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28 Febbraio 2025 Aggiornato il 28 Febbraio 2025 alle ore 19:10

Milano. Nuovo ristorante indiano Saravanaa Bhavan: la recensione

Saravanaa Bhavan è un nuovo ristorante indiano a Milano. Il prezzo medio di un piatto di cucina indiana è di 13 €. Ecco come si mangia
Milano. Nuovo ristorante indiano Saravanaa Bhavan: la recensione

Aperto da un paio d’ore, e già pieno: il ristorante indiano Saravanaa Bhavan, nuova apertura in zona Duomo a Milano, parte bene. Anche considerato che i posti a sedere, mi hanno detto, sono una novantina. Non li ho contati come faccio di solito – ma solo al piano di sopra, o meglio all’ammezzato, dovevano essere una cinquantina.

saravanaa bhavan ristorante indiano milano interno

A parte questo, un’avvertenza diciamo linguistico-culturale. Mi sembra di capire che pressoché tutti i camerieri siano indiani, o del subcontinente, e ancora in pochi parlano italiano. Ovvero, si usa l’inglese – poco male, certo. Anche perché solo gli indiani conoscono tutti i piatti del menu, che presenta decine e decine di portate: io ci metterei sei mesi a impararli tutti. Corollario: il menu in versione QRcode, per quanto comodo e ben strutturato, non riporta la composizione delle varie portate. Qualcosa conosco – ma mi sono dovuto comunque affidare a Wikipedia (spesso anch’essa in inglese). Consiglierei una traduzione almeno per sommi capi.

Ultima piccola lamentela. Il menu con il QRcode del mio tavolo 15 veniva attribuito elettronicamente al tavolo 14, come da scritta sul display del cellulare. Che se uno non se ne accorge, non gli arriverà niente da mangiare. Indovinate chi se ne è accorto dopo una lunga attesa? Per fortuna poi il servizio è stato rapido e l’errore corretto.

Saravanaa Bhavan, nuovo ristorante indiano a Milano pieno di indiani

saravanaa bhavan ristorante indiano milano ingresso

Inaugurazione alle 11, sono arrivato all’ora di pranzo, attorno alle 13, in pieno servizio. Mi hanno trovato un tavolino defilato: come accennavo, il locale era pieno, sopra e sotto. Tanti tantissimi indiani, qualche sari, e molti sorrisi.

Ambienti essenziali, qualche tocco d’India qua e là, servizio, nonostante il caos della giornata d’esordio (e il qui pro quo col QRcode) efficiente e abbastanza veloce.

Come detto qui qualche settimana fa, fa parte delle 52 nuove aperture da seguire a Milano nel 2025. Per l’ampio ventaglio di piatti che il ristorante porta a Milano, per la relativa rarità delle nuove proposte dall’India, e per le caratteristiche della cucina indiana.

Il primo ristorante Saravanaa Bhavan a Chennai
Il primo ristorante Saravanaa Bhavan a Chennai.

Saravanaa Bhavan è una catena internazionale, nata nel 1981 a Chennai, nel sud dell’India, grazie all’imprenditore Pitchai Rajagopal. Personaggio particolare, apprendiamo da Wikipedia inglese, condannato per aver ucciso un uomo e morto dopo in prigione per un attacco di cuore dopo pochi giorni.

Appassionato di gastronomia, Pitchai Rajagopal apre il suo ristorante per far conoscere la cucina vegan-vegetariana indiana, partendo dalle ricette della nonna. Ricette cucinate direttamente tutti i giorni, con ingredienti freschi e originari dell’India. Dove si dimostra che, in cucina almeno, tutto il mondo è paese. Rajagopal diventa in breve tempo il “Dosa King”, il re del dosa, una crêpe sottile con diverse farciture. Piatto tipico dell’India meridionale, presente in tutti i ristoranti indiani – e quindi anche a Milano, e a Roma, dove si trova il primo locale italiano della catena. Sul sito italiano c’è un menu vecchio, o perlomeno differente da quello milanese (che ha ad es i prezzi più alti).

Cosa ho mangiato da Saravanaa Bhavan

Ho fatto il mio ordine un po’ a naso, un po’ a memoria, un po’ consultando Internet. E un po’ litigando con la app: infatti il QRcode ti fa vedere il menu e ti permette di ordinare, ma non ti spiega i piatti (peraltro spiegati un po’ sul sito, in inglese). Per la cronaca, manco da tempo da un ristorante indiano, anche se ho frequentato un paio di fast food a Milano…

Ordine che, sempre per la cronaca, è stato registrato e inoltrato da un gentile cameriere – in inglese. La app infatti, come dicevo, lo ha attribuito a un tavolo diverso dal mio, quindi, ho fatto un buon vecchio ordine a voce. Ho scelto due piatti – un dosa e un Aloo Palak, un curry. Oltre al naan, tipico pane lievitato indiano, nella versione butter.

Naan, curry, dosa

naan
Butter Naan

Il primo ad arrivare: il butter naan. Come dicevo, il naan è un pane lievitato, cotto in forno (o nel tandoor, un forno ad anfora, diffuso in Asia centrale, meridionale e sud-orientale. Ma è presente in varie zone del mondo, in altre forme. Ad esempio, in Georgia si chiama Shotis puri e viene cotto in un forno di terracotta tipo il tandoor chiamato tone (a Milano si trova da Tone).

Quello che ho preso al ristorante indiano Saravanaa Bhavan Milano era nella versione butter, con il burro. Buono, qua e là un poco bruciacchiato. L’ho usato per il mio curry, un Aloo Panak. La scelta era fra numerosi curry (che è una miscela di spezie, e ogni piatto che contiene il curry come ingrediente), oltre la quarantina.

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Aloo Panak curry

Consiste in una crema di spinaci cotta senza grassi, con cipolle, pomodori, aglio e patate (10,25 €). Piacevole l’aroma speziato, non eccessivo, e buoni i sapori.

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Masala Dosa

Anche i dosa tra cui scegliere erano tanti, troppi – fra i 50 e i 60, fra semplici, piccanti, speciali. Anche il dosa sembra nascere nell’India meridionale; è una specie di crêpe, fatta con riso e fagioli mungo. Il mio era un Masala Dosa (9 €), con il ripieno di patate. Servito accompagnato da 4 scodelline con le salse in cui intingere il dosa. Tipicamente, dei chutney, e il sambar, una zuppa a base di lenticchie.

masala dosa ripieno
Il ripieno del Masala Dosa

Il ripieno era una specie di palla al centro della crêpe – l’ho, ovviamente, spalmato. Sottilissimo il dosa, che peraltro riteneva benissimo il ripieno, e il successivo ammollo. Molto buono – devo provare gli altri, molto più complicati.

Quanto costa il ristorante indiano Saravanaa Bhavan a Milano

lassi dosa

Da questo primo assaggio posso dire che la cucina indiana mi piace anche in questa versione diciamo tra il ristorante e il fast food, sempre con quella attenzione al mondo vegetale che la caratterizza. Ma mi sa che devo ampliare il mio spettro di assaggi – anche perché i piatti costano in media 10/13 €. Più che abbordabile.

Qui trovate una specie di sinossi, con le varie suddivisioni del menu del ristorante indiano Saravanaa Bhavan a Milano. Avevo cominciato a contarle, ma mi sono fermato che ero quasi arrivato a 150…

palak paneer curry
Palak Paneer Curry
  • Curry (9/12,75 €)
  • Zuppe: Rasam (3,50 €)
  • Antipasti dal Sud dell’India (6/7 €)
  • Antipasti cinesi (6/11,50 )
 preparazione dosa
  • House of Dosas (8/12,50 €)
  • More Special Dosas (11/12,25 €)
  • More & Special Dosas (13 €)
  • Uthappams, più spesse del dosa, più simili a una piadina (8/9,50 €)
parotta
Parotta
  • Local Inspiration (6,50/9,50. €)
    Chappati
    Parotta
    Poori
  • Piatti di riso (20/21 €)
  • Tongue Ticklers, potremmo trradurli con amuse bouche (9/10,50 €)
  • Great Wall, piatti cinesi, noodles o riso fritto (10/12 €)
  • Piatti dalla Cina (10,50/12,50 €)
  • Dal forno in terracotta (2,50/5,50 €)
    Roti
    Naan
  • Basmathi ka Bandar (5/13,50 €)
    Pulao (riso pilaf)
    Biriyani (piatto di riso con altri ingredienti)
    Riso Basmati

Indirizzo
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Orari di apertura
Link
Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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