Roma. Saziate la vostra voglia di Ramen da Akira al Mercato Centrale
Il primo Ramen Bar Akira di Roma ha aperto a Ostiense. Quest’anno è arrivata l’apertura del secondo locale, in piazza Bologna, e ora al Mercato Centrale di Roma.
A febbraio 2018 sarà il turno del quarto Ramen Bar Akira, a Ponte Milvio.
Tutto nasce da un’idea di Akira Yoshida, un ex-calciatore, che ha voluto offrire all’Italia, il suo paese d’adozione, un punto di vista diverso sulla cultura gastronomica giapponese.
Seppur di origine cinese, il ramen è uno street food giapponese tra i più conosciuti nel mondo.
E’ un piatto unico, molto semplice e informale, a base di tagliatelle di frumento servite in brodo caldo di carne e/o pesce e insaporito con soia o miso, è arricchito con varie guarnizioni come chashu (carne di maiale), alghe nori, uova marinate in salsa di soia e cipollotto verde.
Il ramen di Akira segue la scuola dello “Iekei Ramen”, dove “Iekei” sta letteralmente per “tipologia casalinga”, nome che non lascia spazio a interpretazioni. Il piatto, infatti, tiene molto ad artigianalità e tradizione, grazie alla pasta rigorosamente fatta in casa, con l’aiuto di un’impastatrice giapponese che dona una giusta consistenza alla pasta, e una zuppa di carne e ossa di maiale cotta per ben 10 ore.
Nonostante fosse un piatto di tradizione giapponese, Akira utilizza per il 99% i prodotti e gli ingredienti italiani, tra cui la carne di maiale, gli ortaggi, la farina e le uova. Solo alcuni condimenti, come salsa di soia, alghe e miso arrivano dal Giappone.
Un minuto e venti secondi – tempo di cottura della pasta – poche mosse per guarnire, e il ramen è pronto per saziarvi. Vi sembra una porzione piccola? Provate e vi ricrederete, è una pietanza competa e sostanziosa, perfetta da mattina (specie se avete passato la notte brava) fino alla sera.
Per adesso al Mercato Centrale troverete tre tipi di ramen: Black Shoyu (dal sapore intenso), White Shio (dal sapore delicato) e Red Spicy (dal sapore speziato e piccante), tutti a 10 €. A breve verrà proposto un ramen vegetariano (e sono davvero curiosa di assaggiarlo!), onigiri cucinati sul momento con tanti ripieni diversi ed edamame (fagioli verdi con wasabi) per ingannare l’attesa.
Intanto, lo sapevate che mentre il galateo europeo prevede che, durante il pasto, ci si sta dritti, la pietanza sempre sul tavolo, ed è la forchetta o il cucchiaio ad avvicinarsi alla bocca, in Giappone funziona al contrario? La bocca si può avvicinare al piatto, o anche il contrario, il piatto alla bocca, per assaporare meglio il gusto e gli aromi della zuppa.
E poi, mica volete sporcarvi con il brodo che gocciola dalla pasta?
Anche Oliver Glowig è venuto a curiosare!
Dimenticavo: per sgrassare la bocca dopo il ramen, denso e saporito, le bollicine sono perfette (ma sono sempre di parte!)
Ramen Bar di Akira Yoshida, Mercato Centrale. Via Giolitti, 36. Roma