Pizzeria Marita, marinara modaiola e margherita a Roma Nord
Marita, con l’accento sulla i, cioè mezza Margherita, mezza Marinara. Pizze ovviamente. E pizzeria che è il nuovo locale in cui officia Roberta Esposito de La Contrada di Aversa che si sposta a Roma in via Flaminia. Per questa apertura di Marita in zona Ponte Milvio, Roma Nord, lontana eoni da Aversa con la quale crea un ponte ideale.
Giocano con i nomi qui sull’affollata direttrice di Corso Francia che ha visto anche il tentativo di apertura – riuscito ma poi cassato – di Diego Vitagliano 20 metri più su. Gioco che si rincorre anche nel roll-up alle spalle del banco di accoglienza di questa serata inaugurale.
“Il gusto autentico della fior di latte per una pizza perfetta”. Qui la crasi (nascosta) proposta da Gioiella, caseificio pugliese ad alto tasso di burrata, è probabilmente tra mozzarella e fiordilatte. Un italian sounding che fa un po’ a cazzotti con la distinzione tra fiordilatte vaccino e mozzarella di bufala. Ma abbiamo anche la Mozzarella di Gioia del Colle Dop che è da latte vaccino, quindi ogni gioco a quanto pare vale.
Chi è Roberta Esposito e cosa ci fa a Roma
Che poi, ci dirà Roberta Esposito nel corso di una serata spumeggiante di musica e risate, il fiordilatte utilizzato nella sua Mica Pizza e Fichi arriva da Sant’Anastasia, Latteria Sorrentina. Si cerca il meglio in ogni regione quindi ben venga il mix tra coste della nostra Italia.
Locale bello disegnato da Martina Stancati, modaiolo il giusto – d’altronde siamo pur sempre a Flaminio/Vigna Clara. E con una dotazione di due forni elettrici a bocca aperta di Moretti. Che alimentano i 90 posti a sedere nelle due sale e i 30 del godibile dehors.
“Da buona campana, l’occhio sarà sempre rivolto alla tradizione, alle origini delle cose, dedicando a questo concetto il nome stesso della pizzeria. Marita nasce, infatti, un po’ come monito, per ricordarci sempre che tutto nasce dalla Marinara e dalla Margherita. Da “pizzaiola donna” volevo fortemente che il nome finisse in a”, racconta Roberta Esposito.
La pizza di Roberta Esposito
Sulla bilancia, il peso dichiarato del panetto è 260 grammi. Dunque un po’ meno di quello della napoletana (sui 270-280 grammi) e maggiore delle pizze contemporanee (che arrivano anche sotto i 230 grammi). Sulla farina la carta giocata è quella della Tipo 1.
Ma la pizza di Roberta Esposito alla pizzeria Marita a Roma non è napoletana né romana. Cerca il crunch nel cornicione per strizzare l’occhio al pubblico romano. E una consistenza quasi di pane per soddisfare la voglia di carboidrati. Egualmente la distinzione tra classico e gourmet si fonde nel menu che propone una lista suddivisa ed equilibrata.
Gli assaggi alla pizzeria Marita a Roma
Classiche come da manuale. Ovviamente con la Margherita (10 €) e la Marinara che qui però è evolutiva e costa di più della Margherita contrariamente al solito (15 €). Realizzata con pomodoro San Marzano schiacciato a mano, datterini confit, origano fresco, aglio orsino, foglie di cappero, perlage di acciughe, terra di olive nere, olio extravergine Ravece. Potrete assaggiarla anche in accompagnamento a un cocktail.
Non manca il New Classic della Provola e Pepe (12 €) diventata trofeo contemporaneo con la vittoria di Vincenzo Capuano al Mondiale. E c’è la Diavola (12 €) ritornata in auge anche grazie al nostro Campionato della Pizza.
In tema di trofei e nuovi moloch, o signature che dir si voglia, i clienti romani potranno trovare alla pizzeria Marita anche la Summer Light (20 €). Pizza dell’anno per il Gambero Rosso nel 2022. E ricordiamo che Roberta Esposito ha i Tre Spicchi ad Aversa.
Anche questa assaggiata nel corso della serata di festa. La descrizione del menu recita: provola affumicata dei Monti Lattari, scarola saltata con uvetta, pinoli ed olive, hummus di ceci al limone, mantecato di baccalà, fiore di cappero, rosti di patate, pepe in grani, zest di limone. Una pizza quanto mai ricca.
La pizza al padellino e i prezzi della pizzeria Marita a Roma
C’è anche una sezione Padellino per le pizze. Che, assieme alle fritte-forno o più cotture, sono il segno della trasversalità e del mondo contemporaneo per qualsiasi pizzeria.
Noi siamo andati con la pizza Pane burro e alici (20 €) che mantiene quanto promesso. Un morso lungo di consistenza e di sapore per uno degli abbinamenti da costiera più riusciti al mondo.
Come appunto la Mica Pizza e Fichi (18 €) da cui è nata l’osservazione del fiordilatte. Nel menu c’è scritto Mozzarella DOP, ma è un refuso trattandosi di Fiordilatte di Napoli (che non è Dop e nemmeno mozzarella). Sia come sia, ottimo l’abbinamento con il prosciutto crudo di Parma, il blu di Bufala del caseificio Petrella, i fichi caramellati piccanti, il basilico e l’olio extravergine di oliva.
In cucina c’è accanto a Roberta Esposito lo chef Jacopo Manganiello che cura fritti e topping. Come questo crocchè di baccala mantecato con una maionese al wasabi che fa effetto esotico (4 €).
Voi segnatevi l’indirizzo della pizzeria Marita a Roma se volete assaggiare anche la Margherita Bruciata (15 €) senza dover andare ad Aversa. Una pizza nata per caso per aver dimenticato in forno dei pomodorini eccessivamente caramellati poi ridotti in salsa e conditi con paprika, timo e rosmarino. Ogni margherita è realizzata con una qualità di pomodoro differente, dal San Marzano, al Pomodoro del Vesuvio e di Corbara, passando per il Datterino giallo.
Alla pizzeria Marita a Roma troverete anche la padellino Origami (30 €) con Mozzarella DOP, patata alla curcuma, gambero, maionese al wasabi, corallo di gambero, limone candito. E allo stesso prezzo la T3 con Mozzarella DOP, tataki di tonno, topinambur, tartufo e maionese al tartufo.