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25 Agosto 2010 Aggiornato il 7 Luglio 2019 alle ore 23:12

Dialoghi d’estate/15 Cilento, Unesco e dieta mediterranea

Cari Alessandro e Nicola, questi sono giorni di gloria e di riconoscimenti per il Cilento. La dieta mediterranea, lo saprete, sta per diventare patrimonio
Dialoghi d’estate/15 Cilento, Unesco e dieta mediterranea

Cari Alessandro e Nicola,

questi sono giorni di gloria e di riconoscimenti per il Cilento. La dieta mediterranea, lo saprete, sta per diventare patrimonio mondiale dell’Unesco mettendo all’angolo la richiesta dei francesi che dal 2008 vanno predicando che la cucina d’Oltralpe è la più buona del mondo. Io, dalla mia terrazza di Cannicchio scorrendo le agenzie, me la sono immaginata così la sfida: Nicolas Sarkozy da una parte e Angelo Vassallo dall’altra.

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Ok, ok, vedo già la vostra espressione di dubbio. Non sapete chi è Sarkozy? No, non sapete chi è Angelo Vassallo, scommetto. E’ il sindaco di Pollica, il “capoluogo” di un territorio in cui ricade Acciaroli (il cui mare è primo nella classifica best di Lega Ambiente), Cannicchio in cui risiedo io (e vi pare poco) e Pioppi dove era di stanza un medico americano che nel gennaio 1961 conquistò la copertina di Time per gli studi sulla Dieta Mediterranea: Ancel Keys.

AncelKeys

Quando si parla di Dieta Mediterranea, si dovrebbe parlare del medico americano, nato a Colorado Springs nel 1904 e morto a Minneapolis nel 2004 a 100 anni che rappresentano la migliore testimonianza della sua teoria del benessere legato all’alimentazione. Ancel Keys acquistò una casa in una località di Pioppi che battezzerà Minnelea, in omaggio alla città di Minneapolis e alla vicina Elea, la Polis di Parmenide e Zenone (lo so, lo so Alessandro che tu stai volgendo la prua all’antica Patria da cui tutti noi che non siamo barbari discendiamo quanto a intelletto). Keys è stato 28 anni nel Cilento per studiare le abitudini alimentari della popolazione locale. Erano gli anni ’70 e il turismo di massa non appariva nel vocabolario di queste parti.

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Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore (per alcuni in predicato di diventare sindaco-leghista), ha sempre creduto alle potenzialità inespresse del territorio che governa ininterrottamente con successo da più di 10 anni (a parte una breve interruzione). Le evoluzioni del porto, il primo rilascio diretto del Comune di concessione demaniale sulla spiaggia (1998), la pedonalizzazione del centro storico in piena tendenza suv, i parcheggi a pagamento in epoca pionieristica, la raccolta differenziata molto prima che si parlasse di emergenza rifiuti in Campania, l’acqua duale, il cimitero panoramico con le tombe turistiche e webcam (anche se la mancata realizzazione di una vera cablatura del territorio è la pecca che maggiormente pesa su residenti, turisti e armatori – io sono proprio incavolato), la spiaggia per cani in una caletta appartata con tanto di navetta dedicata che nemmeno gli umani hanno a disposizione, sono alcune delle sue iniziative.

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Non poteva quindi non sfruttare il percorso di alimentazione iniziato nel 1970 al palazzo Vinciprova di Pioppi con il Secondo Congresso Internazionale di Cardiologia presieduto da Ancel Keys cui hanno fatto seguito seminari e incontri presieduti da Alberto Fidanza nel 1971, da Flaminio Fidanza (Fisiologia della nutrizione) nel 1972 e dal Primo Seminario Italiano di Epidemiologia e prevenzione Cardiovascolare del CNR nel 1987 con Keys, Stamler e Karvonen. Il palazzotto nobiliare di Pioppi accoglie il Museo del Mare e il Museo Vivente della Dieta Mediterranea. Sulla Dieta si era giocato inizialmente anche il restauro del Castello dei Principi Capano, acquistato dal Comune nel 1997, che è anche il simbolo di Pollica con la sua torre quadrata. Ma l’idea di una destinazione turistica ed enogastronomica sembra naufragata (e prove di eventi come quella di luglio con la partecipazione di Antonio Tubelli di Timpani&Tempura non depone a favore).

dieta-mediterranea-pioppi

Molto meglio la spinta propulsiva e il ruolo di guida assunto il 13 marzo 2010 con la firma in Marocco della Dichiarazione di Chefchaouen a sostegno della candidatura della Dieta Mediterranea da parte delle quattro comunità emblematiche: Cilento (Italia), Koron (Grecia), Sorìa (Spagna) e appunto Chefchaouen (Marocco). L’Italia era rappresentata dalla delegazione guidata dal Capo di Gabinetto del Ministro delle Politiche Agricole, Giuseppe Ambrosio, dal Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano Amilcare Troiano e appunto da Angelo Vassallo reduce dall’importante convegno del settembre precedente “Da Ancel Keys a Geremia Stamler – I piaceri e i benefici della moderna alimentazione mediterranea per prevenire malattie cardio-cerebrovascolari” celebrato a Pioppi.

Angelo Vassallo, raggiunto telefonicamente pochi minuti fa non sapeva ancora del rilancio del Telegraph (era in mare a pescare). “Questa è un’altra tappa del percorso che abbiamo iniziato anni fa e che abbiamo seguito con convinzione aiutati anche dalle istituzioni regionali e dal Ministero. La dieta mediterranea è uno dei biglietti da visita del nostro territorio. A settembre era già prevista una manifestazione sul tema della dieta mediterranea come già avviene da tempo e sarà l’occasione per ragionare e gioire anche dell’ammissione tecnica espressa dall’UNESCO. L’ingresso nella lista dei Beni Immateriali non potrà che essere una festa e l’occasione per ribadire l’importanza di uno stile di vita e di alimentazione come aveva indicato Ancel Keys proprio qui a Pioppi 40 anni fa”.

La raccomandazione positiva dell’UNESCO sarà ratificata dal Comitato Esecutivo della Convenzione sul Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità, che si riunirà dal 14 al 19 novembre prossimi a Nairobi, in Kenya e che ha risvegliato l’interesse del britannico Telegraph per il ruolo italiano “aggressively pushing”, di “spinta aggressiva”, attribuito si suppone anche al trionfante Ministro Galan (ministro dal 16 aprile 2010) e casomai dovrebbe essere appannaggio del leghista-ministro-governatore Luca Zaia (sia questa la simpatia scatenata per le idee legiste del sindaco cilentano?).

geoparchi Bon, Sarkozy potrebbe mangiarsi il cappello per dover assistere al sorpasso di quattro comunità emblematiche della Dieta Mediterranea del sud del mondo sulla sua cuisine. Ahiahi, la grandeur mortificata con la portavoce dell’Unesco a Parigi che ripete che nessuna decisione è stata presa sull’inserimento della Dieta Mediterranea nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. E che ammette che sarebbe il primo ingresso assoluto per una dieta nella lista Unesco. E ora chi glielo dice all’Eliseo che il 5 giugno scorso si è conclusa la visita degli ispettori della Rete Europea e Mondiale dei Geoparchi con il prof. Mohd Shafeea Leman dell’Università di Kebangsaan della Malaysia ed il dott. Elmar P. J. Heizmann dello Steinheim Meteorkrater Museum e Geopark Schwäbische Alb? Lo sapete perché sono venuti a Novi Velia accolti dal sindaco della cittadina Maria Ricchiuti, dal Presidente del Parco Amilcare Troiano e dal Presidente della Comunità del Parco Angelo Vassallo (sì, sempre il Sindaco di Pollica)? Perché il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano potrebbe essere il primo parco “misto” ad essere protetto dall’Unesco. Un Bene Misto, naturale e culturale. Grazie anche a Paestum e a Elea, la patria di Parmenide e Zenone.

Uno smacco anche per i poveri inglesi che devono ratificare dalle pagine del Telegraph l’iscrizione, due anni fa, dei pupi siciliani e delle canzoni pastorali sarde nel patrimonio immateriale. Speriamo solo che non accada che la Dieta Mediterranea finisca per trovare radici nella laguna veneta a seguito dei Celti che notoriamente lì facevano i bagni in epoca immemorabile. Per ora io me li faccio nel mare più pulito d’Italia e seguo una rigorosa dieta mediterranea.

Ciao

Vincenzo

[Fonte e immagini: Telegraph, Asca, Adnkronos, Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, www.uh.edu, Comune di Pollica]

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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