Perché si dice che la birra fa bene alla salute? Indizio: c’entra il luppolo
Il luppolo è uno dei principali ingredienti della birra, insieme ai cereali, il lievito e l’acqua. È proprio l’utilizzo di questa pianta che conferisce alla bevanda il caratteristico sapore amarognolo oltre all’aroma particolare.
Ma cos’è esattamente il luppolo? E perché è così importante? Oggi voglio dirti qualcosa in più riguardo a un ingrediente così speciale, mostrandoti quali benefici ha sulla nostra salute.
Cos’è il luppolo
Per luppolo (Humulus lupulus) intendiamo una pianta dioica a fiore appartenente alla famiglia delle Cannabaceae. È una pianta che fiorisce in estate e può avere sia infiorescenze maschili che femminili.
Per la produzione della birra, però, si usano solo le infiorescenze femminili perché hanno un profumo più intenso e donano alla birra quel classico sapore amaricante e aromatizzante.
Le varietà di humulus lupulus sono centinaia e centinaia ma per la produzione della birra l’utilizzo riguarda solo 3 tipi:
- Per primo il luppolo da amaro, che conferisce alla birra un sapore più amaro
- Il luppolo da aroma, che dona alla birra un aroma più fruttato, speziato o floreale
- Il luppolo ambivalente, con Alfa Acidi (AA%) elevati che dona carattere alla birra.
In base al tipo utilizzato, quindi, la birra avrà un sapore diverso.
L’importanza del luppolo nella produzione della birra
L’infiorescenza del luppolo assomiglia a una piccola pigna verde. Per la produzione della birra, il fiore si fa essiccare. A volte lo si pressa in pellet per poi aggiungerlo durante la bollitura del mosto. Così trattato il luppolo conferisce il sapore amarognolo alla birra e dona tutto il suo aroma.
In passato, però, la birra non si produceva aggiungendo il luppolo, che è un ingrediente relativamente recente. Protagoniste erano le spezie amaricanti capaci di contrastare il gusto dolciastro dei cereali.
In che modo si usa?
Durante il processo di produzione della birra, i cereali vengono maltati, esiccati e macinati, quindi mescolati in acqua dando il via al processo chiamato ammostamento, che trasforma il malto in mosto.
In seguito il mosto si fa bollire in vasche speciali e filtrato. Terminato il processo di filtrazione arriva il momento di aggiungere a più riprese l’ingrediente speciale, ovvero il luppolo, prima di passare alla fermentazione della birra.
Il luppolo non è responsabile solo del sapore che riesce a conferire ma ha anche proprietà benefiche, dal momento che è un antibatterico oltre che un conservante naturale (riesce a mantenere la birra più a lungo).
Ma le sue proprietà benefiche non si limitano a questo. Vediamo le altre.
Le proprietà benefiche
La pianta si usa anche in erboristeria proprio grazie alle numerose proprietà benefiche.
Oltre ad avere proprietà antibatteriche, la pianta è un sedativo naturale e riesce a conciliare il sonno grazie soprattutto alla polvere resinosa contenuta nei sui fiori, chiamata luppolina.
Ha anche proprietà digestive e lenitive, stimolando la produzione di succhi gastrici e l’appetito.
Oltre alla birra, il luppolo s’impiega per preparare tisane rilassanti, capaci di favorire la digestione, stimolare l’appetito in caso di inappetenza ma anche contrastare l’insonnia e calmare i nervi, donando un piacevole senso di tranquillità e rilassamento.