Guida Michelin. Il mitico Jiro Ono da tre stelle a zero in un colpo. E la pizza?
Una mazzata firmata Guida Michelin 2020. A Tokyo Jiro Ono chef di Sukiyabashi Jiro, tre stelle Michelin ha perso tutti e tre i suoi macaron che lo avevano fatto diventare un mito.
Da tre a zero è una decelerazione che aveva già provato Mitsuhiro Araki con il suo The Araki, famoso ristorante di sushi di Mayfair, a Londra, che è stato privato di tutte e tre le sue stelle Michelin in un sol colpo nell’edizione 2020 della Guida di Londra.
Il sushi, dunque, sembrerebbe non godere più della considerazione della Rossa se dal Vecchio Continente al Paese del Sol Levante tocca registrare una simile débâcle accompagnata anche dall’egual sorte capitata a Sushi Saito, altro tempio del sushi in Giappone.
Il ristorante di sushi di Jiro Ono era balzato agli onori della cronaca anche perché l’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva cenato con il primo ministro Shinzo Abe nel 2014.
Il ristorante deteneva le tre stelle già dal lancio della guida di Tokyo nel 2007.
Ma la perdita delle tre stelle si accompagna a un altro refrain tutto in zuppa italiana.
I fautori della prima stella a una pizzeria, che si muovevano proprio sull’esempio del ristorante di sushi, quindi tradizionale, di Jiro Ono, che di stelle ne aveva meritate ben tre pur trattandosi, come spiega lo stesso ristorante, di uno street food in una stazione della metropolitana
Un’argomentazione che ora viene a cadere rovinosamente.
Un posto però non propriamente popolare per prezzo (circa 360 € a persona) e per l’impossibilità di prenotare se non attraverso i concierge di qualche lussuoso hotel.
Il motivo, questo dell’impossibilità di prenotare, per cui nella nuova Guida Michelin 2020 di Tokyo il ristorante con solo 10 posti agognatissimi non è più nemmeno citato.
“Abbiamo appreso che Sukiyabashi Jiro non accetta più prenotazioni da parte del pubblico ‘comune’, e questo lo rende incompatibile con la nostra guida, che include ristoranti dove ognuno può recarsi a mangiare”
Alla stregua del collega che di posti ne ha ancora meno: 9. Motivazione uguale, anche se la terza stella era arrivata solo l’anno scorso con l’edizione del 2019.
Per i “miglioristi” della pizza stellata è un duro colpo da digerire. Peggio di un impasto gonfiato a miglioratori.
PS. A proposito, nella vostra pizzeria si può prenotare normalmente?