Birra per cani sold out: cosa dice di noi il successo di queste bevande
Busch Dog Brew, la birra per cani fatta con il brodo delle ossa di maiale, ha fatto registrare il pieno di ordini. I dati fatali parlano chiaro, magari siamo dei pirla, magari no, ma è così.
E la lista d’attesa (ebbene sì, la birra per cani ha una lista d’attesa) si sta allungando a dismisura. Chiunque avrà la pazienza di aspettare il riassortimento verrà avvisato al momento giusto.
Se questo non vi basta per convenire con noi che la razza umana meriterebbe l’estinzione, oltre al fatto che esistono già biscotti e gelati per cani, allora possiamo spiegarvi quale filosofia commerciale si nasconde dietro l’idea di questa birra particolare.
È o non è una birra ghiacciata l’espressione di una profonda amicizia? Sono o non sono i cani i migliori amici dell’uomo? Allora cosa c’è di sbagliato, o di stravagante, nel condividere una bella bevuta con il più fidato dei quattro zampe?
Detto, fatto. Il 26 agosto scorso la combinazione formata da migliore amico dell’uomo e migliore bevanda da condividere ha preso la forma della Busch Dog Brew, birra (analcolica) per cani. Sono passati pochi giorni ma il sito del produttore ha già comunicato il sold out. Stop. Birra finita. Se volete concedervi una pinta con l’amico di mille avventure dovete mettervi in fila. Vi avviseranno quando tornerà disponibile.
Ma com’è fatta questa Busch Dog Brew? Essendo luppolo e alcol ingredienti tossici per i cani, è logico che la ricetta non li contenga. Allora sotto con spezie, erbe aromatiche, verdure, acqua. Soprattutto con il brodo di ossa di maiale, ovvero l’ingrediente principale.
Veniamo alle dolenti note, il prezzo. Già, perché, nonostante le scorte siano andate subito esaurite, non è che la Dog Brew costi poco. Commercializzata per ora soltanto negli Stati Uniti in confezione da quattro lattine, costa 9,99 dollari, all’incirca 8,50 euro.
E se pensate che questa sia la prima birra per cani mai messa in commercio, beh, siete fuori strada. Il business del settore è fiorente. Noi stessi, qui su Scatti di Gusto, abbiamo iniziato a parlarne nel 2018. Da quella data i produttori di birra artigianale che hanno integrato la produzione di birra per gli umani con quella per i quattro zampe si sono moltiplicati.
Segno, pensiamo noi, che l’umanità merita davvero di estinguersi. Ma forse ci sbagliamo.