Casadonna | 9 chef per l’ospedale Santobono da Niko Romito
Arrivare di notte a Casadonna, nuova casa di Niko e Cristiana Romito, è una bella botta! Piove e l’aria è autunnale, il caseggiato bianco, illuminato da mille lucine tra presepe e stellata, si staglia sulla bruma. Il vialottolo si arrampica, a destra le vigne a sinistra il caldo nitore del vecchio caseggiato. La scorsa volta ci arrivammo di giorno e l’effetto era assai diverso.
Ogni volta che vedo Casadonna non posso fare a meno di sorridere e pensare tra me e me: che magnifico folle è Niko! Ma oggi la fila delle macchine sul viale mi fanno pensare e sperare. Il pubblico è numeroso, quello delle grandi occasioni. Sono venuti qui per una buona occasione: una raccolta fondi per l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, stretto (come tutti) dai recenti tagli pubblici di bilancio.
Insomma pubblico numeroso, causa buona e cuochi importanti, la situazione ideale per testare la nuova struttura in piena attività. La notte abruzzese è rischiarata da tante stelle, non tanto in cielo, ma in una cucina ad altissima concentrazione di chef gommati.
Questo il menu:
Triglie alla scapece espressa/ Ferrari riserva 150 – Chef Nicola Fossaceca
Gelatogelato di coniglio, caviale oscetra, zucchine con salsa vegetale e tuorlo d’uovo biologico / Berlucchi Cellariu – Chef Ernesto Iaccarino
Risotto al pomodoro cuore di bue con limone candito, calamaretti e provola affumicata / Feudi – Cutizzi 2009 di San Gregori – Chef Gennaro Esposito
Ruote pazze allo stoccafisso e cavolfiore con olive nere, capperi e pomodori essiccati / Valle Reale Vigne di Capestrano 200 – Chef Nicola Portinari
Vitello con bottarga e crema di ricotta / Feudo Antico Tullum rosso 2009 – Chef Emanuele Scarello
Omaggio all’Italia / Feudi di San Gregorio Privilegio 2010 – Chef Thomas Kavcic
Sinfonia d’Autunno / Feudi di San Gregorio Privilegio 2010 – Chef Antonio Caputo
Babà Napoletano / E’ Curti Nocillo – Chef Agostino Iacobucci
Sorpresa…
Chef Niko Romito
Come potete vedere dal menù una serata interminabile: nove portate seduti, per una galoppata di sapori e culture. Molto Sud. La Campania ha fatto giustamente la parte del leone, visto l’obiettivo. La serra di Casadonna ci ha accolto e coccolato, come una struttura già sicura e rodata. Dandoci l’idea di come funzionerà la struttura a pieno regime. Su tutto l’occhio vigile e attento che ancora una volta si è dimostrata all’altezza del recente premio di Identità Golose a Cristiana Romito come maître dell’anno.
L’enorme cucina in cui lavoravano allegramente varie brigate è stata poi uno spettacolo nello spettacolo, tutto girava come un orologio in un clima di grande allegria ed amicizia, che continua ad essere la più bella caratteristica della nuova cucina italiana.
[Foto: Casadonna]