Bolgheri. Gli Amici del Paleo Rosso hanno festeggiato 20 anni di successi
A Le Macchiole sono talmente innamorati del proprio vino, Paleo Rosso (Cabernet Franc in purezza), che per festeggiare i suoi primi 20 anni di produzione, hanno deciso l’anno scorso di fondare un club esclusivo riservato agli aficionados, “Amici del Paleo”. E per celebrare il vino del cuore e i membri del club, hanno pensato bene di organizzare una serata speciale, una cena-degustazione di fine estate, in mezzo ai vigneti.
Ma di chi stiamo parlando? Le Macchiole è una delle prime aziende vinicole di Bolgheri, nata nel 1983, quando la zona dei Super Tuscan era famosa solo per il mare e la produzione di pesche.
Poi si è scoperto che proprio questa parte della Toscana fa esprimere al meglio non i vitigni autoctoni, ma quelli internazionali (il cosiddetto “stile Bolgheri” è rappresentato proprio da blend di essi).
L’idea di Cinzia Merli e di suo marito Eugenio (che ora non c’è più), titolari dell’azienda, è stata di raccontare il territorio attraverso Syrah, la grande passione di Eugenio, Merlot e, soprattutto, Cabernet Franc che, secondo Cinzia, “a Bolgheri è veramente eccezionale, non avendo più note troppo vegetali, ma quelle di frutta matura e i tannini vellutati”.
Eppure Paleo Rosso è nato come blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese nel 1989: il Cabernet Franc è stato aggiunto nel 1993, ma solo dopo alcuni anni l’azienda ha scelto di trasformare il Paleo Rosso in Cabernet Franc in purezza, vino, che in seguito è diventato il vero simbolo di Le Macchiole.
Oggi l’azienda produce 150.000 bottiglie, sudduvise tra 5 vini: Paleo Bianco (Sauvignon 70% e Chardonnay 30%), Bolgheri Rosso (Merlot 50%, Cabernet Franc 30%, Syrah 20%), Paleo Rosso (Cabernet Franc 100%), Scrio (Syrah 100%) e Messorio (Merlot 100%).
A tutti i vigneti dei 22 ettari dell’azienda vengono applicati i principi di agricoltura biologica, che sta puntando anche sul biodinamico; che significa interventi poco invasivi in tutte le fasi di crescita e lavorazione.
In occasione del primo appuntamento degli amici del Paleo sono state degustate le annate migliori del Cabernet Franc (2001, 2002, 2005, 2008 e 2010), accompagnate, ovviamente, da una cena.
E qui una sorpresa: ad ideare e a preparare questa cena è stato chiamato uno chef statunitense, trapiantato da anni in Toscana, Timothy Magee, attualmente chef de Il Sale, ristorante del Relais Poggio ai Santi a San Vincenzo (Livorno).
Nato in Nevada dalla mamma lucchese, Tim ha sempre avuto la passione tutta italiana per il cibo. Per questo è tornato alle origini e si è dato alla cucina.
Ha avuto diverse esperienze lavorative, si è specializzato nella pasticceria con Paul De Bondt, uno dei migliori maitre chocolatier, e ha fatto uno stage da René Redzepi al Noma. Con il suo ristorante precedente, Le Nuvole a Suvereto, Tim ha vinto nel 2012 e 2013 il premio “prezzo qualità” del Gambero Rosso, e ha avuto altre menzioni e riconoscimenti. Inoltre presto tornerà a Copenhagen, stavolta per lo stage presso il ristorante Amass, perché il suo sogno nel cassetto, a sue parole, “è il sogno di ogni chef”, ovvero, una stella Michelin.
Perché ne parlo così tanto? Perché dopo aver assaggiato la sua cucina, mi sono convinta che Timothy andrebbe tenuto d’occhio perché presto potrebbe sorprenderci.
Ecco le carte che ha giocato in questa occasione.
Seppie in zimino, con cicoria, le briciole croccanti e il nero di seppia
Ravioli al cacciucco: ottima idea che però andrebbe perfezionata un pò, con una nota di sapore in più e qualche guarnizione.
Capretto arrosto con i fagiolini: davvero superlativo.
Crème brulée al sedano: delicato, cremoso e croccante, farebbe felice anche Amélie.
Alla fine del giochi il Paleo Rosso mi ha convinta, ed ora faccio parte del club, ma potete iscrivervi anche voi. Cosa ne pensate?
Il Sale del Relais Poggio ai Santi. Via San Bartolo 100. San Vincenzo (Livorno). Tel. +39 0565.798015
Le Macchiole. Via Bolgherese, 189. Bolgheri (Livorno).
(foto di Cinzia Merli by Maurizio Gjivovich)