Napoli. Ecco le pizze fritte e i panini al nuovo ‘O sfizio d”a Notizia di Enzo Coccia
C’è gran fermento a Napoli per le aperture di nuove pizzerie.
E c’è fermento anche per la pizza fritta che ha riconquistato un ruolo di primo piano in città.
Cronologicamente arriva per ultimo con la sua pizza fritta – ma gli appassionati e chi lo segue da sempre sa che è un ritorno di fiamma – Enzo Coccia, decano e pioniere della nouvelle vague della pizza napoletana contemporanea cioè quella fatta con ingredienti di qualità e che non ha paura di sperimentare.
[do action=”jor”/]
Oggi c’è il primo assaggio della sua nuova pizzeria, ‘O sfizio d”a Notizia, che già dal nome grida tutta la sua napoletanità.
La location è sempre la stessa. O meglio la via è quella che da anni è segnata nelle agende dei gourmet: via Caravaggio, al limitare del quartiere Vomero.
E com’è questa pizzeria?
La vedete in diretta ora con le foto di Luciano Furia.
Ci sarà la pizza fritta con il focone a controllo elettronico. Innovazione e tradizione vanno a braccetto.
Poi ci sarà anche la ‘mpustarella, la marenna dei poverielli, cioè il panino con la partecipazione del panificio Malafronte di Gragnano.
Che verrà preparato nel forno a gas di Stefano Ferrara.
La pizza frigge tra le bolle e muore con le bolle.
Cioè le bollicine di una carta messa a punto da Tommaso Luongo e da Gennaro Iorio, chef de cave.
Il nome è CO2 cioè Coccia al quadrato.
Sì c’è anche la Francia, avete indovinato.
Ma volete sapere com’è la pizza?
Tra il paradisiaco e il celestiale!
Almeno questa con il pesto genovese di Roberto Panizza, i pinoli tostati, gli straccetti di latte cotto di bufala di Turillo e il pepe nero.
Anche le zucchine ci guadagnano. Croccanti.
E le ‘mpustarelle? Con il pane messo a punto insieme a Massimiliano Malafronte dell’omonimo panificio di Gragnano. Che di fatto “trasformano” per questa parte la pizzeria in una paninoteca. Di ottimo livello.
Poi trovate i dolci di Salvatore Capparelli, il re del babà a Napoli, che ha messo in bicchierino un tiramisù laido di Nutella e la ricotta e pere. Oltre ai babà annegati nel limoncello.
Taglio della torta e gli auguri di successo al locale che vira verso – appunto – lo sfizio.
Un’occhiata al menu per la verifica dei prezzi che dicono di un divertimento a prezzi da pizzeria con le punte degli champagne francesi.
Montanare magnum a 4 e 5 €. Fritte della tradizione a 5 €. Mpustarelle tra 6 e 8 €. Babà a 3 €.
Ha apprezzato anche il sindaco Luigi De Magistris.
Ora non resta che il vostro di giudizio. Uno sfizio o una cosa seria?
[Immagini: Luciano Furia, Vincenzo Pagano, iPhone]