Lisola a Ischia, menu degustazione a 60 e 120 € tra pizza e piatti
Come annunciato, Nino Di Costanzo e Ivano Veccia aprono a Ischia Forio il nuovo locale Lisola che è ristorante, pizzeria e braceria. Con lo chef del ristorante due stelle Michelin Danì Maison e il pizzaiolo di Allerio a Roma, c’è Federico De Majo.
Gli appassionati di gastronomia e di ristoranti conoscono Federico De Majo, veneziano, perché ideatore di Zafferano che produce bicchieri per le tavole e corpi illuminanti. Sulle tavole di mezzo mondo hanno bevuto da pezzi ormai iconici come Bilia, Perle, Twiddle. Sempre di Federico De Majo, che è designer nato tra i vetri di Murano dell’azienda di famiglia, è anche Poldina. Cioè la lampada da tavolo ricaricabile imitatissima. Altro oggetto iconico che è compagna di molte cene.
Menu e prezzi dei menu degustazione base del ristorante Lisola a Ischia
Giro de Lisola (60 €)
Battuta di gambero rosso * agli agrumi
Pan Brioche burro e alicI
Parmigiana di melanzane
Spicchio pizza Margherita in pala
Ravioli di coniglio all’Ischitana
Galletto alla diavola con caponatina olive e capperi e chips di patate con pecorino e paprika affumicata
Carpaccio di ananas arrosto
Giro de Lisola Privé (120 €)
Crudi di Mare – Pesci, crostacei e ostriche
Parmigiana di melanzane
Pizza Lasagna Povera
Padellino catalana d’astice
Ravioli di coniglio all’Ischitana
Gnocchi di patate allo Scarpariello
Galletto alla diavola con caponatina olive e capperi e chips di patate con pecorino e paprika affumicata
Carpaccio di ananas arrosto
Un progetto che sa di luce e vetro
Logico quindi che il lavoro di sistemazione e di arredamento degli ampi spazi (700 metri quadri, 150 posti a sedere) de Lisola a Ischia abbiano una direzione ben precisa rivelata già dalle prime foto diffuse per il lancio dell’apertura (giovedì 11 luglio). La struttura in tufo è del 1927 ed è messa benissimo davanti al mare. Qui c’era, come detto, La Pietra Slow.
Il progetto esalta la componente mare con la grande terrazza e l’albero di olivo al centro. 5 privé delimitati da piante configurano l’assetto estivo. Lisola, però, è un locale 4 stagioni dotato di un’unica sala interna che sarà utilizzata soprattutto nei mesi invernali. La veranda dialoga con il mare ed è dotata di un bar.
Il layout ha organizzato anche un bancone della salumeria, la cucina, la pizzeria, la griglia e lo spiedo. E una cantina interrata nel tufo. A proteggere i commensali all’aperto provvede un pergolato sorrentino artigianale.
Nel disegno di un locale conta l’organizzazione dei flussi, la decorazione e soprattutto l’illuminazione. Quest’ultimo è un ingrediente che troppe volte manca nelle fasi progettuali (oltre alla riduzione dei rumori). Qui Federico De Majo ha messo in campo tutta la sua esperienza e i risultati si vedono dalle foto.
La luce come elemento di architettura e design
“Federico de Majo è legatissimo a Ischia: un visionario dell’illuminazione che rappresenta l’eleganza e l’innovazione dei maestri vetrai di Murano”, precisa Nino Di Costanzo. “Un’atmosfera di semplicità e di calore, ottenuta anche grazie a un’illuminazione soft, diffusa e non invasiva, ad eccezione delle zone che riguardano la pizzeria, la griglia e la cucina” spiega De Majo.
Il mix tra corpi illuminanti della tradizione e quelli contemporanei de Lisola a Ischia attira lo sguardo. Il soffitto della veranda ospita i cesti artigianali dell’isola che diventano paralumi. Le lampade a sospensione installate in pizzeria e di fronte alla brace sono un omaggio al bicchiere Bilia. Sui tavoli c’è la Poldina.
I materiali scelti per la realizzazione sono quelli tradizionali prodotti dagli artigiani del posto. Legno, pietra e ferro sono presenti anche sul terrazzo e nel parcheggio.
L’arredo segue uno stile contemporaneo, con sedie cordonate e una predominanza dei colori di terra. I tavoli sono di Predali mentre il bancone del bar cede alla moda jungle con discrezione: è rivestito da piastrelle color acqua con foglie di banana.
A tavola, gli oggetti Zafferano con i Calici della collezione Esperienze. Al bancone del bar, le bottiglie in ceramica della collezione Lido. Per i cocktail, i bicchieri della collezione Tumblers & Bar e gli Highball Margherita. Non mancano i tavolini Liolà per il servizio del vino. Nuovi sembrano, invece, i bicchieri per l’acqua e i piatti in ceramica.
Cosa si mangia al locale Lisola a Forio d’Ischia
La formula scelta dal trio è quella della condivisione per incrociare stili e piatti diversi: cucina, pizza e brace. Uno schema in grado di soddisfare molti palati ed evitare sbarramenti tra tipologie. Non c’è insomma lo spazio pizzeria o quello solo brace. Per la cucina e la pizza sono previsti comunque menu degustazione che ovviamente alzano l’asticella.
In cucina Nino Di Costanzo propone un suo storico cavallo di battaglia: i celebrati spaghettoni ai cinque pomodori. In carta la cacio e pepe con i gamberi rossi, le linguine all’astice, proposti accanto alla paella napoletana, al pesce e alla carne alla brace e al Pan Bauletto fatto in casa con burro e alici.
Un menu de Lisola è dedicato proprio a Ischia con il raviolo di coniglio e il coniglio all’ischitana.
Sul fronte pizzeria, la dotazione tecnologica è robusta: tre forni, di cui due elettrici e uno a legna. Ivano Veccia porta le esperienze romane e internazionali della pizzeria Qvinto e Allegrìo con la sua “Lasagna povera” e la Pizzaiuolo (la Provola e Pepe), oltre alla fritta e alla pala romana.
Per i dolci ci sono dessert a base di frutta lavorata ma, per il futuro, Nino Di Costanzo realizzerà dolci della tradizione proposti in chiave moderna.
La carta dei vini include quasi 300 etichette, in particolare campane e ischitane, offrendo un viaggio in giro per l’Italia e la Francia. I tre soci de Lisola a Ischia hanno stretto una partnership con Cantine Ferrari.
Lisola Restaurant. Via Giovanni Mazzella, 112. Forio d’Ischia (NA). Tel. +3908118182524. Instagram.
[Foto: Pietro La Macchia per Megapix]