6 piatti di Rosanna Marziale per dire che un’altra mozzarella di bufala è possibile
Lo sapete voi che frequentate queste pagine. Rosanna Marziale e le sue Colonne di Caserta sono come quelle di Ercole: varcarle significa entrare in un mondo meraviglioso di mozzarella di bufala.
Molti suoi piatti, per non dire quasi tutti, sono un efficace tributo all’oro bianco della Campania e la più viva testimonianza che un’altra mozzarella di bufala è possibile: quella cucinata con maestria e lontana dal facile cliché mangiamola al naturale soltanto.
Il ristorante è lì, a due passi dall’uscita del casello autostradale della Milano – Napoli. E a poca distanza dalla stazione ferroviaria. E dalla Reggia di Caserta.
Una deviazione da questi tragitti è sempre auspicabile.
Vi rinfrancherete con Evanescente, le uova con burro di bufala, colatura di alici e taralli napoletani sbriciolati. Delicate.
Vi arravoglierete con la palla di mozzarella che è “solo” una mozzarella sciolta e farcita con taglierini al basilico per essere impanata e fritta (qui la ricetta per soddisfare la vostra curiosità). Spaziale.
Vi abbandonerete al doppio/triplo/quadruplo rinforzo di mozzarella della pizza al contrario, piatto da collezione per tutti gli amanti della pizza o meglio del condimento: una margherita con una base di mozzarella di bufala, pomodoro San Marzano e basilico- Mentre l’impasto, il disco, è sostituito dal pane cafone. Spiazzante.
Diversamente carbonara anche a queste latitudini con la finta carbonara che condisce gli spaghettoni di Gragnano ed è fatta di latte e zafferano. E guanciale, ovvio. Dissacrante ma non blasfema.
Cozze e latte di mozzarella nera è il nome del piatto black delle Colonne. Il nero di seppia delle tagliatelle che si bagna nel latte della mozzarella insaporito dalle cozze è arricchito dai pomodorini. Inusuale.
Ci sarebbero i secondi, ma la sosta “autostradale” – oltre a restringere il vino a un calice dell’insuperabile Fiano per abbinamento alla bufala (in questo caso uno splendido Ciro Picariello) – consiglia il passaggio ai dolci.
C’è la cheese cake della casa, cioè con la base di formaggio di bufala e frutti rossi. Acuta.
Il territorio c’è e risponde bene anche nella versione marzialesca della polacca aversana.
Un commiato con la piccola pasticceria. E l’asporto di una colomba, anzi, una palomma.
Il menu degustazione di tre piatti salati e uno dolce, escluso bevande, costa 50 €.
A questa tavola il #tiraccontounabufala ha un piacevolissimo significato positivo. È il racconto di un prodotto che la chef stella Michelin conosce benissimo. A voi non resterà che dire: “Un menu interamente di bufala è possibile. Ed è tanto buono da meritare più di una deviazione“.
Altrimenti potete sempre provare a rifare i piatti seguendo le ricette.
Ristorante Le Colonne. Viale G. Douhet, 7. Caserta. Tel. +39 0823.467494