50 Top Pizza 2021: chi sale e chi scende nella classifica
Un casertano, un napoletano-puteolano e un romano: detta così potrebbe sembrare l’avvio di una barzelletta ma è il podio della 50 Top Pizza 2021.
La classifica a questo giro appare abbastanza stravolta. Segno che l’algoritmo pizzesco ha incluso nuovi parametri e dato anche lustro a notorietà e consenso. I due carburanti necessari in era social per aumentare condivisioni, repost e stuzzicare articoli con sperato clickbait (come questo).
Con l’uscita della classifica completa mondiale della 50 Top Pizza 2021 si supera l’equivoco della migliore pizzeria in un qualsiasi Paese del mondo. Che ovviamente ha generato interesse a tutte le latitudini. Se la migliore pizza non è napoletana, ma inglese, americana, francese, asiatica è ben più notiziabile. E non solo nei Paesi extra-Napoli.
La città culla immaginifica della pizza tradizionale deve accontentarsi della 6a posizione conquistata da Ciro Salvo con 50 Kalò (era 4°). Alle sue spalle, Enzo Coccia, il pioniere della pizza napoletana realizzata con ingredienti di eccellenza al 9° posto. I Fratelli Salvo sono in 7a posizione e anche se indicati nella classifica ufficiale come Napoli sono in realtà a San Giorgio a Cremano. A termini di regolamento – almeno così spiegava una nota – in caso di due pizzerie ma non più di 5 che si diventa catena, quella giudicata è la sede originaria. Dunque San Giorgio a Cremano e non Riviera di Chiaia (forse).
Le catene artigianali
La faccenda delle catene artigianali ha generato il caso di nomi come Sorbillo e Michele che fanno classifica a parte. Le troverete in una sezione che quest’anno vede Michele in testa con i Michele in the World. Il franchising made in Forcella probabilmente genererà una nuova sottosezione considerato che la famiglia Condurro si appresta ad aprire a Salerno una sede distaccata, diretta, quindi tecnicamente non un franchisee. Almeno a stare alle dichiarazioni.
Dunque dicevamo un casertano, Francesco Martucci con i Masanielli. Un napoletano, Diego Vitagliano con la 10 del quartiere periferico di Bagnoli (che la Pozzuoli è sede secondaria). Un romano, Pier Daniele Seu con Seu Illuminati.
A salire in cattedra è quindi non solo la pizza diversamente napoletana, ma soprattutto la contemporanea. Figlia di quella pizza canotto un po’ vituperata per gli eccessi selfistici che l’hanno spesso fatta diventare un bottone con la gotta.
Definizione registrata da Carlo Sammarco che ne ha decretato l’agonia in comunicazione ma che ha conquistato il 14° posto dal 23° che occupava nell’edizione dello scorso anno. Nulla al confronto del balzo di Diego Vitagliano cui è stato tolto uno zero: da 20 a 2.
Arretra e arranca il pizzaiolo che ha sdoganato il concetto di pizzeria fuori dalle abituali rotte: Franco Pepe. I suoi numerosi supporter potranno consolarsi con il 5° posto che vale appunto una Top Five.
Una posizione peggiore per il vate della pizza nordica, Simone Padoan, dal 3° al 4° posto che completa il quintetto base di testa, quasi tutto extra Napoli.
Napoli sotto tono
La conferma che Napoli non detta più la tendenza ma si è arroccata sulle posizioni del passato viene dalle altre posizioni. La tradizione di Starita è al 66° posto, quella di Bachetti si ferma al 52°. Non sfonda nemmeno il contemporaneo dei più giovani e osannati. Raffaele Bonetta, che pareva predestinato a un futuro di professore degli impasti, scende dalla posizione 29 alla 55 (- 26). Ciro Oliva con la sua Concettina ai Tre Santi sembra la supercar usata nel salone. Tutti la cercano sul marketplace ma nessuno la vuole. Dal 50° scivola al 57°. Poche posizioni che lo derubricano da “Pizzerie Top” a “Grandi Pizzerie”(dal 51° al 100°).
Il premio per la performance negativa dell’area partenopea va a Peppe Pignalosa (insieme a Raffaele Bonetta) che supera al contrario il record di Vitagliano. La sua Le Parùle di Ercolano (caposede rispetto alla Pignalosa di Salerno) scende dal 36° al 58° posto. 22 posizioni in meno nonostante le pizzerie macinino numeri elevati. Ma l’ingrediente del “cassetto pieno” ovviamente non conta.
Per lui anche la beffa del premio Pizza dell’Anno che è la Capricciosa di Qvinto, parco giochi della pizza e di eventi a tema food. La pizzeria guidata da Ivano Veccia occupa la posizione 16. La quasi dimenticata pizza Capricciosa rilanciata proprio da Pignalosa conquista dunque un posto d’onore.
Mantengono le posizioni Dry a Milano e Le Grotticelle a Caggiano (SA), ormai due ex novità per il popolo degli appassionati.
Roma nella 50 Top Pizza 2021
Il fronte romano vede l’avanzata, oltre che di Seu al 3° posto (era 7° l’anno scorso) e la sostanziale tenuta dei Quintili (- 1 al 18° posto), di Angelo Pezzella che per un soffio manca la Top 50 Pizza 2021. Si ferma al posto 53 dal 66.
Sprofonda di botto, invece, Giancarlo Casa con la sua Gatta Mangiona da sempre punto di riferimento della Capitale. Il ruolino di marcia lo fa passare dalla posizione 12 (dopo essere stato nelle edizioni precedenti tra i primi 10) al posto 51. Anche lui fuori dalla 50 Top Pizza. Ci sarà un ripescaggio in altra futura categoria memori della stessa posizione assegnata a Gabriele Bonci? Poi vincitore delle pizze da asporto? Chissà. 39 posizioni in meno gli fanno conquistare la palma dell’esordiente negativo.
Le new entry
Mette la testa nella 50 Top Pizza 2021 anche Pietro Fontana (43°). Lo “Spontini del Vesuvio” ha saputo diversificare la sua pizza incrociando cotture diverse con successo di pubblico. E ha ricevuto anche l’endorsement del numero 1 Francesco Martucci.
Curiosità “politica”, a proposito di fazioni, anche la giravolta di Diego Vitagliano. Da estimatore di Franco Pepe è ritornato buon amico proprio di Francesco Martucci con tanto di post pubblico. Non c’azzecca niente, ovviamente, con la classifica, ma fu proprio l’episodio della scaramuccia tra Martucci e Vitagliano a dare la stura alla saga della Guerra della Pizza. Che per rimanere in tema di affettuosità giornalistiche ha vinto anche il Premio Satira 50 Top Pizza 2019.
Che poi serve anche parlare di Martucci per la famosa notiziabilità e quindi va segnalato l’altro Martucci (Sasà) che conquista l’11° posto della 50 Top Pizza 2021 (dal 33°). 22 posizioni migliorate e il premio per la migliore sala.
Ovviamente le classifiche vanno accettate soprattutto dai pizzaioli festosi quando sono su e corrucciati quando vanno giù. Gli stessi che si dimenano per salire di posizioni in un profluvio di nuove invenzioni, forniture eccellenti, colpi di genio e strategie di comunicazione.
Poi se ne discute per cercare la notizia che per questa 50 Top Pizza 2021 è una sola: la conferma di Francesco Martucci al numero 1 (visto quante volte si può scrivere Martucci in un articolo?).
E ora l’elenco completo.
La classifica di 50 Top Pizza: i primi 10
- I Masanielli – Francesco Martucci – Caserta, Campania
- 10 Diego Vitagliano Pizzeria – Napoli, Campania
- Seu Pizza Illuminati – Roma, Lazio
- I Tigli – San Bonifacio (VR), Veneto
- Pepe in Grani – Caiazzo (CE), Campania
- 50 Kalò – Napoli, Campania
- Francesco & Salvatore Salvo – Napoli, Campania
- Dry Milano – Milano, Lombardia
- La Notizia 94 – Napoli, Campania
- Le Grotticelle – Caggiano (SA), Campania
Le altre pizzerie Top
- I Masanielli – Sasà Martucci – Caserta, Campania
- 180g Pizzeria Romana – Roma, Lazio
- Crosta – Milano, Lombardia
- Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 – Frattamaggiore (NA), Campania
- Pupillo Pura Pizza – Frosinone, Lazio
- Qvinto – Roma, Lazio
- La Cascina dei Sapori – Rezzato (BS), Lombardia
- ‘O Scugnizzo – Arezzo, Toscana
- IQuintili – Roma, Lazio
- Apogeo – Pietrasanta (LU), Toscana
- 400 Gradi – Lecce, Puglia
- Patrick Ricci – Terra, Grani, Esplorazioni – San Mauro Torinese (TO), Piemonte
- Pizzeria Da Ezio – Alano di Piave (BL) , Veneto
- Pizzeria Panetteria Bosco – Tempio Pausania (SS), Sardegna
- Le Follie di Romualdo – Firenze, Toscana
- Fandango – Potenza, Basilicata
- Grigoris – Mestre (VE), Veneto
- Giangi Pizza e Ricerca – Arielli (CH), Abruzzo
- Pizzeria Da Lioniello – Succivo (CE), Campania
- Enosteria Lipen – Triuggio (MB), Lombardia
- Officine del Cibo – Sarzana (SP), Liguria
- Antica Friggitoria Masardona Roma – Roma, Lazio
- Sirani – Bagnolo Mella (BS), Lombardia
- L’Orso – Messina, Sicilia
- Sbanco – Roma, Lazio
- Frumento – Acireale (CT), Sicilia
- Framento – Cagliari, Sardegna
- Gusto Divino – Saluzzo (CN), Piemonte
- Giotto Pizzeria – Bistrot – Firenze, Toscana
- Giovanni Santarpia – Firenze, Toscana
- Impastatori Pompetti – Roseto degli Abruzzi (TE), Abruzzo
- Pizzeria Mamma Rosa – Ortezzano (FM), Marche
- I Fontana – Somma Vesuviana (NA), Campania
- BOB Alchimia a spicchi – Montepaone Lido (CZ), Calabria
- Pizzeria Gigi Pipa – Este (PD), Veneto
- I Borboni Pizzeria – Pontecagnano Faiano (SA), Campania
- Sant’Isidoro – Pizza & Bolle – Roma, Lazio
- La Contrada – Aversa (CE), Campania
- La Braciera – Palermo, Sicilia
- 50 Piccola Piedigrotta – Reggio Emilia, Emilia-Romagna
La classifica delle Grandi Pizzerie (51 – 70)
- La Gatta Mangiona – Roma, Lazio
- Da Attilio – Napoli, Campania
- Angelo Pezzella – Pizzeria con Cucina – Roma, Lazio
- L’Osteria di Birra del Borgo – Roma, Lazio
- Ristorante Pizzeria Ciarly – Napoli, Campania
- La Piedigrotta – Varese, Lombardia
- Concettina ai Tre Santi – Napoli, Campania
- Pizzeria Le Parùle – Ercolano (NA), Campania
- La Sorgente Pizzeria – Guardiagrele (CH), Abruzzo
- Umberto – Napoli, Campania
- In Fucina – Roma, Lazio
- Battil’oro – Querceta (LU), Toscana
- Guglielmo Vuolo Verona – Verona, Veneto
- Mater – Fiano Romano (RM), Lazio
- Osteria Pizzeria Per Bacco – La Morra (CN), Piemonte
- Starita a Materdei – Napoli, Campania
- Cocciuto – Milano, Lombardia
- Pizzeria Luigi Cippitelli – San Giuseppe Vesuviano (NA), Campania
- La Pergola – Radicondoli (SI), Toscana
- Pizzeria 450° Pizza e Fritti di Gianfranco Iervolino – Pomigliano d’Arco (NA), Campania
Da 71 a 100 della 50 Top Pizza 2021
- Montegrigna – Tric Trac – Legnano (MI), Lombardia
- Meunier Champagne & Pizza – Corciano (PG), Umbria
- Pizzeria Elite Rossi – Alvignano (CE), Campania
- Maiori – Cagliari, Sardegna
- Pizzeria La Bufala – Maranello (MO), Emilia-Romagna
- Sa Scolla – Cagliari, Sardegna
- Hofstätter Garten – Termeno sulla Strada del Vino (BZ), Trentino-Alto Adige
- Casa Vitiello – Tuoro (CE), Campania
- Capuano’s Pizzeria 7.0 – Milano, Lombardia
- Il Vecchio e il Mare – Firenze, Toscana
- Carmine Donzetti – Pizza & Fritti – Casandrino (NA), Campania
- Pizzeria Chicco – Colle di Val d’Elsa (SI), Toscana
- Ristorante Canneto Beach 2 – Margherita di Savoia (BT), Puglia
- Disapore Pizzeria Gourmet – Cecina (LI), Toscana
- Pizzeria La Scaletta – Ascoli Piceno, Marche
- Vincenzo Capuano – Napoli, Campania
- La Locanda dei Feudi – Pezzano (SA), Campania
- Uagliò – Torino, Piemonte
- Libery Pizza & Artigianal Beer – Torino, Piemonte
- Lievito 72 – Trani (BT), Puglia
- Foorn – Mariglianella (NA), Campania
- Da Mimmo – Bergamo, Lombardia
- Il Vecchio Gazebo – Molfetta (BA), Puglia
- Bioesserì Milano Brera – Milano, Lombardia
- La Bolla – Caserta, Campania
- Carmnella – Napoli, Campania
- Piano B – Siracusa, Sicilia
- Vola Bontà per Tutti – Castino (CN), Piemonte
- Marghe – Milano, Lombardia
- Mama – Lendinara (RO), Veneto
[Immagine di copertina: wearefactory, agenzia di Francesco Martucci]