Luce a Roma, nuovo ristorante all’aperto del re del wedding Villa dei Cesari
C’è Luce in fondo al tunnel del fermo forzato del lockdown a Roma. Ripensare la ristorazione tenendo conto dei cambiamenti che – almeno nell’immediato – il settore dovrà gestire diventa un elemento importante per illuminare il futuro.
Anche i ‘big’ ripensano se stessi. Iolanda Ambrosini dell’Ambrosini Banqueting, tra i più rinomati e longevi servizi per cerimonie della Capitale, rivoluziona il gioiello di famiglia, la Villa dei Cesari.
La Villa dei Cesari risorge a nuova vita e probabilmente anche a un nuovo futuro come Luce, ristorante creativo, pizzeria e cocktail bar. L’apertura del nuovo ristorante è oggi, venerdì 3 luglio.
La collocazione geografica è da manuale. Luce è al crocevia di storia, spiritualità e turismo. Si trova sulla via Appia dei protomartiri cristiani e delle catacombe, a due passi dalla basilica del Quo Vadis.
Luce non è solo un nome, ma un augurio per un futuro più sereno, per sentieri spianati e chiari, un futuro in cui bisogna credere fin da ora.
Sentieri tra gli alberi, illuminati da mille lucine conducono dall’ingresso sulla via Ardeatina fino al grande giardino. Qui ci sono ben 200 coperti con igloo-gazebo e comode sedute, tappeti e tavolini da aperitivo, e tavoli con sedie per chi desidera cenare. Tutto nel rispetto delle misure anticontagio.
Cosa si mangia da Luce
Ben tre le declinazioni di Luce, in un ottica di grande flessibilità, per poter intercettare il pubblico dei romani, in attesa dei turisti.
Cocktail Bar, ristorante e pizzeria con forno a legna, per accontentare davvero tutti.
Dietro il bancone bar c’è Edoardo Mattarino. Dalle 19.00 scatta l’ora dell’aperitivo: drink classici, 6 diversi Gin Tonic e signature. Come Luce, cocktail fresco con base Vodka e liquore all’arancia, Blue Curaçao, pompelmo, limone, zucchero e soda.
I cocktail sono accompagnati da sushi, qualche frittino dall’ampia scelta in carta o una selezione di focacce.
In cucina c’è il romanissimo Mirko Pagani. Il resident chef di Luce, con una lunga gavetta alle spalle, ha pensato a un menu incardinato sulla tradizione resa moderna da pochi accorgimenti.
La carbonara ha il tuorlo marinato e la spuma di pecorino, per esempio. Ma oltre questo il guanciale è rigorosamente di Norcia, e il pecorino è proprio quello a scorza nera. O anche nella versione vegetariana (ora non stracciatevi le vesti), con verdure croccanti e polvere di cappero.
Cucina prevalentemente di terra, con qualche puntata sul litorale, che si esprime soprattutto nei primi piatti (confesso di essere molto incuriosita dalla Gricia di polpo e pistacchi).
Mentre dei 10 secondi in carta – tra piatti cotti sulla grande brace all’esterno e sui fuochi in cucina – c’è un solo piatto di mare. Solo soletto, il pur succulento tentacolo di polpo caramellato e brasato nei suoi stessi umori è forse un po’ poco.
Largo invece alla carne; danese, argentina e nostrana, con vari tagli esposti da cui è possibile scegliere quello preferito da cucinare espresso. C’è anche il galletto, cotto precedentemente a bassa temperatura e rigenerato proprio sul fuoco.
C’è anche la pizza cotta a legna
Divertente la carta delle pizze, che si divide in Tradizionali (Margherita, Napoli con Bufala, Amatriciana, etc), Focacce e Gourmet. Le pizze gourmet riprendono i piatti della tradizione. Come la versione con coda alla vaccinara, o alla carbonara (sempre con tuorlo marinato e spuma di pecorino). E c’è la ‘signature’ come la Cesari, con la burrata di Andria e il prosciutto Patanegra.
Dessert freschi e home made completano il menu, bagnato da vini di provenienza preferibilmente laziale e da birre artigianali del birrificio Fiorucci di Torrimpietra.
I prezzi
Anche il lato economico è decisamente versatile. Antipasti, fritti e bruschette (perfetti anche per accompagnare l’aperitivo) vanno da 2,50 euro ai 12 del piatto più complesso; primi tra i 11 e i 14 euro, secondi da 12 a 20 euro; le pizze mediamente tra i 7 e i 12 euro, che possono arrivare a 15 se si opta per la versione gourmet.
Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 19 a mezzanotte (per la cena). E fino alle 2 di notte per chi invece volesse trattenersi per un cocktail o due sotto le stelle, e godersi il fresco della serate estive romane morbidamente adagiati sui tappeti nel grande giardino della villa.
Luce dispone anche di un parcheggio per i propri clienti, accessibile da Via Ardeatina 164.
Luce – Dinner & Cocktail Bar. Via delle Sette Chiese, 293. Roma. Tel. +393388983667