Cappello di Pulcinella, la nuova pizza fritta di Sorbillo con polpette di Tortora
Attenti alla linea e gastrofighetti, desistete avrebbe detto Totò. Prendete nota, un post-eat. A Napoli, nasce una collaborazione tra via Tribunali e Vomero che – ad uso dei non napoletani – è come mettere insieme il bianco e nero.
Il fil rouge è la carne. E la pizza. Nelle due accezioni più care al popolo partenopeo: polpette e pizza fritta.
La pizza fritta accoglie le polpette per questa nuova creazione che ha un nome suggestivo. Si chiama Cappello di Pulcinella.
I due ingredienti sono stati messi insieme da Gino Sorbillo – pizzaiolo tra i più accorsati nel quadrilatero della pizza – e Mario Tortora, nuovo santone del panino e dell’hamburger che officia i suoi riti nella macelleria di famiglia a viale Michelangelo in orari da nottambulo.
La pizza fritta è quella ben conosciuta di Zia Esterina, mentre le polpette arrivano dalla macelleria Tortora che il giovane Mario utilizza nella super bomba dell’hamburger 3XL.
La partenza è quella classica con farcitura di ricotta, abbondante pepe e l’inserimento delle polpette già pronte.
Si frigge come al solito.
E si asciuga.
All’esterno non si nota nulla di differente. Forse una più accentuata bombatura.
Il cuore, quello è diverso.
Il test di messa a punto è abbondantemente (e piacevolmente) superato.
Impossibile fare un bis anche per chi ama le maxi porzioni.
Il ripieno arricchito dalla carne fa diventare la pizza fritta una bomba e una pausa pranzo molto soddisfacente.
Ora non avete che da recarvi a una delle tre Zie Esterine di Napoli (Tribunali, Vomero e Piazza Trieste e Trento) per assaporare la pizza fritta del Carnevale.
Prezzo della bontà: 4 €, cioè 50 centesimi in più della versione “leggera”. E veramente li vale tutti.
Si attendono commenti e altre idee per il carnevale.