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21 Dicembre 2011 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 14:53

Segni bizzarri del cenone. Le renne di Babbo Natale a tavola

Baccalà in Portogallo, Christmas Porridge in Svezia, carpe a Praga. Tra i classici della gastronomia natalizia mondiale, le tradizioni bizzarre del Natale
Segni bizzarri del cenone. Le renne di Babbo Natale a tavola

Cosa diresti a chi mette in tavola le renne di Babbo Natale?

Le renne di Babbo Natale finiscono in salsiccia. Poi ci sono le più rassicuranti portate di baccalà in Portogallo e la mandorla nel Christmas Porridge in Svezia. E invece delle anguille appaiono le carpe nella Repubblica Ceca. Dopo i classici della gastronomia natalizia mondiale, qualche bizzarria a tavola per il cenone della Vigilia e per il pranzo di Natale.

La renna di Babbo Natale in tavola. Popolare in Norvegia e venduta ogni anno sotto forma di salsiccia delle feste al Clifton Sausage Restaurant a Bristol, in Inghilterra, la carne di renna ha il sapore di selvaggina e risulta inaspettatamente tenera e gustosa se non viene cotta troppo. Non manca mai sulle tavole norvegesi a Natale.

Robin Hood a caccia di cervi. Non c’è bisogno che vi travestiate da Robin Hood e andiate a caccia di cervi nei boschi per gustare i sapori del nord est dell’Europa. Per connotare la vostra cena di Natale con sapori nordici, potete cuocere carne di cervo alla scozzese: aggiungendo del whisky, bacche di ginepro e lasciando arrostire lentamente.

Grassi cinghiali polacchi. I boschi della Polonia sono stracolmi di cinghiali selvatici. Per ogni cinghiale si contano circa 100 kg di carne di ottima qualità. L’importante è imparare a non farne mai arrabbiare uno quando lo si incontra nel bosco. Un’ottima soluzione può essere quella di cucinarlo in padella per un paio di ore con pancetta, funghi freschi e panna. Così compare sulle tavole polacche il giorno di Natale.

La mandorla per favorire le nozze nel Christmas Porridge. Non è una vera e propria portata ma ormai è diventato un piatto tradizionale della sera della Vigilia di Natale, in Svezia e in alcune zone del Nord-America. Detto anche Julgröt, è fatto con riso, burro, cannella e zucchero. La tradizione vuole che si nasconda una mandorla intera nella pietanza e chiunque la trovi convoglierà a nozze entro la fine dell’anno nuovo.

Panini ai semi di papavero per Babbo Natale. Il 25 dicembre non troverete nessuna tavola ungherese priva di queste piccole delizie. Si tratta di piccoli panini dolci che si accompagnano splendidamente con ogni pietanza. La tradizione vuole che se ne lasci uno in parte al camino, accanto ad una mappa di Budapest, per aiutare Babbo Natale nella consegna dei regali.

Carpe (diem?) nelle case di Praga. Se venite invitati a trascorrere il Natale a casa di un amico a Praga, state sicuri che vi verrà servita della carpa. La carpa fresca è la pietanza festiva di tutta la Repubblica Ceca. Davanti ad ogni negozio di alimentari troneggiano vasche piene di questi pesci per tutto il mese di dicembre.

Baccalà e patate a Lisbona. Forse non sembra così invitante come un grosso e succulento tacchino ripieno, ma la prova sta nell’assaggiarlo. In Portogallo si dà il benvenuto al Natale con un pasto speciale a base di baccalà e patate lesse.

Coniglio stufato a Malta, anche per Natale. Il coniglio stufato è una specialità maltese. Alla carne, leggermente rosolata con aglio e aromi, viene poi aggiunto del vino rosso o una ricca passata di pomodoro. Non è esattamente un piatto della tradizione natalizia, ma se vi intriga il sapore deliziosamente rustico perchè non aggiungerlo alla vostra cena?.

Tacchini salvi e oche in pericolo in Germania. In Germania i tacchini vivono serenamente il periodo natalizio perché è l’oca arrosto il piatto tipico del giorno di Natale. E’ servita con carote caramellate all’arancia e patate novelle arrosto.

Cappone nella Svizzera francese. Per gli svizzeri francesi il Natale è un’occasione per dare sfoggio di vini raffinati e cioccolatini sublimi, coronati dalla presenza sulla tavola di un grosso e grasso cappone, il pollo costoso e castrato ma molto gustoso che appare anche sulle tavole italiane.

[Antonello D’Amato. Foto: valterbinaghi.wordpress.com, ruska.it, saison.ch, donnamoderna.com]


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