Giotto che dicono migliore pizzeria a Firenze per la pizza tonda
Quando ho varcato la soglia della pizzeria Giotto a Firenze e soprattutto alla fine di un’ottima cena non ho potuto fare a meno di pensare al giottesco. Termine spesso utilizzato da un giudice del Campionato della Pizza. Circonferenza giottesca per la diavola di Diego Vitagliano, ma anche per la capricciosa di Ciro Oliva e di Enzo Coccia.
Nome impegnativo per questa pizzeria – bistrot che Marco Manzi, owner e pizzaiolo, ha aperto a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella. Se la pizza è tonda, il diametro attraversa alla perfezione la pizzeria. L’ingresso principale è su via Panzani mentre il dehors è su via degli Avelli con vista sulla Basilica. Ci potresti cascare nell’andare per luoghi tipici e turistici di Firenze, ma la pizzeria Giotto è nella rubrica di moltissimi appassionati della pizza napoletana fuori Napoli.
Questa a Santa Maria Novella è la seconda pizzeria di Manzi. Aperta un paio di anni fa dopo il primo locale nel 2016 alla periferia di Novoli. Marco Manzi non nasce come pizzaiolo. A Ischia, suo luogo natale, è pasticcere all’hotel Regina Isabella che ospita il ristorante stellato Indàco con Pasquale Palamaro. Il cui nome ritroviamo nella pizza Bistecca elaborata dallo chef campano in omaggio al taglio di carne alla Fiorentina. E stellata è anche la Carbonara 2.0. A metterci lo zampino è lo chef salernitano Rocco De Santis del bistellato Santa Elisabetta di Firenze.
Il manifesto della pizzeria Giotto, lo avrete capito anche dall’ambiente, è portare la pizza napoletana a Firenze. Pizza contemporanea. E la nostra cena ha confermato che l’obiettivo è raggiunto.
Come sono le pizze
Il tris di fritti – crocché, arancino e frittatina di pasta – è ineccepibile. Piccola sbavatura per la monumentale montanarina condita con pesto, crema di parmigiano reggiano e pomodoro che sconta un eccesso di olio di frittura.
Manzi ribadisce che la pizzeria Giotto a Firenze è autentica filiale della pizza napoletana con una margherita che propone i canoni classici. Un po’ di sale in eccesso nel pomodoro non mette in ombra un buon latticino e un impasto da manuale. Ma dopo aver segnato due incertezze, il percorso di degustazione corre veloce su un’autostrada diritta.
Con la Nonna Lucia, Manzi entra nel quadrante contemporaneo che fa leva sulla tradizione. Riduzione di pomodoro cotto a bassa temperatura, polpettina della nonna, crosta di pane come quello avanzato che la nonna riscaldava la domenica, scaglie di ricotta salata. La farcitura ricca ma non esagerata lavora benissimo con un impasto scioglievole che non perde il morso.
Le pizze stellate della pizzeria Giotto a Firenze
Ed ecco la pizza Carbonara realizzata dalla pizzeria Giotto in collaborazione con Rocco De Santis del bistellato Santa Elisabetta sempre a Firenze. La crema di carbonara è accompagnata da fiordilatte, guanciale croccante e tartufo per omaggio alla Toscana. La ricetta romanissima trova un’ottima interpretazione e ancora una volta l’impasto accompagna bene la farcitura.
Ed ecco il doppio omaggio a Firenze e a Ischia con la pizza cult della pizzeria Giotto. Bistecca è il nome della pizza che ovviamente richiama la Fiorentina. Creata in tandem con lo chef ischitano Pasquale Palamaro del ristorante stellato Indaco. Il grasso di manzo è abbinato alla demi-glace e al carpaccio di manzo. Con la punta vegetale del timo fresco. Ottima realizzazione che mostra muscoli contemporanei ben allenati.
I dolci
Anche il dolce è un omaggio alla pizza margherita visivo e di sapore. La fetta è una madeleine al basilico con crema di mozzarella di bufala e confettura di pomodoro datterino unito al lampone. Anche questo dolce è elaborato in collaborazione con Pasquale Palamaro.
Classico napoletano 4 stagioni, la pastiera che chiude una buona cena. E se siete a Firenze mettete mano al compasso e vedrete che la pizzeria Giotto entrerà nella vostra circonferenza gastronomica.
Voto: 9/10
Menu e prezzi della pizzeria Giotto Santa Maria Novella a Firenze
La modalità degustazione prevede che tutti i presenti al tavolo dovranno necessariamente partecipare. Le pizze scelte sono servite una alla volta tagliate in spicchi pari al numero di commensali presenti. Per questa opzione è prevista una maggiorazione di 2 € su ogni pizza scelta.
Le più amate
- Ischia con fiordilatte, rucola fresca, prosciutto crudo San Daniele DOP 27 mesi, scaglie di parmigiano reggiano DOP 24 mesi, olio extravergine d’oliva Fontana Lupo (13 €)
- Ænaria con fiordilatte, parmigiano reggiano DOP 24 mesi, ristretto di pomodorino giallo, ristretto di pomodorino rosso, pesto di basilico al mortaio Rossi, olio extravergine d’oliva (10 €)
- Salsiccia e friarielli (11 €)
- Giotto (14 €)
- Capricciosa 2.0 (16 €)
Le più gustose
- Carbonara 2.0 (16 )
- Bronte (15 €)
- Parmigiana (11 €)
- Bistecca (16 €)
Le classiche
- Margherita (9 €)
- Napoli a Firenze con fiordilatte, parmigiano, capperi e acciughe di Cetara (10 €)
- Sole di Napoli con salsa di pomodorino giallo, capperi, olive, acciughe (10 €)
- Marinara (7 €)
- Doc (11 €)
- Ripieno (10 €)
- Ripieno napoletano fritto (12 €)