Foodblogger, arriva il libro di Benvenuti a tavola e vi diciamo come si mangia sul set
Non farete nemmeno in tempo a guardare la seconda puntata, composta da altri 2 episodi, che già c’è il libro di ricette pronto ad andare in libreria il 24 aprile. E mentre tutti si stanno chiedendo se Pollica (Perrone/Terrone) vincerà il confronto con Milano (Conforti/Meneghino), stasera ci saranno nuove ricette per il contest (qui il promo a base di vino).
Ingredienti, preparazioni, stelle, competizione, innovazione, tradizione. Il mix perfetto per un libro di ricette scritto a quattro mani da Andrea Grignaffini e Pietro Valsecchi. Il filo conduttore (non è una novità assoluta, ci ha pensato già un altro autore anche se ha spaziato oltre confine) è la raccolta delle ricette tipiche delle ricorrenze. Ecco come lo presentano nella nota.
Le delizie del Nord e le prelibatezze del Sud si incontrano, infatti, nel libro “BENVENUTI A TAVOLA” raccolte da Andrea Grignaffini, gastronomo ed enologo di indiscussa fama, e Pietro Valsecchi, produttore cinematografico e televisivo di successo, seguendo il calendario delle ricorrenze religiose. Si tratta di ricette per tutti i gusti, arricchite da consigli e pensate per chi non vuole deludere le aspettative dei propri invitati nelle occasioni in cui fare bella figura è d’obbligo. Un libro di ricette con informazioni e curiosità sulle festività italiane, scritto come solo Conforti e Perrone avrebbero potuto fare.
Di seguito la lista delle festività e ricorrenze trattate nel volume:
Battesimo – Comunione – Cresima – Matrimonio – Natale la Vigilia – Natale – San Silvestro – Carnevale – Pasqua – Giorno dei Morti – San Valentino – Ferragosto.
Autori: Andrea Grignaffini – Pietro Valsecchi
Genere: Cucina – Intrattenimento
Data di pubblicazione: Aprile 2012
Prezzo: 12,90 €
Se Grignaffini e Valsecchi hanno unito le mani per scrivere il libro, Massimiliano Sepe ha cucinato per il set. Ecco qualche appunto dal dietro le quinte.
Vincenzo Pagano. Quali sono stati i piatti più difficili da rendere televisivi?
Massimiliano Sepe. Per me che sono un cuoco e non un home economist, inizialmente c’è voluto un po’ di tempo per capire le esigenze di scena, ma poi con il trascorrere del tempo è stato più facile lavorare in sintonia con i vari reparti all’opera. Certo, ci sono state situazioni eccezionali, come qualche prodotto fuori stagione da reperire, o piatti che non reggevano il calore delle luci per lunghi tempi. Al momento sembravano problemi insormontabili ma ricordarli oggi mi fa sorridere.
VP. Tirabassi e Bentivoglio sanno cucinare?
MS. Avevano le loro basi, il mio compito è stato trasferire loro nozioni più specifiche. Diciamo che mi piace paragonarmi, per gioco, ad un maestro d’armi per un film d’azione ma siccome l’azione avveniva in cucina e io sono un maestro di padelle… Mi è piaciuta molto la loro professionalità e curiosità, il loro prestare attenzione a ciò che io comunicavo loro nei nostri briefing prima della scena. Questa salsa la montiamo così o il piatto tal dei tali va finito in questo modo. Mi sono piaciute anche le loro domande spontanee, del tipo: “Ma questo piatto lo posso rifare a casa così?”
VP. Quello che preparavate lo avete anche mangiato?
MS. Non tutto per ovvi motivi ma questa è una fiction “mangereccia”, come l’ho ribattezzata io. Si aspettava di ascoltare Francesco pronunciare il “Buona la scena, si passa” e prima di passare alla scena successiva partiva l’assaggio collettivo. Con relativa chiacchierata e opinioni.
VP. Tifi Nord o Sud?
MS. Io sono un” ragazzo” nato nel Sud del mondo, per me geograficamente tutto è Nord. Ma in questa occasione non posso tifare né Sud né Nord, perchè c’è il lavoro di una bella squadra sia per il Nord che per il Sud. Tifo per la buona cucina.