Roma. La pizza di Pier Daniele Seu a Gazometro 38 è da Top Ten
Siete d’accordo con la classifica delle migliori pizzerie di Roma pubblicata qui su Scatti di Gusto?
Tra i mostri sacri della pizza nella Capitale c’è Pier Daniele Seu, giovane pizzaiolo il cui nome sta diventando familiare tra gli appassionati del disco di pasta.
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Accanto alla Gatta Mangiona di Giancarlo Casa, alle insegne del mitologico Stefano Callegari, al Michelangelo Gabriele Bonci con il Pizzarium e al napoletano doc Angelo Pezzella al nuovissimo Rossopomodoro Lab. Mazzini c’è lui con Gazometro 38.
L’insegna del locale in zona Ostiense, poco distante da Eataly, Porto Fluviale e la gelateria La Romana che alcuni di voi già conoscono, recita “Cucina, Pizza e Drink”.
Stile vintage, un lungo bancone e una sala ariosa accolgono gli ospiti in un ambiente gradevole e ben curato. D’impatto ed accogliente la zona con i divani ed i tavolini, ideale per un drink sia pre che dopo cena.
Al centro di quello che un tempo era un garage è posto un grande tavolo in legno massello dove ci accomodiamo.
Non di nostro gradimento la presenza del proiettore per la trasmissione delle partite, mentre un’illuminazione migliore sarebbe utile soprattutto per la lettura del menu.
Il nostro obiettivo è assaggiare la pizza preparata da Pier Daniele Seu, allievo di Stefano Callegari, proprietario di Sforno, Tonda, Sbanco e del celebre Trapizzino.
È Seu che viene a prendere l’ordine ed essendo la nostra prima volta al Gazometro 38 seguiamo il suo consiglio: una degustazione di 6 pizze da condividere.
Ecco come è andata.
I fritti
Come antipasto scegliamo supplì cacio e pepe (1,5 €) e polpette di bollito fritte su un’insalatina di verza (8 €). Ben eseguiti e croccanti, non ci lasciano però stupiti, soprattutto il supplì al quale manca quello sprint che ci saremmo aspettati dal condimento. Interessante friggere un intero pezzo di bollito e non tritare la carne come richiederebbe la ricetta “originale” delle polpette.
Pizza Margherita
Lo scetticismo dovuto alla presenza del forno a gas è subito annullato dalla prima pizza, una classica Margherita con mozzarella di bufala (9 €) . Oltre alla qualità degli ingredienti, a colpirmi sono l’impasto e la cottura della pizza che non può essere classificata né “napoletana” né “romana”, ma riprende dalla prima l’alveolatura e dalla seconda la croccantezza.
Pizza scarola e bottarga
Dopo un po’ di attesa – forse troppa – ci arriva la seconda pizza, scarola e bottarga (10 €). Anche in questa viene utilizzata la mozzarella di bufala e la apprezzo molto sia per la originalità di composizione che per il gusto gradevole che rimane in bocca. Un plus per la bottarga di muggine usata a scaglie e non grattata.
Da questo momento in poi l’attesa tra una pizza e l’altra si riduce notevolmente.
Pizza con la mortadella
Terza è la Dulcamara (radicchio, mozzarella affumicata e mortadella). Molto buona, ma forse la più anonima della serata. L’avrei preferita maggiormente condita.
Pizza con il tonno
Segue la Tartare (15 €) con tartare di tonno, burrata, granella di pistacchio e zeste di lime. Fresca e con sapori ben bilanciati, mi è piaciuta molto.
Pizza Napoli vs Bari
Nella Roma Vs Bari (12 €) mozzarella di bufala, cime di rapa (leggermente croccanti, da apprezzare), coppa e zeste di arancia sono gli ingredienti che rendono questa pizza la regina della serata tanto da indurci a chiederne un bis.
Pizza con porchetta
Conclusione ideale le Origini (13 €) con mozzarella di bufala, porchetta di Ariccia tagliata sottile e riduzione di mirto.
Impeccabile e perfettamente bilanciata è la sequenza delle pizze proposta da Seu.
Ora riguardate la classifica delle migliori pizzerie e diteci se Pier Daniele Seu merita di essere in Top Ten o se addirittura l’allievo ha superato in qualche caso il maestro. E se avete altri motivi per consigliare Gazometro 38.
Gazometro 38. Via del Gazometro, 38. 00154 Roma. Tel. +39 06 5730 2106
[Testo e Immagini: Matteo Bizzarri]