Pizzeria Da Lioniello, numero 1 di pizza contemporanea per molti
Succivo, un tempo sobborgo dell’agro atellano, è cittadina della provincia di Caserta sulla “riva destra” dell’asse mediano ex 162. Idealmente la linea di confine tra la pizza napoletana contemporanea e quella tradizionale su cui si sono combattuti aspri confronti. A sud, c’è Napoli, culla dell’ortodossia della pizza. A Nord, ecco Caserta con la pizza contemporanea che da nouvelle vague è diventata una mareggiata di grandi dimensioni. Ovviamente, la mappa ha incursioni dall’una e l’altra parte. Ma è a Succivo che c’è la pizzeria di Salvatore Lioniello e famiglia, tra le precorritrici della nouvelle vague della pizza contemporanea.
Salvatore Lioniello apre la nuova sede ad agosto del 2018 trasferendosi dal vecchio e piccolo locale di Orta di Atella. La pizzeria rompe gli schemi della tradizione già a partire dal layout su disegno dell’architetto Diego Granese. Una pizzeria elegante ma che fa subito numeri da stadio. Unica concessione alla tradizione, i due forni a legna tenuti però a temperatura insolitamente bassa per gli standard del passato.
I numeri 1 della pizza a Caserta e dintorni
Il quintetto base dell’innovazione casertana ha visto alternarsi al comando con alterne fortune mediatiche Salvatore Lioniello, Carlo Sammarco, Francesco Martucci, Ciccio Vitiello, Franco Pepe. Con elementi iconici assunti ad identificazione oltre il topping e il cornicione pronunciato o a canotto. Il cappello, il taglio dell’impasto, il total black, la visione ascetica.
Ogni pizzaiolo a modo suo punto di riferimento e non solo per presenza social. Osannati da folle plaudenti e masticatorie.
Salvatore Lioniello con la sua pizzeria a Succivo ha deviato consistenti flussi tanto da diventare destinazione gastronomica. E dopo il processo alla mozzarella per stabilire se sia migliore quella di Caserta o di Salerno (ma noi già lo sappiamo), con Giuseppe Morese ci siamo fermati alla pizzeria. Che dista un tiro di schioppo dal Casale di Teverolaccio, aula del processo che mi ha visto difensore dell’eccellente mozzarella di bufala del caseificio di Pontecagnano nella disfida con il caseificio Di Santo di Cesa.
La pizzeria conserva sempre il suo impatto estetico anche a 5 anni dall’inaugurazione. E chi la vede per la prima volta resta impressionato. “Sembra un ristorante” è il commento ricorrente. La fila all’ingresso è la costante del paesaggio, ma per fortuna la messa a punto della macchina organizzativa la rende plausibile. E anche comoda con la tettoia di protezione. Anche oltre il muro di cinta la situazione è migliorata. C’è il parcheggio dedicato e gli scheletri dei palazzi in costruzione dovrebbero a breve essere terminati.
Novità rispetto all’impianto originario con l’introduzione della cantina e con lo spazio riservato alla produzione dei gelati.
Come sono le pizze della pizzeria Lioniello a Succivo
Folgorante, al solito, l’impasto come la cottura. La novità maggiore sul fronte carta è l’introduzione di alcune pizze, 4, a ruota di carro. Il fenomeno dell’ibridazione degli stili nella stessa pizzeria è la nuova tendenza dei pizzaioli contemporanei. Accanto alla canotto, o se preferite, alla pizza con cornicione ad alta alveolatura, ecco il ritorno alla tradizione. Con la stesura super ampia della ruota di carretto dei Tribunali di Napoli di cui sono maestri indiscussi Sorbillo e Michele. E poi l’apertura alla pizza nel ruoto (riproposta in tempi non sospetti da Pasqualino Rossi ad Alvignano) o alle rigenerazioni di tipo nordico (Diego Vitagliano, per citare un esempio) con l’introduzione dei forni elettrici a camera. O le derivazioni (come la crostopizza di Davide Ruotolo a Napoli) e i panini pizza (Marco D’Elia a Salerno).
Il Ritorno al passato della pizzeria di Lioniello, cioè la Cosacca con ragù di datterino, pecorino e olio di olive caiazzane, è super performante. Una delizia che scivola via leggera pur senza l’impatto instagrammabile di una canotto. Ma la pizza è meglio mangiarla con la bocca che con gli occhi.
Per far conoscere lo stile di Lioniello a Giuseppe Morese, è irrinunciabile la “classica” margherita ma con fiordilatte. La puntualizzazione al tribunale sull’utilizzo di latticini di mucca o di bufala sulla margherita trova l’approvazione silenziosa di Morese che della mozzarella di latte di bufala è campione. Anche se nella descrizione della pizza in carta si parla in maniera errata di “mozzarella fiordilatte” e si cita a sproposito Agerola. Ma l’equilibrio è da manuale e la pizza finisce nell’archivio delle memorabili.
La new parmigiana di melanzana strizza l’occhio al food porn
Conoscevamo 3 interpretazioni di pizza con la parmigiana di melanzane, ma alla pizzeria Lioniello è arrivata una quarta edizione. Questa volta con la pizza al padellino a triplo pre fermento, lievito madre liquido, poolish, biga, con il 90% di idratazione e mix di tre farine. Pare la formula di una pozione magica ed effettivamente fa il sortilegio al morso, croccante. La parmigiana è quella della nonna con le fette fritte ma accostata alla stracciata e al parmigiano reggiano 12 mesi. Cuore morbido e occhiolino al food porn ma ben fatto.
Chiudiamo la parte salata con la pizza Sogni di Latte, la pizza canotto “originaria” per forma e dimensioni. La farcitura è con crema di pecorino bagnolese, provola affumicata di bufala, blu di bufala e all’uscita crema acida, caciocavallo stagionato 12 mesi, gocce di limone di Sorrento, polvere di caffè ed erba cipollina. Bell’assaggio.
Ci va solo una coppetta di gelato alla nocciola preparato al momento.
E ora a tocca voi che, avete assaggiato le proposte della pizzeria di Salvatore Lioniello a Succivo, stabilire che posto occupa nella classifica pizza contemporanea.
Voto: 9,5/10
Menu e prezzi della pizzeria da Lioniello a Succivo
Marinara (5 €)
Margherita (6 €)
Diavola (7 €)
Bufala (8 €)
Parmigiana (9 €)
Ortolana di Nonna Michelina (9 €)
Capricciosa (11 €)
Le Quattro Ruote di Carro della pizzeria Da Lioniello
Ritorno al passato (Cosacca) (6 €)
Marinara (6 €)
Margherita (8 €)
Provola e pepe (8 €)
Pizze a modo nostro
Norvegese – fritta e al forno (14 €)
Marinara dei signori (8 €)
Primavera (14 €)
Ritorno bambino/a (10 €)
Se io fossi margherita (8 €)
Mydad (12 €)
A Casa ra nonna (12 €)
Ortese (12 €)
Patanella (11 €)
Ribelle (12 €)
Mortdaella (12 €)
Tonno&Cipolla (10,50 €)
Cinghialotta (14,50 €)
Sogni di Latte (12 €)
Mimosa (13 €)
Gelati della pizzeria Da Lioniello
2 gusti a scelta tra cioccolato, nocciola, pistacchio, fragola, limone, zuppa inglese (5 €)