si legge nella presentazione della manifestazione, “si celano spesso disegni progettuali frutto di un accorto compromesso tra immagine, gusto e produzione”. Qualche esempio: la pasta ideata da Giorgetto Giugiaro, Mauro Olivieri e Christian Ragot. Ma anche la Penna edibile di Martì Guixé, il Golosimetro di cioccolato di Paolo Ulian e lo Sugar Spoon di Marije Vogelzang.

In mostra alcune delle creazioni più interessanti dei food architect come le gelatine di Bompas & Parr che riproducono la Cattedrale di St Paul a Londra, la “Bread Palette” (fetta biscottata a forma di tavolozza) di Ryohei Yoshiyuki o lo “Speculoos” di Delphine Huguet, biscotto che si adatta alla tazzina da caffè o oggetti di design realizzati con materiali alimentari come i gioielli di cioccolato di Barbara Uderzo, i servizi da tavola di pane di FormaFantasma o il “Decafè” di Raúl Laurí Pla, vincitore del Salone satellite 2012 a Milano. La “Cioccolator” di Alessandro Mendini, una calcolatrice a forma di tavoletta di cioccolato, o i “Popsicles” di Putput, spugne sagomate come ghiaccioli, sono invece singolari esempi di oggetti di design che alludono al cibo.

Fino al 22 maggio il programma della manifestazione prevede i “Mart cooking“, serate di show-cooking con Gualtiero Marchesi, Bruno Barbieri, Moreno Cedroni, Igles Corelli, Felice Lo Basso, Claudio Sadler, Davide Scabin, Luigi Taglienti e Roberto Valbuzzi.

I vini siciliani vanno in trasferta. Lunedì 11 febbraio alcune delle più importanti aziende vitivinicole siciliane verranno presentate al Continental Hotel di Oslo, al cospetto di operatori commerciali e giornalisti norvegesi. E’ la prima tappa di una serie di wine testing dedicati al mondo del vino e dell’olio siciliano, in tour nelle principali capitali scandinave. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia.

Cous-Cous-Island-Slow-Food

Slow Food è presente al Festival del Cinema di Berlino nella sezione parallela Culinary Cinema, dedicata a cinema e ambiente. Martedì 12 febbraio saranno proiettati due documentari, Couscous Island di Francesco Amato e Stefano Scarafia e Slow Food Story di Stefano Sardo. Il Presidente di Slow Food Carlo Petrini assisterà alla proiezione e sarà protagonista di un dibattito. Couscous Island racconta la storia delle donne che producono il cous-cous di miglio nell’isola di Fadiouth in Senegal, un piatto tradizionale che è diventato un Presidio Slow Food perché espressione di un ecosistema e di saperi tradizionali da salvare. Il progetto è stato adottato dalla Città di Torino come capofila del progetto europeo.

Relais-&-Chateaux-pranzi-sulle-cime

Dopo i Déjeuners sur l’herbe, raffinati pic-nic in Francia e Svizzera, seguiti, a novembre, dai Sapori d’autunno con cene davanti al caminetto, quest’inverno Relais & Châteaux propone  “Pranzi sulle cime“, da gustare dopo le fatiche sportive. Ecco le proposte, in Francia, Italia, Svizzera, Austria e negli Stati Uniti, degli chef Relais & Châteaux: menu di stagione all’interno di una yurta sull’altopiano selvaggio di La Tovière (Francia), un “afternoon tea” nelle Alpi di Kitzbühel (Austria) dopo una ciaspolata, un menu all’insegna della montagna e del territorio in un rifugio ad alta quota, seguito da una sosta al Pas de l’Ours (Svizzera) per un massaggio rilassante, un bicchiere di vin brulé tra le discese alla luce delle fiaccole prima della visita a un caseificio tradizionale per degustare una fonduta agli aromi, un pic-nic sulle vette della Whiteface Mountain (Usa) dopo un’escursione di 900 m di dislivello, un pranzo a 3.500 metri d’altezza nel cuore del Cervino dopo un volo in elicottero.

[Ritratto di Carlo Cracco: Grana/Flickr]

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