Roma. Piccola guida a Cucine di Strada che ha tutti i tratti di un successo
Sarò breve. La prima serata di Cucine di Strada, happening in salsa capitolina dedicato allo street food, è stato uno sconvolgente successo.
Sconvolgente per gli espositori che non avevano previsto simili armate pantagrueliche e hanno terminato le scorte ben prima dell’ipotetico orario di chiusura a ore 00:00.
E per i visitatori che hanno affollato lo spazio con interminabili file che hanno messo a dura prova la resistenza dei meno pazienti.
La lista, divisa per aree, l’ho fotografata e quindi avete anche la localizzazione.
Ho assaggiato la pizza della Gatta Mangiona dove c’era il fresco campione emergente Elio Santosuosso che entrerà in brigata stabile alla pizzeria di Monteverde.
Alle prese con un impasto special studiato per l’occasione, la farina rossa del Molino Caputo “tagliata” con integrale, è riuscito a soddisfare 350 avventori. Mentre Giancarlo Casa ha “bruciato” 800 supplì.
Buona la pizza con le alici in formato piatto da asporto.
Un bicchiere di birra lo abbiamo barattato con un po’ di lavoro “a nero” di Luca Iaccarino, giornalista e autore della collana “I 100 di” che uscirà a breve.
Vi ricordo:
- La Garbatella è una location bellissima. Godete delle strade e delle case popolari costruite all’inizio del ‘900.
- Prendete la metropolitana B e scendete a Garbatella. Meglio fare due passi per un chilometro che impiegare un’ora a parcheggiare.
- Se proprio andate in auto, tenete come punto di riferimento il palazzo della Regione Lazio sulla Cristoforo Colombo. C’è un parcheggio.
- Non vi avventurate per le strade della Garbatella alla ricerca di un posto auto. Le case sono abitate e le auto parcheggiate sono dei residenti.
- Se non volete fare la fila non avete altra soluzione: arrivare all’apertura.
- I prezzi sono popolari, da 3 a 5 € e le porzioni sono abbondanti. Tradotto, vi basterà fare una fila.
- Non avete bisogno di acquistare tessere. Ogni stand ha la sua cassa.
- Stand e food truck sono collocati in zone diverse. La localizzazione vi serve per evitare di mandare il vostro compagno di merende dall’altra parte del rione per fare due file contemporaneamente.
- Ci sono i bambini che hanno uno spazio dedicato (avvertimento per famiglie e per chi non li sopporta)
- Dimenticatevi un posto a sedere sulle panchine. Al massimo avete le scalinate delle chiese.
- Se siete arrivati in ora di cena avanzata, puntate subito una fila e nel dubbio chiedete quanti piatti hanno ancora a disposizione.
Lo so, sono raccomandazioni di una tale ovvietà, ma stasera mi ringrazierete.
Buon street food.
PS. Oggi c’è anche l’incontro con Stanislao Porzio che parlerà dello street food a Napoli con Morsi di Napoli (e foto di Luciano Furia).