La filosofia new pizza di Gabriele Bonci conquista il Guardian
Il Guardian rilancia la filosofia e la pizza di Gabriele Bonci, il “Michelangelo della Pizza”, secondo l’ormai nota definizione di Vogue. Nascosto nella sua tana “a cinque minuti dalla Cappella Sistina”, in “una delle capitali mondiali del cibo”, il filosofo del farro bianco che ha riscoperto il cereale del pane degli antichi Romani, visitato da grandi chef del mondo che accorrono per imparare il “Vangelo” della pizza, viene stanato da Lee Marshall, esperto di cultura italiana, e intervistato dall’edizione online del supplemento Travel del Guardian. E il video, il più visitato nelle ultime 24 ore, fa subito il giro del mondo.
La metafora di Vogue, amplificata da una colonna sonora al mandolino che salda Roma e Napoli, è accompagnata da alcuni dati: 1500 tipi di pizza prodotti dal patron Pizzarium in un anno, 100 anni in cui la pizza non ha prodotto cambiamenti, 2 euro il prezzo contenuto per una fetta di pizza, 3 miliardi di pizze vendute l’anno scorso negli Stati Uniti, 170 sterline il costo di un corso di pizza di due giorni condotto da “Michelangelo”. E poi, volendo, 323 sterline tre notti in B&B in zona limitrofa per seguire il corso di Michelangelo, volo escluso. Naturalmente.
Protagonisti la pizza, “street food romano”, e la reinvenzione bonciana della pizza a taglio, di questo alimento dei poveri e per questo troppo spesso preparato con ingredienti di bassa qualità, ignorato dal progresso (“per 100 anni la pizza non ha avuto progressi ma regressi”, ammonisce Bonci). Una nuova filosofia da insegnare e perpetuare. Dopo averne riscoperto, però, i fondamenti e averli farciti con quanto di meglio offre la produzione gastronomica italiana.
Guardateli, tutti a raccolta, food blogger, esperti di cultura italiana e allievi adoranti, abbeverarsi alla fonte dell’arte della pizza. E’ il nostro nuovo Rinascimento.
[Link: guardian.co.uk]
(Big Picture: le foto possono essere ingrandite cliccando sull’immagine)