Calabria. Il nuovo bistrot di Antonio Biafora con le pizze degli stellati
La Calabria, lo sappiamo, è finita in una battaglia per le note turistiche non propriamente invitanti redatte da EasyJet. Il capitolo lo abbiamo messo alle spalle consigliandovi un bel po’ di motivi per prendere armi e bagagli e raggiungere le coste tirreniche e ioniche della Calabria.
Ma oggi avete due altri motivi per salire in montagna e godervi l’aria della Sila, dichiarata la più pulita d’Europa secondo la ricerca finanziata dalla Comunità Europea.
Se l’aveste dimenticato, c’è Antonio Biafora con il suo Biafora Resort a ricordarvi che la Calabria è una perfetta combo di mare e montagna.
Qui, a San Giovanni in Fiore (siamo in provincia di Cosenza), lo chef ha utilizzato il giardino, ospitato nel parco nazionale tra i più belli d’Italia, per aprire Bistrot Tavola XXIII.
E la sola parola bistrot vi fa capire che c’è anche una casa madre, il ristorante Hyle. Ecco gli altri due motivi (gastronomici) per programmare la vostra vacanza in Calabria.
Cosa mangiate al nuovo bistrot in Calabria
La sfilza di piatti del territorio vi renderà dipendenti dai sapori di Calabria. E vi porterà nel piatto la combo mare e monti di cui vi parlavamo. L’elenco è nutrito.
- Antipasto tipico silano (10 €)
- Polpo, melanzana barbecue, pomodoro e caciocavallo
- Cavatelli peperone, rucola e ricotta affumicata (10 €)
- Gnocco di patata pescatrice gamberi zucchine e pistacchi (13 €)
- Ravioli di ricotta, con porcini e tartufi estivi e finocchietto selvatico
- Arrosto misto di maiale e patate ‘mpacchiuse (15 €)
- Punta di petto di manzo, salsa teriyaki, sorbetto alla cipolla e verdure saltate
- Branzino, fagiolini, salsa anguria e menta.
La pizza che sa di stella (Michelin)
Lo vedo, siete già lì con le posate in mano e non potrete perdervi anche il piatto che in Italia fa rima con bistrot: la pizza.
Antonio Biafora ne ha messe 3 in carta e ha chiesto a tre suoi colleghi stellati di creare altrettante ricette originali.
Luca Abbruzzino dell’omonimo ristorante a Catanzaro ha ideato una pizza con pomodoro, fiordilatte, melanzana al barbecue, ‘nduja, ricotta salata e basilico.
Caterina Ceraudo del Dattilo di Strongoli, a Crotone, ha abbinato al peperone arrostito le patate cotte sotto la cenere, basilico e menta e pecorino stagionato a scaglie.
Nino Rossi di Qafitz (RC) ha scelto la bufala calabrese, con cipolla in agrodolce, alici e scorza di limone.
Non so se volete aggiungerli ai due motivi per cui vale la pena andare in vacanza in Calabria e puntare sulla Sila, ma io un pensiero ce lo farei.
Hamburger e pollo fritto in salsa di Calabria
Ma forse sballerei il conto perché Biafora ha inteso il bistrot come un allargamento a tutti i piatti che amiamo e ci fanno salivare al solo pensiero.
Come l’hamburger, il pollo fritto e il pulled pork. Che in un’ultima botta alle convinzioni che la Calabria sia solo peperoncino, ‘nduja e cipolle di Tropea, nel mese di agosto saranno disponibili anche nel mood asporto per organizzare un picnic tra i boschi e i prati della Sila (con prezzi di 9 e 10 €).
Se non è amore questo per la propria regione, ditemi voi cos’è.
L’alta cucina di Calabria da Hyle
E siamo arrivati al secondo motivo capitolo del vai a fare le vacanze in Calabria che si chiama Hyle, il ristorante di alta cucina (o fine dining, fate voi) di Antonio Biafora, sempre legato alla Sila e all’intero territorio calabrese, che riapre il 1° luglio.
Mi tocca tirare fuori dal comunicato stampa i piatti del menu che potrebbero comporre una guida ai sapori della Calabria contemporanea ad uso dei turisti che prendano l’aereo, il treno, l’auto, la bici o il cavallo.
Eccoli, sperando che riusciate ad arrivare alla fine del menu senza svenire.
Il menu del ristorante e i prezzi
- l’Animella che viene glassata con il suo fondo, poggiata su melanzana e arricchita da un’emulsione di aglio e mandorla
- Agnello, carota, senape e arachidi (15 €)
- il Bianco su bianco un quadro di fogli di seppia, con pesca ed emulsione di fondo di pollo
- il Petto di piccione, cotto nel barbecue con nocciola e semi di cardamomo verde (15 €)
- la trota locale è alla base del piatto Trota, panna acida al sambuco e pistacchio (13 €)
- i Bottoni di lepre
- la sorprendente Pasta fredda, una stroncatura che viene condita con emulsione di lardo e le sue erbette tipiche: cipollina, timo, rosmarino e pepe nero, servita a tavola con una grattata di ciliegie dell’orto
- Pannocchie & pannocchie, invece è uno spaghetto risottato in un fondo di cicale di mare, dette anche canocchie o pannocchie, e poi mantecato a crudo con la polpa delle stesse, completato con salsa di mais e servito con la ‘pannocchia di terra’, arrostita e condita con aglio, peperoncino, zenzero e scorza di limone (ah il mare e monti che vi dicevo a 24 €)
- la storica Quaglia al barbecue (25 €)
- il Manzo glassato con salsa ottenuta dalle ossa e aceto giapponese, a cui si aggiunge midollo e viene accompagnato con scarola riccia acciughe e olive.
- la Fragola fermentata al Gelato al rabarbaro zucca, mandorla e vaniglia (10 €)
Due i menu degustazione, da 7 portate a 70 € e da 13 portate a 120 €.
Il ristorante sarà aperto da martedì a venerdì solo a cena, mentre il sabato e la domenica a pranzo e a cena.
Biafora Resort. Località Torre Garga. San Giovanni in Fiore (CS). Tel. +390984970078